Recensione in anteprima: “L’Uomo perfetto è un bugiardo – Serie Roughneck Billionaires #1” di Jessica Clare
Ciao care Fenicette, oggi Lucia ci ha recensito in anteprima il libro “L’Uomo perfetto è un bugiardo – Serie Roughneck Billionaires #1” di Jessica Clare
Non fidarti delle apparenze…
Boone Price e i suoi fratelli se ne intendono di oro nero. È l’unica parte positiva del loro lavoro su una piattaforma petrolifera. Ma le cose sono destinate a cambiare…
Quando un giacimento ricchissimo viene scoperto nel terreno brullo e sterile che possiedono, si ritrovano improvvisamente proprietari della più grande fonte di petrolio di tutto il nord America. In ventiquattr’ore, sono multimilionari. Adesso che Boone ha più soldi di quanti ne abbia mai potuti sognare, comincia ad abituarsi all’idea di poter ambire a qualcosa di grande. E una donna come Ivy Smithfield potrebbe non essere più fuori dalla sua portata. Ivy è bellissima, di gran classe e si sta occupando di trovargli una villa di lusso in cui trasferirsi. Riuscire a dimostrarle che non è solo un bifolco che ha fatto fortuna per Boone significherebbe dare una svolta alla sua vita. C’è solo un piccolo problema. Ivy non è chi dice di essere e le sue bugie potrebbero far cambiare idea a Boone su molte cose…
“Il bar di camionisti dove stiamo bevendo è affollato, e quasi tutti i nostri bicchieri sono vuoti. Non c’è nessuno che badi a noi e si assicuri che i fratelli Price – tutti miliardari – abbiano la loro birra fredda. La cosa buffa è che tutto questo non mi dà fastidio, a differenza di quello che è successo oggi. Forse perché qui siamo solo dei portafogli senza un nome. Negli affari dovrei essere un pezzo grosso, e invece tutti si comportano come se fossi una specie di criminale che si è ritrovato lì per caso. Come se non appartenessi a quel mondo. Potrei comprare ogni dannata trivella del Texas occidentale e tutti mi guarderebbero ancora dall’alto al basso come se fossi un idiota. È una stronzata e non ne posso più. Penso a quel campo da golf e a quegli asini in camicia rosa che mi guardavano disgustati. Come se fosse già un affronto vedermi sul loro territorio. Il loro territorio. Potrei comprarlo e cospargerlo di sale, così non crescerebbe più nemmeno un filo d’erba. Potrei trasformarlo in un allevamento di maiali.”
Il libro di cui vi parlo oggi, L’uomo perfetto è un bugiardo, è una di quelle letture senza pensieri che aiutano a passare una serata in completo relax, divertendosi con un’ardente storia d’amore erotica e passionale.
Boone Price è un uomo ricchissimo, che si presenta quasi sempre vestito miseramente e sporco di petrolio. Anche la sua barba incolta non dà l’idea della sua ricchezza e del suo potere, ma questo non gli è mai interessato. Lui è in grado di trovare il petrolio meglio di tanti altri, e questa sua qualità ha fatto in modo che diventasse uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti, insieme ai fratelli con cui ha diviso la sua fortuna. Tutti i Boone hanno continuato a fare la vita che facevano prima di avere milioni in loro possesso, tanto che vivono ancora in cinque roulotte parcheggiate in un loro terreno. Ma le cose stanno per cambiare. Dopo essersi recato in uno sciccoso ed esclusivo country club alla ricerca di uno dei suoi soci ed essere stato trattato dal personale con sufficienza, Boone è furibondo. Uno dei fratelli gli fa notare che sarebbe diverso se lui accettasse di darsi un tono, magari comprando una bella casa; ed è proprio sul volantino dell’agenzia immobiliare Tree Jack che Boone la vede: Ivy Smithfield, la donna di classe che decide immediatamente debba essere sua. La vuole, sarà il tesoro della grande, immensa e lussuosa casa che comprerà da lei, mentre la farà sua. E quando Boone Price vuole qualcosa, di solito la ottiene, in fondo tutto ha un prezzo. Ma le apparenze a volte ingannano.
Boone Price ha conosciuto la povertà, suo padre ha perso la vita sulle trivelle, lui vi ha lasciato un dito. Ma la fortuna e la sua bravura come rabdomante gli hanno permesso di trovare il giacimento più grande degli Stati Uniti e diventare miliardario. Questo però non gli ha fatto cambiare vita: si presenta al cantiere vestito da operaio e finisce regolarmente sporco di petrolio; nei suoi consigli di amministrazione ha messo quelli che considera pinguini e pressacarte a fare il lavoro manageriale, mentre lui rende la società sempre più ricca. Detesta il mondo dei ricchi in cui tutto è apparenza, lui potrebbe comprarsi tutti loro, e quando viene umiliato, risponde duro e immediatamente. Ne saranno ben coscienti i soci del Country Club che lo hanno squadrato come un pezzente, quando lo vedranno arrivare con taniche di benzina e fratelli al seguito, e lo vedranno dare fuoco al loro raffinatissimo club non appena diventato di sua proprietà. È un vero e proprio uomo delle caverne, prepotente, incredibilmente seducente e inarrestabile nel perseguire i suoi obiettivi.
La raffinatissima Ivy, ha un sacco di problemi, primo fra tutti come arrivare a fine mese e trovare i soldi per mandare la sorella all’università. Il padre in prigione, la madre che li ha abbandonati, ha fatto anche due o tre lavoretti alla volta pur di impedire che la sorella fosse data in affidamento. Le tiene nascosto i suoi problemi finanziari per impedire che anche la sua vita sia rovinata dalla necessità di trovare denaro e possa studiare, cosa che lei ha dovuto interrompere. La loro è una vita dura, e guarda caso anche loro vivono in una roulette; la sua immagine raffinata è frutto di un lavoro meticoloso per emergere e poter avere la possibilità di una vita migliore. Ha sperato che diventare un’agente immobiliare le avrebbe permesso di poter coprire meglio le spese della sorella, ma i clienti migliori le vengono sempre sottratti dai titolari dell’azienda che le lasciano solo quelli meno abbienti, quelli che lasciano commissioni miserevoli e comprano appartamenti economici. Quando Boone, come al solito, si presenta sporco di ritorno dal lavoro, i titolari le passano immediatamente questo cliente che sembra appartenere alla categoria “pochi soldi, casa modesta” e Ivy – che avrebbe bisogno di una ricca commissione per spese impreviste – è tutt’altro che felice. Per questo non potrà che rimanere sbalordita quando Boone, dopo averla invitata a cena e aver prenotato l’intero ristorante, le dirà serafico che pensava a qualcosa con quaranta stanze e che i soldi non sono davvero un problema. Se in un primo momento Ivy penserà che sia matto, ben presto si renderà conto che arginare quell’uomo è impossibile, resistergli ancora meno, ma le cose che ha taciuto sono sempre fra di loro, e Boone ha già dimostrato di non sopportare l’idea di essere messo in ridicolo.
La scrittura della Clare è lieve e scorrevole, il suo protagonista è totalmente sopra le righe e il libro è interamente pervaso da una sensualità e un erotismo intenso. Le scene erotiche sono tante, Boone ha un linguaggio spinto e travolgente, e un odio spassionato per le persone che credono più nell’apparire che nell’essere. La sua ricchezza gli permette di essere fiero di ciò che era e di ciò che è riuscito a creare, mettendolo in contrapposizione a Ivy, che invece, vessata sul lavoro e sempre alla disperata ricerca di far quadrare un bilancio in perdita, cerca di dimenticare le sue origini e si vergogna del suo passato. È una storia d’amore passionale e divertente e non vedo l’ora di conoscere meglio gli altri incredibili e irresistibili Price. L’unica pecca è nel titolo. Boone è fin troppo onesto e la sola a nascondersi dietro le bugie è Ivy.