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Recensione: “Il sussurro degli oceani” di Pamela Boiocchi & Michela Piazza

Passione, avventura, paesaggi da sogno: la serie che ha conquistato migliaia di lettrici, ora in un unico volume.
Nei Caraibi, l’ingenua figlia del Governatore di Martinica è promessa in sposa a un seducente visconte dalla fama oscura e scandalosa.
Rimasti soli dopo il naufragio su un’isola deserta, i due devono fare i conti con intrighi, tradimenti e un’attrazione travolgente.
Nelle Seychelles, un valoroso militare dal volto sfregiato deve decidere se aprire il proprio cuore alla moglie che gli è stata imposta.
Il passato lo ha reso freddo e crudele, il presente lo porta alla ricerca di un tesoro perduto…
Due sorelle, due romanzi, due amori indomabili e ardenti sullo sfondo di un Settecento misterioso e affascinante.

Fonte della trama: Amazon

Il sussurro degli oceani” è una raccolta di due romanzi che narra le vicende amorose di due sorelle, figlie di Jane Jerome, marchese di le Pailletterie e governatore di Martinica.

Il primo dei due è “Peccato in paradiso”, ambientato proprio in Martinica nel 1737, in cui ci viene narrata la storia della primogenita Alizée, promessa sposa di Sebastien, visconte di Sant Gabriel. Sebbene lei viene descritta come ribelle e incline all’avventura, in realtà è una sognatrice che spera in un matrimonio sfarzoso a Versailles. Quando vede arrivare il promesso sposo da lei, però, resta sia delusa che perplessa: l’usanza prevede che sia la sposa ad andare dalla famiglia del futuro marito e non viceversa.

Sebastien è il figlio degenere e dissoluto, dedito solo a donne e vizi, e il padre lo spedisce di gran carriera a Martinica, affinché assolva ai suoi doveri e si allontani, almeno per un po’, dalle cattive compagnie che frequenta.

Alizée, già perplessa dall’arrivo del visconte e dal suo comportamento, crede ingenuamente alle maldicenze raccontatele da Madame Aurore le Burn, zia di una sua grande amica, e altrettanto ingenuamente decide di assecondare il folle piano della stessa per sbarazzarsi di Sebastien. Si ritroverà, così, su un mercantile, in balia di una tempesta e un fidanzato svenuto sottocoperta. Fortunatamente, però, i due riescono a salvarsi e trovano rifugio su un’isola deserta, dove danno prova di sé dimostrando grande forza d’animo, impegnandosi a sopravvivere e imparando ad apprezzare ciò che questa vita spartana riserva loro. Dopo molti giorni, con loro immenso sollievo, un mercantile li vede e li riporta a Martinica.

Il secondo romanzo, “L’angelo e la tigre”, è ambientato cinque anni dopo e ha come protagonista la secondogenita, Caroline, in viaggio per le Isle de France (Mauritius). Per tenere fede alle ultime volontà del padre, sta andando a sposare l’uomo che lui le ha scelto.

Il promesso sposo ha un nome angelico (nonché ingannatore), è vedovo, ha una figlioletta e fa parte dell’esercito; è Rene Raphaël de San Miguel, detto anche Tigre, ed è figlio del governatore dell’Isle de France. Non ha nessuna intenzione di risposarsi ed evita la moglie in ogni modo possibile, decidendo di partire in missione subito dopo le nozze; ma Caroline vuole far funzionare il matrimonio a tutti i costi e, soprattutto, vuole dei figli. Così, con la complicità del suocero, seguirà il marito alla scoperta di nuove rotte.

Ciò che accomuna i due romanzi è l’iniziazione ai piaceri della carne delle due sorelle: da inesperte vergini si trovano, in breve tempo, a ricambiare con gioia e solerzia gli appetiti dei loro consorti, spogliandosi di ogni pudore e vergogna.

Dei due ho apprezzato maggiormente il secondo libro, in cui i protagonisti danno prova di carattere e temperamento; ad esempio, ho trovato davvero molto avvincente l’addomesticamento della Tigre da parte di Caroline.

Nel primo ho riscontrato un po’ meno carattere nei personaggi, che, nonostante diano prova di grande sensualità e spirito di adattamento, risultano essere parecchio fatalisti: si lasciano semplicemente trascinare dagli eventi, senza esserne gli artefici.

L’erotismo presente nei due romanzi è comunque parecchio e ho ritrovato con piacere la penna di due scrittrici che già apprezzavo per altri lavori. C’è qualche piccolo refuso in tutti e due le storie, ma non disturba lo scorrere della lettura.

Se ancora non conoscete Pamela e Michela, non perdete l’occasione di scoprirle in questa sensuale e divertente raccolta.

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