Recensione in anteprima: HUNTING – Il duca di Lennox di Milena Zucchetti
Autore: Milena Zucchetti
Editore: Dri Editore
Collana: Historical Romance
Data di uscita: 20 febbraio 2024
Sono Lord Paget, Duca di Lennox, e avevo un piano:
trovare in fretta una sposa per assicurarmi un erede.
Mi serviva una donna accondiscendente e poco impegnativa, una di quelle da lasciare in campagna e da vedere il meno possibile.
Stava procedendo tutto alla perfezione, fino a quando non ho conosciuto Lady Dorothea.
L’intoccabile e ribelle sorellina del mio unico amico.
Sono il Duca di Lennox e ho un nuovo piano: resistere al proibito.
Mancava un romance storico in casa Dri e sta arrivando questa nuova storia firmata Milena Zucchetti.
Lady Dorotea, giovane cresciuta nella tenuta di campagna tra i debiti del defunto padre, sogna un matrimonio d’amore, mentre il fratello maggiore Ambrose, che ha sposato una donna non nobile ma ricca, la fa trasferire a Londra per la Stagione sperando in un corteggiatore titolato che impalmi la giovane e ristabilisca definitivamente il buon nome della famiglia.
Durante un ballo, in modo non proprio usuale, incontra Francis, Duca di Lennox da poco rientrato in città dal Gran Tour.
Per Dorotea è facile invaghirsi di lui che, sin da subito, rimane colpito dalla disperazione della giovane donna che non vuole essere ingabbiata in un matrimonio senza amore e attua una serie di tentativi per aiutarla e tirarla via da quell’impaccio.
Naturalmente lui non pensa minimamente di sposarla dato che con molta attenzione sta scegliendo per sé una sposa remissiva e di buon lignaggio per concludere un contratto vantaggioso.
Il format del romanzo è il classico del genere regency che vanta, dopo Orgoglio e Pregiudizio, una progenie di emuli. Lo stile narrativo ha un punto di vista a pov alternati con un ritmo molto serrato che, talvolta, risulta un po’ claustrofobico.
La personalità di Dorotea non è molto spiccata e prevale, infatti, di più la sua continua angoscia per la sorte toccatale, mentre il fratello, un personaggio borioso e antipatico, e la cognata, che noi chiameremmo una burina arricchita, la tengono sotto il tacco, ricordandole di continuo la sua inadeguata personalità, il suo fisico troppo slanciato e il suo eloquio non consono a una signorina della buona società.
A un certo punto l’autrice inserisce Edith, una lontana parente, che fornirà una spalla alla nostra protagonista.
Dal canto suo, il nostro Duca, che ha il brutto vizio di andare a prostitute e fumare l’oppio, (cosa che, mi dispiace, seppur attinente all’epoca non mi è piaciuta per nulla) sotto i suoi tentativi di salvarla nasconde una bella attrazione per lei.
Ci vorrà tutto il libro, come ogni buon feulleiton che si rispetti, per portare questo amore a compimento.
Romanzo nell’insieme molto carino con alcuni tratti che, forse, potevano essere maggiormente approfonditi.