Recensione: Il ricordo delle cose belle di Mary Ellen Taylor
Questo romanzo fa parte di una serie iniziata con Segreti, bugie e una tazza di caffè, dettaglio questo, che ho scoperto al termine del libro e solo grazie ai suggerimenti di Amazon. E’ un autoconclusivo che si può leggere singolarmente, ma ciò non toglie che affrontando la storia nel giusto ordine, le connessioni tra le numerose parentele risultano certamente più chiare.
La protagonista è Megan Buchanam: una ragazza madre alle prese con il restauro di un bellissimo cottage la cui proprietaria è Lucy, una giovane donna alle prese con una nipote adolescente la cui gestione è alquanto complessa e una nuova storia d’amore felice e appagante.
Il romanzo inizia con il funerale di Scott Jessup, un marines morto in un incidente in servizio. Il suo fantasma, è l’unica concessione “paranormale” a una storia che attraversa oltre cento anni, dai primi del novecento ai giorni nostri.
Il fidanzamento di Scott e Meghan si interrompe bruscamente a causa dell’infedeltá di lui. Purtroppo, la donna oltre che sola si ritrova improvvisamente incinta e costretta a crescere una figlia senza il padre.
Nonostante la gravidanza, Meghan porta avanti con grande perizia e capacità il proprio lavoro dirigendo i restauri del cottage. La sua empatia nei confronti degli oggetti antichi e la sua sensibilità verso le vibrazioni che essi racchiudono, la guidano verso le scelte corrette.
Mentre sgombra il cottage aiutata da Lucy e successivamente anche dalla suocera Helen, grazie a un pacco di lettere ben nascosto, Meghan scopre che Samuel Jessup, il vecchio proprietario, era legato in qualche modo alle sorelle Claire e Diane.
Facendo delle accurate indagini, Meghan ricostruirà la storia di Diane, la sorella minore, della quale si erano perse le tracce negli anni venti, e contemporaneamente riuscirà ad andare incontro a un nuovo amore con Rick Markham, un ex marine e commilitone di Scott, che ora ricopre il ruolo di sceriffo.
Un bel romanzo, appassionante e interessante grazie ai continui salti temporali e al ritmo, con il quale l’autrice dipana lentamente tutti i misteri dei protagonisti e dei loro discendenti.
Nel racconto si respira pienamente il fascino delle vecchie case e delle storie che esse riescono a nascondere e a trattenere tra le proprie mura.
Affascinante e da non perdere!