Recensione: Il trono dei caduti di Kerri Maniscalco
Serie: Prince of sin #1
Serie: Prince of sin #1
Autrice: Kerri Maniscalco
Genere: fantasy romance
Editore: Mondadori Oscar Fantastica
Data di pubblicazione: 22 ottobre 2024
La serie Prince of sin è composta da:
- Il trono dei caduti vol.1
Invidia è un principe malvagio, spietato, e vuole che tutti lo sappiano. Quando viene coinvolto in un gioco mortale, è deciso a tutto pur di vincere e nulla – enigmi, oggetti maledetti, rivali anonimi – riuscirà a fermarlo. Ma nessuno dei diabolici piani che ha studiato per giungere al successo ha previsto l’arrivo di Camilla Antonius. Pittrice di grande talento, Camilla è finita nella trappola di Lord Phillip Vexley che ora la ricatta senza pietà. Per evitare uno scandalo, la donna è stata costretta a stringere un patto con Invidia, senza immaginare che quell’accordo farà emergere segreti sepolti e accenderà le più peccaminose passioni. Li aspetta un viaggio nel mondo sotterraneo, tra la scintillante corte dei demoni e il lussureggiante impero dei vampiri, cercando di evitare l’insidia più pericolosa di tutte: innamorarsi. Ambientato nello stesso universo della serie “Kingdom of the Wicked”, Throne of the Fallen è un romanzo standalone che segna il debutto di Kerri Maniscalco nella letteratura adult, perfetto per chi ama mescolare fantasy, romanticismo e mistero.
ll Trono dei Caduti: un nuovo capitolo nel mondo dei vizi, ma con qualche riserva
Kerri Maniscalco ci riporta nell’affascinante universo dei vizi con Il Trono dei Caduti, primo volume della serie Prince of Sin. Questa volta il protagonista è Invidia, Principe Infernale che, con i suoi modi intriganti e spietati, guida una trama ricca di romanticismo, mistero e tensione. Al suo fianco troviamo Camille, astuta e determinata, con cui instaura un legame profondo e complesso.
La storia si sviluppa in un crescendo di tensione, tra inganni, pericoli e alleanze, mentre i due protagonisti si muovono in un mondo popolato dai fratelli del Principe e da altri personaggi già presenti nelle precedenti serie della Maniscalco. La trama intreccia romanticismo e mistero, dosando i colpi di scena per mantenere alta la curiosità del lettore. Man mano che i protagonisti affrontano insidie e sfide mortali, cresce la tensione tra Invidia e Camille, una relazione che si fa sempre più centrale e magnetica. Il mix di intrighi, enigmi e suspense è uno degli aspetti più riusciti, che crea un’atmosfera avvincente e intensa.
La Maniscalco dimostra una crescita evidente nella sua scrittura, offrendoci un romanzo più maturo e scorrevole rispetto alle sue opere precedenti. I personaggi sono ben delineati, ognuno con le proprie sfumature e complessità. In particolare, i Principi Infernali incarnano alla perfezione i vizi che rappresentano, creando un cast affascinante.
Tuttavia, nonostante le premesse promettenti, Il Trono dei Caduti presenta alcune pecche che non possono passare inosservate. Il tentativo di rendere il romanzo più “piccante” si rivela forzato e poco convincente. L’autrice sembra essersi concentrata sul lato “spicy” della relazione tra i protagonisti, ma proprio qui si manifesta uno dei punti deboli della storia. Le scene piccanti, seppur abbondanti, sembrano a volte inserite forzatamente, come se il loro scopo fosse di aggiungere intensità a ogni costo, a scapito della coerenza narrativa. In alcuni passaggi, i termini utilizzati risultano troppo marcati e non ben integrati nel contesto, rendendo queste scene più goffe che intriganti. Questa scelta, a mio avviso, anziché arricchire la narrazione, tende a sminuirne l’impatto e a rallentare il coinvolgimento.
Uno degli aspetti meglio riusciti è la caratterizzazione dei Principi Infernali, Invidia risulta affascinante e tormentato, un personaggio che seduce non solo per il suo aspetto, ma anche per la profondità delle sue contraddizioni. Camille, dal canto suo, si dimostra scaltra e intraprendente, una figura femminile che sa tenergli testa, rendendo la loro relazione dinamica e appassionante. La loro connessione è costruita con attenzione e, sebbene alcune scene risultino eccessive, la tensione tra loro è palpabile.
In conclusione, Il trono dei caduti è un libro che si lascia leggere e che coinvolge, soprattutto per la sua trama avvincente e ben strutturata. La capacità di Maniscalco di costruire un’atmosfera cupa e seducente è evidente, e i suoi personaggi intrigano. Per chi ama il genere e cerca una lettura appassionante senza pretese troppo alte, resta un buon romanzo, capace di trasportare nel mondo oscuro e ammaliante dei vizi.
In definitiva, una lettura consigliata, ma non un capolavoro del genere.