Recensione: Il segreto di Sissi di Emily Pigozzi
Titolo: Il segreto di Sissi
Autore: Emily Pigozzi
Autore: Sperling & Kupfer
Genere: Romanzi d’amore – storici
La storia di una giovane trovatella incontra quella dell’imperatrice più famosa e iconica di sempre, tra segreti e amori nascosti, tra verità e finzione.
Ungheria, 1874. Sono passati più di vent’anni dal primo incontro tra Sissi e Franz. Dopo la nascita dei figli, i lutti e le guerre che hanno sconvolto la loro vita, il matrimonio sembra giunto al capolinea e l’imperatrice, quando può, trascorre il tempo al palazzo di Gödöllő, l’amata reggia ungherese.
È qui che conosce Edith, una trovatella abbandonata nella foresta appena bambina e allevata alla corte con il mito della sovrana. All’apparenza, le due non potrebbero essere più diverse, ma nel profondo condividono lo stesso desiderio di libertà, l’animo da viaggiatrici e il bisogno di trovare qualcuno che le ami per quello che sono.
Il loro destino finirà per intrecciarsi irrimediabilmente, grazie a un segreto che la ragazza ungherese dovrà custodire e che riguarda il misterioso incontro a un ballo in maschera a cui Sissi ha partecipato sotto mentite spoglie. In una notte che segnerà la sua vita per sempre…
Chi non ha amato il personaggio di Sissi che, sin da bambine, ci faceva sognare nei vecchi film guardati più volte, immaginando di indossare uno splendido abito da ballo e di cavalcare al fianco di un principe dal sorriso splendente? Crescendo abbiamo imparato che Sissi e la sua favola d’amore con Franz erano, appunto, una favola. La realtà storica ci narra invece di una donna sì bellissima e dal carattere forte, ma anche profondamente infelice e che il suo matrimonio, all’apparenza perfetto, si era trasformato in un rapporto freddo. E proprio da questo punto che inizia la storia – basata su documentazione storica – narrata dall’autrice.
Siamo nel castello di Godollo, in Ungheria, uno dei luoghi preferiti dalla sovrana, e qui vi giunge una ragazzina spaurita, sola, disperata, che non ha più nulla, Edith. Accolta dalla servitù del palazzo, portata al sicuro dalle braccia forti di un cavaliere, la piccola cresce accudita e coccolata, nel mito dei racconti su una regina bellissima ma che lei non ha mai conosciuto e di cui è persino gelosa, per l’ammirazione che tutti hanno per lei, soprattutto il “suo” cavaliere, Andràs.
Quando finalmente arriva il giorno dell’arrivo a palazzo di Sissi, Edith impara a conoscerla e ad amarla.
Sebbene l’istinto mi suggerisse di restarle alla larga, quella donna mi attraeva come una calamita. Tutto, ogni cosa di lei. Era il mio primo pensiero al risveglio…
Mi ero scoperta avida di lei, di ogni cosa che la riguardasse. Mi nutrivo delle sue espressioni, delle piccole smorfie, dei sorrisi a labbra serrate che pareva elargire così raramente.
Tra le due nascerà un rapporto di fiducia, grazie anche a un episodio misterioso legato a un ballo in maschera, che le unirà per sempre.
Emily Pigozzi è stata capace di ricamare emozioni con le parole, regalandoci il ritratto di una Sissi fragile, insicura, in cerca di quell’amore che le è sfuggito così presto, protettiva nei confronti della sua piccola Maria Valeria, l’unica figlia che ha potuto amare e crescere senza le interferenze della suocera. Bellissimo anche il personaggio di Edith, una ragazzina fragile che sarà capace di risorgere dalle sue ceneri, di rivelarsi un’amica preziosa per Sissi, coraggiosa e leale. La narrazione è scorrevole e poetica, sin dalla prima pagina mi sono sentita trasportata nella foresta insieme a Edith, percepivo sulla pelle la sua paura, il senso di smarrimento e poi la speranza.
Le forze mi stavano abbandonando. Fossi stata un animale, forse, mi sarei allontanata per morire. Eppure, ripensare allo sguardo fiero della volpe mi regalò un brivido. Io non volevo morire. Volevo sopravvivere, anche se ero sola e nessuno mi voleva. Mi sarei salvata per me stessa, perché ne valeva la pena.
Ho amato ritrovare uno dei personaggi storici che più amo, la principessa Sissi, vivere le sue emozioni, i suoi tormenti e le due fragilità. La scrittura dell’autrice è in grado di fare trasparire dalle pagine immagini nitide dei luoghi teatro della storia, di fare vibrare con grande intensità tutte le sfumature di sentimenti che colorano il romanzo, accompagnato da un’approfondita ricostruzione storica. Tutti gli eventi narrati sono realmente avvenuti e l’unica licenza narrativa che si è permessa l’autrice è creare i personaggi di Edith e Andràs. Possiamo leggere anche parole scritte dalla sovrana, in lettere di struggente ed emozionante bellezza.
Un libro perfetto per chi ama questa principessa e vuole scoprire altri particolari ed episodi sulla sua vita, ma anche per chi ama le storie d’amore romantiche, che nascono e crescono nel tempo, con tenerezza, intensità e dedizione. Un ritratto meraviglioso di due donne che dovrebbero essere agli antipodi ma che sono, per molti versi, simili. Entrambe hanno nel cuore il desiderio di essere amate per quello che realmente sono: Sissi non una sovrana, ma semplicemente una donna, Edith non una trovatella dagli occhi inquietanti (con due colori diversi), ma una ragazza desiderosa di avventure e amore. Meraviglioso.