Recensione in anteprima: Nell’ora dorata di Vera Demes

Autrice: Vera Demes
Genere: romanzo rosa storico
Editore: self
Data di pubblicazione: 04 marzo 2025

oggi sono molto emozionata nel raccontarvi l’ennesimo gioiello scaturito dalla penna di Vera Demes, autrice che amo e seguo da moltissimi anni.
Personalmente di solito rifuggo le storie ambientate durante la Seconda guerra mondiale, nella lettura cerco principalmente leggerezza, ma da questa autrice accetto tutto, perché so che il viaggio sarà avvincente e non mi deluderà, per quanto magari possa farmi soffrire un pochino.
La sua scrittura ha sempre un che di poetico e di eleganza, il suo modo di descrivere i luoghi e le situazioni è unico, e anche questa volta è riuscita a coinvolgermi totalmente. Nella prima parte della storia siamo in Egitto, viaggiamo tra deserto e oasi verdeggianti, tra il Nilo e le piramidi. I nostri due protagonisti, Adelaide Monforti e Graham Kennard, si muovono tra questi scenari da favola mentre al di là del Mediterraneo venti di guerra cominciano a soffiare. Sono due personalità molto forti, assolutamente agli antipodi.
Lui, capitano trentaduenne inglese, è subito attratto dalla freschezza della bella italiana, ventiduenne impulsiva e caparbia.
Pur cercando di arginare l’entusiasmo che a volte sfiora l’incoscienza di lei, nulla può fare di fronte a tanta determinazione. Adelaide ha fame di conoscenza e di libertà. Consapevole delle proprie capacità, è determinata a realizzare i suoi sogni a ogni costo.
Quando i due si dovranno separare, senza sapere se e quando riusciranno a ritrovarsi, ecco che entra prepotentemente in gioco il terzo protagonista: la Seconda guerra mondiale. Un personaggio molto ingombrante, questo, che richiede la massima partecipazione, relegando l’amore ai margini della coscienza. La parola d’ordine, purtroppo, è: sopravvivere! A un certo punto, durante la lettura, ci si immerge talmente nell’orrore di quegli anni che i pensieri dei due giovani amanti passano quasi in secondo piano. Questa, perlomeno, è stata la mia impressione: che la guerra avesse preso il sopravvento su tutto.
Per tre anni non sapranno nulla l’uno dell’altra ma, soprattutto per Graham, i ricordi degli speciali, seppur brevi, momenti vissuti insieme saranno indispensabili: il luogo segreto in cui rifugiarsi quando il presente risulterà troppo difficile da sopportare.
Smettila. Smettila con questa ostinazione. Lei è scomparsa e non la ritroverai mai più. Rassegnati una volta per tutte […] Però lo aveva promesso a sé stesso. Non tradire il loro sogno. Non dimenticarla. Non avrebbe potuto
Per Adelaide è diverso, si imporrà di pensare a quei momenti felici il meno possibile, la sua vita in quegli anni sarà scandita dai bisogni primari: trovare di che sfamare la madre, la cara zia Rosella e sé stessa, cercando anche di non cadere preda di gerarchi fascisti. Se volessimo trovare un esempio di resilienza, eccolo qui! La corazza che suo malgrado oramai indossa, le renderà difficilissimo ritornare a fidarsi degli altri, anche se uno di questi è il suo grande amore che credeva perduto.
Nell’ora dorata non è solamente un romanzo, è un viaggio attraverso uno dei periodi più bui della storia moderna. Mai come di questi tempi, in cui il mondo sembra essere sempre più vicino al tracollo, sarebbe utile “ricordare”, per non dimenticare.
Durante la lettura il mio pensiero è andato spesso a oggi, a quante vite vengono spezzate ogni giorno in conflitti che potrebbero essere evitati, se solo quei pochi potenti “ricordassero”.
Il quesito finale è: perché mai l’uomo è l’unico animale in natura che non impara dall’esperienza?
A parte queste ultime considerazioni, è stata una lettura molto emozionante e con un ritmo ben articolato. Con un finale…. eh, no, mi taccio, ho detto “no spoiler”!
Sicuramente non un libro da dimenticare sul comodino, ma da divorare in poche ore.
Consigliatissimo.