Recensione in anteprima: Pieces of me di N.R. Walker
Serie: Missing Pieces vol.2
Serie: Missing Pieces vol.2 Autore: N.R. Walker Genere: contemporary romance MM Editore: Triskell Edizioni Data di pubblicazione: 30 gennaio 2024
La serie Missing Pieces è composta da :
- Pieces of you vol.1—->Recensione
- Pieces of me vol.2
- Pieces of us vol.3 (inedito in Italia)
Il recupero di Justin è lento, ma agli occhi di Dallas ogni passo avanti è una vittoria. Dallas, da sempre un sostegno per Justin anche prima dell’incidente, sta cercando di ritrovare la strada e intanto fatica a riportare un po’ di normalità nelle loro vite.
Ma adesso, con l’aggiunta dei problemi economici e delle costanti esigenze mediche di Justin, non è sicuro di quanto a lungo potrà continuare a essere quello forte tra i due.
A mano a mano che i frammenti mancanti di memoria ritornano, Justin si rende conto che un altro pezzo del puzzle che vorrebbe disperatamente rimettere insieme è la parte fisica della loro relazione. E mentre reimpara a conoscere Dallas, capisce che ciò che la mente non ricorda, il cuore non può dimenticare.
Pieces of me racconta il seguito della storia di Justin, un ragazzo che ha avuto un incidente con conseguente amnesia, a causa della quale ha dimenticato gli ultimi cinque anni e il proprio ragazzo, Dallas, quindi tutta la sua parte di vita migliore.
Se il primo volume era stato drammatico e commovente, finalmente in questo iniziamo a vedere la risalita: qualche sprazzo di memoria che torna, il fisico che inizia a guarire e il risveglio del desiderio.
«Immagino di non capire…» «Capire cosa, tesoro?» «Come fai ad amarmi quando io non so chi sono. Mi sento assemblato solo a metà, con dei pezzi mancanti, eppure mi ami comunque, e non so come fai quando io non so chi dovrei essere o di chi ti sei innamorato. E se quell’uomo non fosse chi sono davvero?»
In questo processo di guarigione Justin inizia a recuperare pezzo dopo pezzo la sua personalità, e con essa un’identità che pensava smarrita nel passato. Con gamba e braccio che ora, non più ingessati, possono muoversi meglio, ha l’opportunità di riprendere una delle cose che ama di più, ovvero il lavoro sulle moto nell’officina di Dallas, iniziando a focalizzarsi sul presente, senza più soffermarsi ogni momento sul tentativo di recuperare i ricordi. I flashback dei momenti persi sicuramente lo aiutano a capire chi è stato, ma poter fare qualcosa per sé, adesso, gli permette di costruire chi è ora e chi sarà in futuro.
Il trauma cranico è in remissione e, con la nebbia mentale che si sta lentamente diradando, sta recuperando un po’ alla volta la concentrazione, le capacità logiche, di pensiero e ragionamento, permettendogli una vita sempre più normale.
«Anche io ho bisogno dei tuoi abbracci.» «Dico davvero. Quando sono tutto confuso e… non a posto… non mi viene la parola. Comunque, quando sto così, tu mi abbracci e mi curi.» «Be’, non c’è di che. Puoi avere un abbraccio ogni volta che vuoi.» Rimase ancora in silenzio per un po’ e si appoggiò di peso a me come se si stesse addormentando. «Grazie per essere rimasto.» «Rimasto in che senso?» Abbracciato a te? «Con me. Per non essertene andato. Avresti potuto ma non l’hai fatto.» Mi tirai indietro in modo che capisse dal mio sguardo che ero serio. «Justin, tesoro. Io ti amo. Ti amo da anni. Tu sei amato. E so che probabilmente per te è strano, ma devi sapere questo: io non ti lascerò. Non ti ho lasciato prima, non lo faccio ora né lo farò mai.»
Come il precedente volume, è un racconto che non sottovaluta le difficoltà affrontate dalla vittima diretta dell’incidente nel recuperare una vita normale, ma neppure quelle del partner, che deve farsi carico di molti pesi senza poterli condividere, oltre a dover assumere il ruolo di caregiver, e di mostrare quindi sempre il lato migliore, accudente, amorevole, rispettoso, razionale verso l’altro.
È indubbio che Dallas sia un ragazzo d’oro e ami Justin alla follia. L’affetto che prova per lui è ciò che gli permette di accettare la sua incompletezza, la sua malattia, il suo essere inceppato. Un amore che viene colto dall’altro senza che sia pietà, come la possibilità di avere spazi e tempi in modo che al momento giusto Justin possa fare dei passi avanti.
Ma l’autrice vuole mostrarci che l’amore spesso non è abbastanza, e tramite l’atteggiamento di Dallas ci mostra la versione migliore di quello che può accadere in una relazione dopo un evento così tragico. Essere un sostegno può voler dire reggere tutto il peso della coppia (preoccupazioni per le spese, frustrazione sessuale, solitudine per non essere ascoltato e capito, peso per la responsabilità di una o più persone che contano su di lui…), con l’onere allo stesso tempo di essere onesto verso l’altro ma anche di non gravarlo di problemi che vadano oltre le sue capacità di assimilazione.
Il dialogo rimane, come in molti casi, l’arma migliore. Specie per Justin, segnarsi su un diario gli argomenti che potrebbe dimenticare di lì a poco e che vorrebbe approfondire con Dallas, significa mostrarsi vulnerabili e ancora carenti in quelle facoltà mentali che generalmente si considerano scontate.
«Sembra che tu stia parlando del futuro. Ed è una cosa molto positiva, Juss.» Il futuro, sì. Una cosa a cui non avevo pensato molto. «Ho passato tutto questo tempo cercando di rimettere insieme la mia mente. Magari ho bisogno di smettere di concentrarmi sui pezzi mancanti,» ammisi. «E cominciare a focalizzarmi su quelli che ho.»
L’aspetto più delizioso di questa seconda fase della loro avventura è il veder sboccare, di nuovo, il loro amore.
Non solo i loro corpi si erano riconosciuti, nonostante i ricordi di Justin fossero andati persi, ma il ragazzo di oggi si è innamorato di Dallas ancora una volta grazie alla sua vicinanza, al senso di sicurezza che emana da lui, al piacere dello stargli accanto. E questo trova riflesso nel fatto che Dallas sperimenta nuove prime volte con lui, iniziando ad amarlo per la nuova versione che è.
Il modo in cui corpo e mente sentono e desiderano cose diverse è ben esplorato, ma piacevole e divertente anche come vengono riconnessi, liberando finalmente anche l’aspetto più fisico della loro relazione . Non come rievocazione del passato, ma come frutto di un desiderio molto attuale.
Un bellissimo messaggio di speranza che fa sbocciare un presente e un futuro sempre più concreti per questi due ragazzi che si stanno ricostruendo insieme.