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Recensione: Il Sanatorio di Sarah Pearse

 

Titolo: Il Sanatorio
Autrice: Sarah Pearse
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Thriller
Data d’uscita: 04 Novembre 2021

Bestseller in 25 Paesi
Il thriller di cui tutti parlano
«Se ami 
Shining, leggi Il sanatorio
Un grande thriller
Non vorrai andartene fino al momento in cui non potrai più farlo…

Un lussuosissimo hotel ad alta quota sulle alpi svizzere è l’ultimo posto in cui Elin Warner vorrebbe trovarsi. Ma si è presa una pausa dal lavoro di detective, e così, quando riceve di punto in bianco l’invito a festeggiare il fidanzamento del fratello, non ha altra scelta che accettare.
Arrivata nel bel mezzo di una tempesta violentissima, Elin si sente subito nervosa: l’atteggiamento di suo fratello Isaac le sembra strano e c’è qualcosa in quell’hotel, completamente isolato, che le dà i brividi. Forse ha a che vedere con il fatto che prima della ristrutturazione fosse stato un sanatorio abbandonato…
Quando, la mattina dopo, gli invitati scoprono che Laure, la promessa sposa, è scomparsa senza lasciare traccia, il disagio di Elin cresce, mettendola davanti a domande che non avrebbe mai voluto porsi. Suo fratello ha qualcosa a che fare con la sparizione della fidanzata?
La neve caduta blocca l’accesso all’hotel e il panico comincia a dif­fondersi tra gli ospiti. Nessuno si è ancora reso conto che un’altra donna è scomparsa. Ed è l’unica che avrebbe potuto avvertirli del pericolo…

Ci sono edifici con grandi segreti, posti abbandonati e lugubri dove il passato impregna le pareti trasudando echi oscuri di storie maledette e dimenticate.

Cosa accade quando qualcuno decide di violare questi posti? Possono davvero avere una seconda vita tali edifici o il passato meriterebbe di restare sepolto nel suo gelido silenzio?

Care Fenici, non è facile rispondere a queste domande, eppure, in un luogo sperduto dove un tempo si ergeva un sanatorio per malati di tubercolosi, un intraprendente architetto e un rampante imprenditore decidono di aprire un hotel di lusso.

Il libro si apre con l’omicidio dell’architetto che funge da prologo a tutta la storia per poi far scorrere, nel capitolo seguente, le lancette avanti di un anno presentandoci la protagonista, Elin, detective della polizia inglese, in trasferta per una vacanza in Svizzera.

Elin non è la solita donna sicura di sé, forte e indistruttibile, anzi, ci viene presentata come una donna a pezzi, devastata dalla morte del suo fratellino e di recente da quella della madre.

Una donna con un terribile segreto di famiglia che è la causa prima di questo suo viaggio.

Al suo fianco troviamo il fidanzato Will, un uomo meraviglioso e intenso che l’accetta così com’è, spronandola a uscire dal suo incubo nonostante le evidenti difficoltà che la donna presenta.

I due giungono al sanatorio, ora albergo di lusso, per la festa di fidanzamento di Isaac il fratello di Elin con cui condivide frammenti di un tragico evento del passato.

Così la narrazione prosegue seguendo due piani narrativi, uno sulle azioni del misterioso killer con la maschera antigas e l’altro incentrato sull’evoluzione psicologica di Elin che va pari passo con la sua rinascita emotiva e con sconvolgenti rivelazioni sul suo passato.

Un romanzo che è incentrato sicuramente su questa insolita protagonista di cui seguiamo il punto di vista e che a tratti, a mio avviso, domina un po’ troppo la scena, mettendo in secondo piano la trama degli omicidi e delle ragioni del killer.

Una scelta che mi è sembrata netta da parte dell’autrice, la quale si concentra molto sull’esplorare la psiche della sua eroina, ma che sembra porre troppo sullo sfondo le vicende criminali e gli altri personaggi che si muovono nell’ex sanatorio.

L’espediente dell’articolo di giornale alla fine per spiegare meglio la vicenda del sanatorio non mi ha particolarmente entusiasmato.

Emozionante è stata invece la scelta di lasciare il finale aperto con un brivido conclusivo di tutto rispetto.

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