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Recensione in Anteprima: “Cani e Lupi” di TA Moore (serie L’Inverno dei Lupi #1)

Buongiorno Fenici, oggi Antea ci parla di “Cani e Lupi” di TA Moore (serie L’Inverno dei Lupi #1)

Il mondo non finisce con uno schianto, ma con un diluvio. I tornado invadono il cuore di Londra, New York soffoca sotto un’ondata di calore che fa sciogliere persino l’asfalto, mentre la Russia congela sotto uno spesso strato di permafrost. All’inizio le persone si uniscono, paracadutando aiuti dal cielo e facendo evacuare la popolazione, ma il clima non fa che peggiorare.
A Durham, il mite professore universitario Danny Fennick si prepara ad affrontare la tempesta. È cresciuto nelle Highlands scozzesi, perciò ha già vissuto inverni rigidi in passato. Inoltre, ha un vantaggio. È un lupo mutaforma. O, per essere precisi, un cane mutaforma. Meno impressionante, ma sempre utile.
Tuttavia gli altri lupi mutaforma non credono che quello sia un inverno qualsiasi e stanno attraversando il Vallo per marcare il loro nuovo territorio. Tra loro ci sono l’ex di Danny, Jack, Principe Ereditario del branco del Numitor, inseguito dal fratello che vuole ucciderlo.
L’inverno dei lupi non è bianco. È rosso come il sangue. Riusciranno, assieme, a trovare una propria definizione?

Se il nostro mondo fosse in balia di antiche forze nascoste fra terre selvagge invisibili all’occhio umano, cosa fareste?

Danny vorrebbe conoscere la risposta, ma è più facile convincersi che lo spettacolo apocalittico che si abbatte sulla città di Durham sia solo maltempo. Il professore di teologia fa del suo meglio per aiutare studenti e persone a evacuare, ma lui decide di rimanere indietro con i suoi amici. Quel cambiamento climatico incessante, che sembra peggiorare di giorno in giorno, gli ricorda le profezie della sua gente, ma lui ormai si è separato da loro. Si trova meglio con gli umani, e gli umani si preoccupano solo di vedere la realtà immediata, non quello che c’è oltre.

A dare forma alle sue paure arriva però Jack, figlio del Numitor, colui che comanda tutti i lupi. A ricordargli delle profezie sull’inverno dei lupi arriva lui, Jack, vecchia fiamma che fa parte del mondo che aveva ripudiato. Jack avrebbe dovuto essere l’erede del Numitor, e invece è stato bandito da suo padre oltre l’invalicabile Vallo. Aveva perso quasi tutto. Tutto tranne Danny. I cani come lui erano sempre stati scherniti dai lupi come Jack, ma i lupi vivono in branco, e quel cane è tutto il branco che gli rimane. Il branco che vuole per sé e nessun altro.

L’esilio di Jack e l’inverno dei lupi portano con loro pesanti implicazioni.

Da un lato, Danny non può più far finta di essere un umano e che il tempo sarebbe migliorato, dall’altro, l’esilio di Jack rende suo fratello Gregor l’erede del Numitor. Il fratello di Jack è spietato, e avrebbe approfittato dell’inverno dei lupi per reclamare le terre oltre il Vallo. Danny sceglieva sempre le battaglie perse in partenza, e non c’è dubbio nella mente di Jack che suo fratello l’avrebbe fatto fuori.

Jack non può permettere che il suo Danny faccia una brutta fine. Come se questo non bastasse, avverte che c’è qualcosa di non umano a Durham, mentre Danny trova un cadavere il cui stato riconduce a una violenza molto umana.

Il gelo e le intemperie minacciano gli umani a cui Danny è fedele, e non può seguire Jack. Ma Jack non è disposto a lasciarlo da solo, nonostante l’attrito passato e presente che c’è tra di loro.

Da una parte la ferrea fedeltà di un cane, dall’altra la passione viscerale di un lupo. Se fosse questa la risposta a quelle forze primordiali che vogliono inghiottire il mondo?

È con grande piacere che oggi vi parlo di questo paranormal romance MM nato dalla penna di TA Moore. Questa volta ho meno cose da dire del solito, ma solo perché voglio evitare spoiler.

Questo romanzo presenta un cuore tradizionalmente paranormale, fatto di creature classiche come i lupi e un mondo che trae sapientemente ispirazione da mitologia e storia, abbracciato da tematiche ecologiche oggi più significative che mai. La vicenda ha luogo in un mondo quasi apocalittico, ma non così distante dal nostro.

Il modo in cui sono state trattate le tematiche paranormali mi hanno lasciata entusiasta, perché non solo sono utilizzate con sapienza, ma portano anche aria di freschezza in un genere che a volte cade nella ripetitività. Pur dandoci tutto quello che ci aspettiamo, l’autrice sceglie un approccio che arricchisce l’ambientazione di dettagli che ci invogliano a saperne sempre di più, senza però mai rubare spazio ai personaggi. Infatti sono proprio i due protagonisti il veicolo che ci permette non di vedere un mondo fantastico, bensì una realtà che non è poi così lontana dalla nostra.

Tutta la storia è alimentata da un mistero, dal quale scaturisce l’azione che, soprattutto nelle battute finali del romanzo, prende quasi il sopravvento. Ho apprezzato l’inserimento di un enigma, di un classico chi è stato?, dato che ha contribuito a rendere meno prevedibile una trama che di per sé non è particolarmente complessa. Il ritmo è sostenuto e tutto sommato non ho trovato punti morti; è un libro che mi ha coinvolta dall’inizio alla fine.

Danny e Jack sono un classico caso di opposti che si attraggono, anche se nel loro caso si tratta di due opposti che non vogliono ammettere di aver bisogno l’uno dell’altro. La chimica tra di loro è palpabile fra le pagine, immediata, innegabile. Se Danny tenta di resistere, è solo perché è conscio dell’influenza che Jack ha su di lui, del dominio che il lupo ha su di lui come umano e come cane. Jack, come interesse romantico, è assolutamente irresistibile. Ancora una volta devo lodare la componente paranormale, perché qui i lupi sono davvero lupi: la natura lupesca di Jack trabocca da ogni parola, azione e decisione. D’altra parte quella canina guida le scelte di Danny, così che abbiamo due protagonisti profondamente istintivi e viscerali, anche se in modo diverso. Se nella loro pelle umana i due hanno non pochi conflitti, la pelliccia sa bene che il loro legame è indissolubile. Si tratta di una coppia difficile da dimenticare.

Il mio entusiasmo è però attenuato da alcune scelte che non mi hanno convinta. Forse si tratta del fatto che c’è troppa carne al fuoco. Se all’inizio viene dato spazio a Jack e Danny, con lo scorrere delle pagine alcuni personaggi e situazioni secondarie tendono ad assumere più importanza, forse a discapito della parte romantica. A me la cosa non dispiace più di tanto, e forse si tratta di una scelta consapevole e anche motivata, ma l’introduzione mi ha portata a nutrire forti aspettative nei confronti della relazione di Jack e Danny, per poi non soddisfarle appieno… chiuso il libro, io sento il forte bisogno di un secondo volume dedicato solamente a loro!

Cani e Lupi è un romanzo che i fan del paranormale non possono lasciarsi sfuggire, il quale troverà le convenzioni più amate del genere, ma anche un tocco personale che non cade mai nella banalità. Chi adora le coppie più viscerali amerà Jack e Danny. Il titolo, tuttavia, potrebbe non essere adatto a chi è abituato a storie d’amore che sovrastano ogni altro aspetto.

 

 

 

 

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