Recensione in Anteprima: “Parole” di John Inman
Care Fenici, oggi Lucia ci parla di “Parole” di John Inman
Il mondo di scrittori, lettori e recensori è una famiglia unita e intrecciata di amici, appassionati e fanatici della narrativa. È questo il mondo di Milo Cook e Logan Hunter, che vivono per gli scambi creativi e la condivisione di storie e idee e vanno fieri del loro sconfinato amore per i libri e le parole che li animano. Ma certe volte le parole possono ferire. E quando succede, è inevitabile doverne pagare il prezzo. Con ogni nuova tenera scoperta romantica, l’amore tra Milo e Logan cresce. Ma prima di placarsi, ciò che accade nel loro mondo trasforma la loro vita in un folle corsa per salvare se stessi e le persone che hanno vicino. Chi avrebbe mai sospettato che qualcosa di meraviglioso come la parola scritta potesse diventare un catalizzatore di vendetta e, infine, di omicidio?
«Tuttavia,» disse lui, in pratica discutendo con se stesso, «se un libro fa schifo il recensore dovrebbe dirlo, giusto?»
«Sì,» rispose Logan. «Ma non devono per forza essere crudeli al riguardo. Qualcuno ha messo un sacco di sforzi nel realizzare il libro che stanno facendo a pezzi, e non ha nessun senso strappare il cuore all’autore solo perché a un recensore non piace il modo in cui il libro è stato scritto. E c’è anche da considerare che solo perché sei un recensore, non vuol dire che tu abbia sempre ragione. Lascia un po’ di margine nelle tue valutazioni. Dai allo scrittore il beneficio del dubbio, e non massacrarlo tentando di scoraggiare i futuri lettori. Per metterla giù semplice, sii gentile.»
Le persone che come me amano libri e le recensioni si ritroveranno a casa fra le pagine di questo libro. Spesso infatti ritroveremo i personaggi a serate di club di lettori in compagnia di autori, più o meno noti, e i libri hanno una parte importante nello svolgersi della storia, anche se tutto viene portato all’eccesso. Il primo impatto è quanto meno avvincente, vi troverete subito a osservare un assassino che si appresta a colpire la sua prima vittima, e ogni tanto ci ritroveremo a osservarlo mentre con metodo porta avanti quella che considera una missione. In un secondo tempo facciamo la conoscenza di Milo, uno scrittore abbastanza noto, che sta vivendo una brutta giornata, almeno finché al suo firmacopie, piuttosto disertato, non si presenta Logan, un uomo molto affascinante che oltre che in pubblicità lavora anche come recensore sul suo Blog. È una simpatia immediata quella che provano, Logan ha sempre apprezzato il suo modo di scrivere, e Milo ha bisogno di svagarsi un po’ dalla scrittura del suo ultimo lavoro. La loro amicizia ben presto si trasformerà in una bella storia, che li vedrà, però, finire coinvolti nei disegni del nostro killer. E fin troppo presto ci renderemo conto che a volte le parole possono ferire e fare del male molto più di qualsiasi arma.
Milo è uno scrittore emergente, i suoi primi libri hanno avuto un buon riscontro di pubblico, e lui riesce a vivere del suo lavoro. Nel suo passato, un amore finito nel momento in cui ha pubblicato il suo primo titolo, e da allora vive con un vecchio cane, Spanky, preso al canile, pigro, invadente, ma molto affettuoso. Logan invece si è appena trasferito e sta cercando un appartamento, l’anno prima ha perso la persona che amava e ha sentito il bisogno di cercare un ambiente che non gliela ricordasse continuamente. Ama il suo lavoro, leggere libri lo appassiona, e non è mai troppo critico o crudele nelle sue recensioni. Incontrare Milo, da una parte risveglia in lui desideri che credeva spariti per sempre, ma dall’altra gli sembra di tradire l’uomo che amava, Jerry, un insegnante elementare dal dolce sorriso. Anche se il loro innamorarsi sembra procedere forse troppo velocemente, la loro coppia funziona ed è molto facile affezionarsi a entrambi. Il loro rapporto è davvero molto dolce e il sesso è lasciato all’immaginazione del lettore, più che descritto. Durante la lettura avremo modo di conoscere più da vicino altri personaggi come Bryce, ex di Milo. Ma l’unico veramente intrigante è quello che viene dall’autore chiamato il Viaggiatore, ovvero il nostro Killer che ogni tanto vedremo all’opera, sempre però mascherato. E solo verso la fine, se leggete con attenzione, forse avrete qualche sospetto su chi possa essere.
La scrittura dell’autore è molto bella e ricca, a volte piena di ironia, altre molto più delicata, e riesce a essere convincente nella parte suspense, che spesso permea i suoi libri. Ho letto tutti i titoli che sono stati tradotti di questo autore e ho sempre trovato molto bello come riesca a esprimere al meglio la tristezza della perdita di una persona amata. Il dolce rimpianto di un amore perduto, gli scrupoli del ritornare alla vita, i ricordi dei momenti felici, è in questo modo che anche Jerry riesce a essere un personaggio, pur apparendo solo nei Flashback di Logan. Ma ho trovato anche molto interessante alcune frasi di Logan riguardo proprio le recensioni, pensieri in cui mi sono ritrovata perché li ho spesso fatti anch’io. Come si debba essere cauti nell’esprimere un giudizio impietoso su un libro, perché è sempre un’opera in cui l’autore ha infuso tempo e passione. E che ciò che io reputo poco interessante qualcun altro lo può considerare bellissimo. Leggere un libro è sempre un’esperienza personale e bisognerebbe non dimenticarlo mai, ricordandosi che le parole possono fare davvero del male.
Anche se forse avrei preferito che le cose procedessero più lentamente nella coppia Milo e Logan, è un libro che si legge davvero con piacere, amo lo stile dell’autore, che ho scoperto da poco, ma che continuerò a seguire perché riesce sempre a emozionarmi. Inoltre, le spruzzate di suspense delle sue trame rendono la lettura ancor più avvincente.