Recensione: Il segreto di Morgana di Sophie Keetch

Tutta un’altra storia
La vita della giovane Morgana di Cornovaglia viene stravolta dall’arrivo al castello di Tintagel del re Uther Pendragon, che, con l’aiuto del potente mago Merlino, riesce a impossessarsi della corona, uccidendo brutalmente suo padre e costringendo sua madre alle nozze. Morgana non può accettare di sottomettersi senza combattere: in cerca di vendetta, sfida il patrigno e inizia a studiare le arti magiche. Ma la sua ribellione ha un prezzo. Usata come merce di scambio nei giochi di potere di corte, Morgana si ritrova esiliata in un mondo di subdoli intrighi e bugie, tra macchinazioni di feroci re e malvagi stregoni. Per conquistare l’indipendenza, Morgana dovrà mettere in campo arguzia e coraggio, e combattere contro chi vuole negare la sua intelligenza, domare il suo spirito e controllare il suo corpo. In questa ricerca disperata della libertà, ci sono in gioco le cose a lei più care: il suo onore, le persone che ama, la sua stessa vita.
La storia di Morgana è rimasta sepolta per troppo tempo
È arrivato il momento di raccontare la verità

Bentornate Fenici!

Se come me amate il ciclo arturiano e avete letto i libri della Zimmer Bradley o avete visto film che narrano di Camelot e via dicendo, non potete non leggere questo libro. Questa volta il pov è quello di Morgana anzi, per la precisione, di Morgan, nome corretto che in lingua originale significa “Colei che è nata dal mare”, e così è. Morgan è la terza figlia del duca di Gorlois e della bella Igraine, Morgause ed Elaine sono le sue sorelle, ama suo padre che non ostacola la sua istruzione ma, anzi, la asseconda. La nostra protagonista è affamata di conoscenza, pratica la falconeria ed è tutto fuorché una “lady” della sua epoca.

Tra i protagonisti troviamo anche quel simpaticone di Uther Pendragon il quale,invaghitosi di Igraine, fa uccidere Gorlois per prendersi la bella vedova; relegato, invece,nel ruolo di comprimario incontriamo anche Merlino.

Morgan è una figlia dei suoi tempi quando le donne non avevano alcun potere e venivanorelegate solo al ruolo di madri senza alcuna voce in capitolo. Fin da subito la giovane si dimostra ribelle, infatti non si piega all’autorità del supremo re di Britannia, ossia Uther Pendragon (qui dipinto come un vero stronzo), si innamora di un giovane scudiero che diventerà cavaliere, Accolon il Gallo, ma la loro è una storia che non potrà avere alcun seguito. Andrà in convento per studiare e perfezionare le arti medicinali fino a trovare quello che sembra a tutti gli effetti un libro di incantesimi con il quale accrescerà le suenaturali doti curative e quel suo essere speciale.

Per sfuggire all’autorità di Uther, decide di accettare il matrimonio con Uriens di Gore, così da poter essere finalmente libera. In una società prettamente maschile, assieme alle compagne Alys e Tressa, decide di realizzare il primo libro sui disturbi femminili.

E Artù? Beh, anche se questo è un libro fondamentalmente femminile, Artù c’è.

“Il meglio doveva ancora venire, lo sapevo: ci sarebbero state altre decisioni e altre sfide mai affrontate prima, ma finalmente sarebbero state solo mie, avrebbero puntato verso la libertà, ed ero pronta. Per me non era la fine, ma l’inizio.”

Un buon libro che ci presenta un pov diverso della storia arturiana che dipingeva sempre Morgan come la “cattiva” anche se non lo era affatto, dove le guaritrici o quelle cheavevano “doni” speciali venivano additate come streghe o fattucchiere, se non peggio. I personaggi sono tutti ben caratterizzati, anche se alcuni di quelli più importanti sono statirelegati a secondari proprio con lo scopo di dare maggiore risalto alla figura di Morgan(a).

Quindi sì, libro consigliato se amate il genere e il ciclo arturiano