Recensione: Il vizio del visconte di Priska Nicoly

«Immaginate un luogo in cui tutto è possibile.
Ogni desiderio… Ogni crimine. Un paradiso proibito dove tutto è concesso.
E se vi dicessi che quell’Eden esiste davvero?
Quale sarebbe il vostro primo peccato?»
Lord Blaine non ebbe alcuna esitazione. Rispose prima ancora di pensare.
«La vendetta».

Agli occhi della società, Lord August Blaine è un gentiluomo di antico lignaggio, il degno erede di suo padre. Nessuno sospetta che goda di piaceri illeciti, né che nasconda un oscuro segreto da quando sua madre è morta in circostanze tragiche. Un vizio di sangue che lo porta a isolarsi a ogni Natale nella sua remota tenuta in Cornovaglia, Baltimore.

Quando un amico lo introduce al Club Eden, una società segreta che riunisce i gentiluomini più potenti di Londra e che permette loro di godere di qualsiasi dissolutezza, ciascuno protetto dalla maschera di un fiore e da una finta identità, Lord Blaine trova il modo di dare sfogo al suo vizio su una donna di sua scelta.
Una su cui da tempo intende far ricadere la vendetta di un sentimento antico, così bruciante da averlo fatto impazzire.

“Lui mi chiama Ariadne. Ma non è il mio vero nome.”

È un freddo mattino di dicembre, a otto giorni da Natale, quando Ariadne si sveglia legata a una sedia, nel salone di un maestoso maniero circondato dalla neve.
Non ricorda niente di sé, della propria identità, o di come sia finita lì. Sa solo che a rapirla è stato un nobile in abiti eleganti che la guarda svegliarsi. Lui si presenta come Lord August Blaine, visconte di Isleworth, e le spiega ciò che ha in mente per lei.

Sarà sua prigioniera nel maniero di Baltimore fino alla Vigilia. Al tramonto, lui la inseguirà attraverso le stanze e i corridoi immersi nel buio. E quando la troverà, la ucciderà.

“Per vostra sfortuna, i miei divertimenti sono diversi.”

In trappola tra i desideri contorti del visconte, quelli che sembrano risvegliare in lei qualcosa di inammissibile e dimenticato, e il bisogno straziante di sopravvivere, Ariadne ha solo pochi giorni per risolvere l’enigma di Baltimore, delle sue pareti coperte di dipinti, e trovare una via d’uscita tra corridoi e sotterranei labirintici.
Ma ogni momento che passa con Lord Blaine sembra ricostruire un pezzo di lei, di quei ricordi che ha perduto, e il mosaico che arriva lentamente a crearsi, tra sospiri, brividi e nomi sussurrati dipinge una verità che sconvolgerà tutto ciò che credeva di essere, e tutto ciò che credeva dell’uomo che la tiene prigioniera.

«C’è una ragione per tutto questo?»
«C’è una ragione per tutto. Ma non credo che la conoscerete mai».
«Questa ragione… c’entra con me?» domandò Ariadne.
Lord Blaine strinse le labbra. Per un lungo momento, sembrò non volere rispondere.

###

“Il vizio del visconte“ è un dark romance storico, il primo volume di SEVEN DEVILS, una saga di autoconclusivi ambientati nella Londra Georgiana.

Dietro la maschera e il nome di un fiore, nobili, libertini e criminali danno sfogo ai loro impulsi più oscuri, al di fuori di qualsiasi legge.
Sette uomini, sette fiori, sette diavoli.
Sette storie di vittime e carnefici, di peccati e redenzione, di anime dannate e ali strappate.
Benvenuti al Club Eden, dove il Paradiso ha il sapore dell’Inferno.

IL VIZIO DEL VISCONTE È:

-autoconclusivo;
-dark romance;
-spicy,
-ambientato nell’epoca georgiana;
-suspense;
-parla di amnesia, traumi e tematiche psicologiche.

Bentornate Fenici!

Oggi vi parlerò di un testo che mi ha tenuta incollata fin dalla prima pagina. Si tratta di un libro psicologico, che parla di vendetta e di amore.

È la storia di lord Blaine, il visconte che fa parte di un club esclusivo di uomini, dove ognuno rappresenta un fiore e ha una maschera. Questo club, chiamato “Eden”, permette ai suoi soci le cose più empie: si passa dal sesso con più donne a vendette consumate senza conseguenze.

Lord Blaine, conosciuto nel club come lord Carnation, rappresenta il garofano e sta pianificando da tempo la sua vendetta contro colei che l’ha tradito. La nostra protagonista femminile è Ariadne, una donna che si risveglia nel maniero di Baltimore, sapendo ben poco sulla sua sorte: vede l’uomo che l’ha rapita dalle strade di Londra e apprende da lui che dopo undici giorni morirà per mano sua.

Ariadne non è la classica pulzella che deve essere salvata, anzi. Cercherà in tutti i modi di scappare, di non rassegnarsi al ruolo di semplice vittima. Non starà lì ad aspettare che Blaine, vestito da orso e con un’ascia in mano, la uccida.

Ma non continuerò certo a raccontarvi tutta la trama di un libro che si è rivelato infine un intricato gioco di equilibri tra i vari personaggi. Ariadne non è il vero nome della protagonista, la quale scoprirà poi di essere legata a Blaine e a Royce (grandissimo stronzo amico del visconte, a cui avrei più che volentieri dato tante mazzate).

Non ultimo, vi sono personaggi secondari di tutto spessore, partendo da Octavie, la serva, che in realtà non è una vera serva.

L’autrice è riuscita insomma a intrecciare storico e psicologico, dando una tinta dark con una buona dose spiciy, cosa che non guasta mai se il libro è scritto bene.

“Il potere a cui non riesco a ribellarmi è il vostro.”

Concludendo, se volete qualcosa di diverso dal solito, questo libro fa al caso vostro. Unica nota un pelino stonata: la prolissità (avrei tagliato delle pagine). Consigliato.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal