Recensione: “Il Segno della fenice” di Eliana Matania Ruggiero
All’età di diciannove anni Leo, al capezzale di Massimo, il suo primo grande amore, ha promesso che lo avrebbe amato per sempre. A quarantatré, oggi, Leo mantiene ancora la parola data e ha chiuso il cuore a qualsiasi sentimento. Ha un’affermata agenzia di comunicazione integrata a Roma, vive il sesso in maniera libera, ma nulla di più.Marco ha diciannove anni, soffre di agorafobia e di numerose ossessioni compulsive, dopo la morte tragica dei genitori in un incidente d’auto, nel quale anche lui fu coinvolto. Non esce mai di casa, non vuole essere toccato da nessuno, e lavora a distanza per l’agenzia di Leo come grafico. Un giorno Leo è costretto ad andare a ritirare personalmente i disegni di Marco a casa sua, e i due si incontrano per la prima volta. Marco entra così nella sua vita: tutto si confonde, niente è più certo e mantenere quell’antica promessa diventa sempre più difficile.Possono due persone guarirsi a vicenda?Possono due paure che si scontrano annullarsi tra loro?Storia autoconclusiva – Sono presenti scene di sesso gay esplicito consenziente.
Fonte della trama: Amazon
Romantico, tenero, dolcissimo e struggente.
“Il segno della fenice” non potrebbe essere definito in altro modo se non come un viaggio di crescita e cura di due anime, che nell’amore riscoprono non solo uno scopo nelle loro vite, ma anche il motivo del loro incontro.
I due protagonisti, Marco e Leo, non potrebbero essere più differenti e al contempo più simili. Due uomini segnati dal dolore e dalla paura, diversi per il mondo, ma uguali nelle loro anime che, attraverso l’amore, scopriranno e riscopriranno la gioia di vivere intensamente. Marco è un grafico di talento, ma anche un ragazzo traumatizzato dalla perdita dei genitori e incapace di affrontare tutte le proprie fobie, che lo portano a chiudersi nella sua casa come se fosse un uccellino in trappola.
Leo, un uomo ormai maturo e proprietario dell’agenzia per cui lavora Marco, ha smesso di vivere quando l’amore della sua vita è morto strappandogli la promessa di non amare mai più nessuno per il resto della vita.
Due personaggi splendidi, descritti magnificamente, che tengono incollati al libro fino all’ultima pagina e che ci fanno vivere il proprio dolore, la gioia e il tormento; ci fanno sperare in un lieto fine fino all’ultimo e, allo stesso tempo, quasi ci convincono che anche un finale malinconico ci soddisferebbe nello stesso modo. (Eh no! Niente spoiler!)
Una scrittura fluida, in grado di trasportarci nella bellissima Roma descritta da Eliana Ruggiero e di farci sentire e respirare gli ambienti in cui prende il via il viaggio di Marco e Leo alla scoperta del lato più profondo della loro anima.
I protagonisti sono talmente ben costruiti da risultare quasi vivi nella loro dualità di persone dure, fragili, forti e dolcissime. Impossibile non piangere, ridere e soffrire con loro.
Le scene hot sono romantiche e delicate, quasi fino a essere dolorose e ricche di pathos.
Consigliassimo per chi ama le storie di rinascita, scoperta e amore in grado di abbattere ogni paura.
Unico neo? La storia finale dedicata al migliore amico di Leo, Aldo, è bellissima, ma avrebbe davvero meritato un libro a parte.