Recensione in anteprima: Linea di sangue di Scarlett Cooper
Serie: Dark geometries vol. 2
Serie: Dark geometries vol. 2 Autore: Scarlett Cooper Genere: Mafia romance Editore: Triskell edizioni Data di pubblicazione: 14 Aprile 2024
La serie Dark geometries è composta da :
Figlia del temibile Grisha ed erede della Trinité, Zara Nowak governa il mondo criminale di Parigi con lo stesso pugno di ferro di suo padre. La crudele, spietata e pericolosa Grigorjevna, con cui solo gli uomini sciocchi possono pensare di rivaleggiare e vincere.
Tuttavia, sotto l’imperturbabilità di ghiaccio, in Zara arde un forte desiderio di vendetta verso l’uomo che ha tradito la sua famiglia nel peggiore dei modi.
La morte stessa scorre nelle vene di Romain Martin. Assassino, bugiardo, manipolatore; un tempo l’arma più letale al soldo della Trinité, ora un latitante che rifugge dalle conseguenze dei suoi stessi peccati, crimini indicibili che devono essere ripagati.
E lo saranno solo con il sangue.
Il destino di Romain è segnato: Zara esige la sua morte, l’unico contrappasso per ciò che avvenne una notte di sette anni prima. La strada verso l’inferno però è lastricata di violenza e tortura, poiché Romain deve saldare il suo debito, prima di morire.
Verità e risposte.
Zara non si accontenterà finché non le avrà avute entrambe.
La carceriera e il suo prigioniero, il traditore e la sopravvissuta. Solo uno di loro avrà la possibilità di vedere l’alba del nuovo giorno.
La gemella dell’oscurità,
della perfidia e della pazzia.
Era una droga tossica.
Mi ha incatenato a questa esistenza.
Mi ha trasformato in ciò che sono oggi.
Un cane in cerca di vendetta.
Ciao Fenici, oggi siamo alle prese con il secondo capitolo della serie Dark Geometries.
Vi ricordate come ci siamo lasciati l’ultima volta? Theo e Corinne vengono costretti a separarsi e l’autrice ci lascia con un grande cliffhanger che vede la giovane nelle mani di suo fratello.
Questo volume, come il primo, alterna momenti passati a presenti (e anche qui non è stato facile concentrarsi sul fulcro della storia d’amore), sempre con la presenza dei multipov che stavolta però vede come protagonisti: Zara e i fratelli Martin, Theo e Romain.
Se nel primo libro la narrazione era incentrata fra Theo e Corinne, nel secondo volume la storia d’amore è vissuta dal punto di vista di Zara e Romain.
Ciò mi ha destabilizzata, perché ero pronta e convinta che il romanzo continuasse da dove lo avevo lasciato, per farmi conoscere finalmente la sorte di Corinne. L’autrice, invece,sfiora appena l’argomento in un capitolo.
In Linea di sangue scopriamo il passato di Zara e come lei sia diventata la nuova Grigorjevna. Spietata e crudele, fino alla fine.
Il finale, poi, mi ha completamente spiazzata tanto che avrei lanciato tutto all’aria.
Sono follemente innamorata dei fratelli Martin, e se dovessi scegliere, non saprei proprio su quale dei due cadrebbe la mia preferenza. L’autrice è riuscita però a delineare molto bene anche i diversi caratteri dei personaggi femminili.
Troviamo una Zara che vive una metamorfosi interiore, dove presente, passato e futuro collimano con le scelte fatte nella vita, proprio quelle che l’hanno fatta diventare ciò che è ora: una donna temuta e rispettata.
Corinne è completamente diversa da Zara eppure di egual forza interiore, non muta la sua essenza di donna innocente nonostante i soprusi.
Il legame tra Romain e Zara è profondo e struggente, racconta di tradimenti, ingiustizie e tempo perduto.
Romain Martin è sempre stato la lama del padre di Zara, lui comandava e Romain eseguiva senza fare domande, ma poi si macchia di tradimento e sette anni dopo Zara ha ancora il solo obiettivo di trovarlo e ucciderlo, anche se questo vorrà dire uccidere la persona a cui ha donato il suo cuore da ragazza. Zara non ha mai voluto questa vita, ma il fato ha scelto al suo posto, ora è pronta a decidere per se stessa.
Ce la farà Zara? E Romain è davvero il traditore che tutti credono? Ve lo lascio scoprire.
Le lacune con cui l’autrice ci aveva lasciato nel primo volume vengono chiarite, ma sul finale decide di mettere altra brace sul fuoco, quindi sono veramente curiosa di scoprire come si evolveranno le storie dei personaggi, sperando che non introduca altri pov.
In questo libro vengono utilizzati molti più termini russi rispetto a quelli francesi, di conseguenza è stato più semplice seguire i dialoghi, per questo l’ho apprezzato di più, anzi l’ho trovato addirittura più romantico del primo. Anche se si parla sempre di un amore dark, tossico e perverso.
P.s. Mi sarebbe piaciuto avere un glossario delle parole straniere utilizzate, perché per curiosità sono andata a cercarle da sola, averle nel romanzo sarebbe stato più comodo e sfizioso.
Consiglio a tutti di iniziare la serie perché come il buon vino anche questa saga migliora con il tempo. Chissà, forse il prossimo sarà un cinque pieno.