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Recensione in Anteprima: “Il colore della pioggia” di Aina Sensi

Buongiorno Fenici, oggi Buffy ci parla del nuovo racconto di Aina Sensi, “Il colore della pioggia”

Hasani era un clandestino, senzatetto, invisibile. Fino a un giorno di pioggia, quando Valerio gli ha offerto un ombrello per ripararsi.

“Io non sono ciò che ho sofferto; sono anche le mie vittorie, tutto quello a cui sono sopravvissuto.”

Hasani è un clandestino che porta sulla schiena le cicatrici del suo passato.

Nella pioggia sente il legame con l’energia di ogni cosa. Gli ombrelli, capolavori che realizza con un pizzico di magia africana, sono il modo in cui racconta l’animo della persona ai quali sono destinati.

«Io sto bene, Valerio. Smettila di preoccuparti per me.»

Ma ci sono casi in cui la pietà è solo una forma di amore. Hasani riuscirà ad accettarlo?

«Non so perché sento certe cose. Non lo voglio, ma…»

«Ma non puoi combatterlo. E non puoi curarlo; puoi solo accettarlo.»

Valerio non è ancora rassegnato a essere un ragazzo anomalo, ma l’amicizia con un “invisibile” gli apre gli occhi. Affascinato dal modo in cui Hasani incarna talento e combattività, inizia a chiedersi se la normalità non sia solo un insieme di molti diversi.

Con la sua dolcezza, Valerio proverà a insinuarsi, uno strato alla volta, sotto alla corazza fiera del giovane dalla pelle color caffè. Una richiesta di accettazione che non potrà essere ignorata.

Care Fenici, quando ho iniziato a leggere questo romanzo, non sapevo cosa aspettarmi, o meglio, lo sapevo ma non è ciò che ho trovato.

Leggendo “racconto erotico M/M” puoi immaginare molte cose, ma non certo di trovarti davanti a un capolavoro così incredibilmente delicato e poetico da rapire il cuore del lettore a ogni parola.

I suoi personaggi sono così veri da balzare fuori dalle pagine, venendoci a scuotere dalle nostre vite di tranquilli borghesi, che dissertano di immigrazione e accoglienza dai tavolini di un bar.

Hasani attraverso i suoi ricordi, vividi, duri e crudi come un pugno nello stomaco, può dirci qualcosa di emigrazione, lui che, studente di ingegneria, è dovuto scappare per le sue tendenze sessuali, affrontando un viaggio lungo una vita, la prigionia, la tortura e la perdita degli affetti più cari.

Eppure, nonostante sia un immigrato irregolare, senza permesso di soggiorno, in lui c’è tanta dignità: ogni giorno, al sole o sotto la pioggia, modifica comuni ombrelli, creando vere opere d’arte che i passanti si accaparrano per pochi spiccioli.

Davanti a quanti Hasani passiamo ogni giorno, incuranti della loro storia e dei loro sentimenti?

Anche Valerio per un po’ lo fa, finché non si rende conto di quante cose ci siano dietro la pelle color ebano e al fisico atletico.

Allora comincia a sbocciare un amore timido, che evolve lentamente e ci permette di cogliere ogni palpito, ogni piccolo passo in avanti; è un sentimento lieve come il battito d’ali di una farfalla e al contempo impetuoso come un fiume al termine dei monsoni.

Beh? Che fate ancora qui? Questo magnifico gioiello vi aspetta e non è proprio il caso di farlo attendere!!!

All’autrice i miei più sentiti complimenti e l’augurio di scalare le classifiche come ampiamente merita.

 

 

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