Recensione in anteprima: “Il mio punto debole – Serie: The Blackwells Of Crystal Lake #1” di Juliana Stone
Buongiorno Fenici oggi Veronica ha letto in anteprima il libro “Il mio punto debole – Serie: The Blackwells Of Crystal Lake #1” di Juliana Stone
Alto, tenebroso e tatuato, l’agente dell’FBI Hudson Blackwell è ritornato a Crystal Lake per occuparsi del padre morente e poi andarsene. Non crede in molto, a parte i suoi fratelli, il suo Dio e il suo paese. Gli piace la vita semplice che conduce e odia le complicazioni. Perciò, imbattersi nella ragazza che si è lasciato sfuggire in passato è una complicazione di cui avrebbe potuto fare a meno. Eppure le fiamme del desiderio bruciano ancora roventi e non sarà così semplice rompere i legami una seconda volta. E tutto questo lo spinge a chiedersi…
Può un uomo che vuole solo andarsene trovare una ragione per restare?
Rebecca Draper spera che la seconda opportunità che ha avuto nella vita possa rimetterla in carreggiata. Con un matrimonio fallito alle spalle e un figlio piccolo da mantenere, questa ex reginetta di bellezza non ha tempo per Hudson Blackwell, eppure incontrarlo risveglia delle cose. Cose calde. Selvagge. L’uomo le ha già spezzato il cuore una volta a tal punto che farsi coinvolgere da lui sarebbe folle. Però risveglia un desiderio e un bisogno così intensi che non può negarli. E le fa porre la domanda…
Può una donna che desidera l’amore avere abbastanza coraggio da dare una possibilità all’uomo che potrebbe distruggerla?
Fonte della trama: Triskell Edizioni
Buongiorno Fenici, ho avuto il piacere di leggere il libro “Il mio punto debole”, non so se sia fortuna o meno, ma in questo periodo mi capita di leggere solo libri belli. Che fortuna!
Questa storia mi ha toccato in profondità sotto molti punti di vista, ma in particolare perché i protagonisti si sono ritrovati dopo molti anni di separazione. Nonostante entrambi fossero cambiati, la passione reciproca era rimasta intatta. Vedete, in un primo momento ho odiato Hudson, il protagonista maschile perché, sebbene sostenesse di amare Rebecca, era scappato ugualmente. La colpa non era esclusivamente sua, d’accordo, la rabbia nei confronti del padre e la sua giovinezza hanno pesato non poco sulla sua decisione, ma poteva agire diversamente. Lei dal canto suo sarebbe potuta essere anche un tantino più forte, ok essere innamorata e disperata, ma le sue scelte successive sono state discutibili, soprattutto in fatto di uomini. L’unica nota positiva è suo figlio.
Hudson non appena la rivede rimane folgorato, proprio come gli capitò da ragazzino e inizia così a pentirsi di averla abbandonata e a desiderarla intensamente. Vorrebbe fare ammenda ma non sa come comportarsi, l’attrazione tra i due è fortissima. Rebecca, dal canto suo, quando lo rivede è sconcertata, combattuta fra tante emozioni, rabbia, attrazione e confusione. Credo che la rabbia sarebbe dovuta prevalere considerando il modo indegno in cui è stata lasciata! Io sinceramente lo avrei preso a calci, purtroppo questo non accade soprattutto perché il vecchio sentimento tra i due ha la meglio.
Una fiera di paese fa nascere una travolgente notte di passione, tranquille questo avviene nelle prime pagine non ho fatto uno spoilerone. Da qui in avanti gli eventi saranno tutti in salita per i due, vedremo come sbroglieranno la matassa dei loro sentimenti e verranno a galla vecchi segreti che hanno portato alla loro separazione. Ne rimarrete coinvolti, io per prima ero basita e vi assicuro che non succede spesso. Ora non vedo l’ora che la serie continui perché credo fermamente che ci saranno in futuro altri colpi di scena, per i successivi personaggi e credo già di sapere chi saranno i protagonisti del prossimo libro. Questo non ve lo dico di sicuro, lo dovrete scoprire da voi. Ma la storia vi appassionerà.
Praticamente è un viaggio nei sentimenti, dove potremo scoprire anche come sono cambiati i protagonisti durante il loro periodo di separazione. Faccio i complimenti all’autrice, ha saputo intrecciare bene il tutto e sono stata incollata alla lettura. Vi consiglio di leggere il libro ne vale la pena.
Alla prossima