Recensione in anteprima : Raro di Briar Scott
Titolo: Raro
Autore: Briar Preston
Editore: Triskell edizioni
Genere: romance mm
Target: +16
Alex Ellison è colto, ricco e di bell’aspetto. Peccato che questi ingredienti di successo non si siano mescolati troppo bene per lui che, invece di avere il mondo ai suoi piedi, si ritrova ancora una volta in un bel guaio.
Il servizio civile a cui il padre lo iscrive, in un centro per la protezione della fauna selvatica dall’altra parte del Paese, è comunque una brutta sorpresa. Essere spedito in Oregon, nel bel mezzo del nulla, non è l’idea che Alex ha della vacanza estiva perfetta.
Ciò che non si aspetta è di incontrare Noah Price.
Non si aspetta di essere notato e compreso.
Non si aspetta di sentirsi apprezzato e speciale.
Non si aspetta di innamorarsi.
Ma non tutto è come sembra, e l’amore che sembra invincibile si rivela tutt’altro.
Quando Alex e Noah si ritrovano inaspettatamente anni dopo, dovranno rischiare ogni cosa per quel sentimento che entrambi meritano e di cui hanno un disperato bisogno.
Rare è un romanzo standalone MM Second Chance che parla di primi amori, di un’estate perfetta, di un segreto debilitante e di trovare il tuo per sempre.
“Raro”: quando scoprirete il significato di questo titolo non potrete non commuovervi. Ma “raro” è un aggettivo perfetto anche per descrivere questo romanzo, perché trovare delle storie così belle non è frequente.
Avevo già avuto modo di apprezzare tantissimo l’esordio italiano di Briar Preston con “Progetto eroe” (Triskell edizioni), un romanzo brillante, irresistibile, divertente e molto dolce. Con “Raro” l’autrice ha alzato il livello, dando alla storia un’impronta più drammatica, struggente e intensa e io ne ho amato ogni sfumatura. Il protagonista, Alex Ellison, un diciannovenne ricco, sfrontato, insofferente alle regole, dedito a ogni genere di divertimento, non sempre lecito (alcool, droghe, guida spericolata, esuberanza sessuale), dovrebbe risultare immediatamente odioso. Invece, già dalle prime pagine si intuisce il suo disagio, la solitudine nella quale è stato costretto a vivere, visto che i suoi genitori hanno sempre preferito affidarlo ad altri piuttosto che prendersene cura, ascoltarlo, amarlo. Quello strafottente ragazzino dagli occhi verdi, che cela un estremo bisogno d’amore dietro gli eccessi, fa tenerezza. Quando, dopo l’ennesima infrazione, viene spedito a fare il servizio civile in Oregon, in una riserva in mezzo al nulla, tra animali da accudire e un capo burbero, Alex si sente perso, finché…
“Il ragazzo rise e Alex sorrise. La sua estate era appena diventata molto più interessante. Se quel tizio lavorava lì, e pareva che fosse proprio così, allora aveva un incentivo a rimanere in Oregon almeno per il tempo necessario a entrargli nei pantaloni.”
Eh, già, Alex è così, sboccato, senza filtri, abituato a prendersi quello che vuole. Ora vuole lui, Noah: bellissimo, adorabile e sexy. Noah, però, non è il tipo di ragazzo a cui lui è abituato. È genuino, riservato e sembra volere da lui solo amicizia. Alex non ha mai avuto accanto qualcuno capace di interessarsi a lui, a quello che pensa e che prova; fatica persino a credere che possa esserci una persona capace di guardarlo davvero, al di là delle apparenze.
“Noah gli stava rivolgendo di nuovo quello sguardo, quello che sembrava implicare il sospetto che ci fosse dell’altro in Alex. La facciata da ragazzo ricco, affascinante, divertente e scanzonato, costruita faticosamente negli anni per coprire il caos che aveva dentro, rischiava davvero di diventare trasparente quando si trattava di Noah. E Alex non poteva permetterselo.”
Quel rapporto sempre più stretto, sempre più intimo, fa desiderare ad Alex di essere una persona migliore, degna di un bravo ragazzo come Noah, anche solo per essergli amico. Quando però si avvicinano ancora, quando gli sguardi cedono il posto a labbra che si fondono e mani che si sfiorano, Alex sente per la prima volta di essere felice, con la persona giusta, nel posto giusto; sente di appartenere a qualcuno e che può finalmente fidarsi e affidarsi a un’altra persona.
“… abbassò la testa e baciò Noah. La casta pressione delle labbra contro le labbra non fu sufficiente, perché un inferno gli scorreva nelle vene. Noah aprì leggermente la bocca e Alex sentì uscire il più delicato dei respiri. Era tutto ciò di cui aveva bisogno. Gli leccò le labbra, desideroso di sentire di più. Noah lo sorprese quando si aprì a lui, la sua lingua scivolò audacemente contro quella di Alex, sfidandolo a dare il massimo.”
Il loro rapporto idilliaco, segreto ma dolcissimo e profondo, si interrompe bruscamente. Alex si sente rifiutato per l’ennesima volta da qualcuno che aveva affermato di amarlo. Trascorrono dieci anni. Anni in cui le vite di entrambi vanno avanti, in qualche modo. Ma il caso, il destino o chissà cosa, li fa rincontrare, banalmente, per strada.
“Il ragazzo che aveva amato, desiderato, sognato e che gli era mancato negli ultimi dieci anni era proprio davanti a lui. Solo che non era più un ragazzo, si era trasformato in un uomo ancora più straordinario di quanto fosse stato il ragazzo”.
La prima parte del romanzo, ambientata in Oregon, ci è narrata dal punto di vista di Alex e per questo ignoriamo i motivi che hanno spinto Noah a lasciarlo, spezzandogli il cuore. Nella seconda parte, invece, possiamo seguire i pensieri, i sentimenti e le paure di entrambi. La storia è molto intensa, toccante, passionale e dolce: all’inizio vediamo nascere un sentimento fatto di tenerezza e scoperta; dieci anni dopo, però, Alex e Noah sono due uomini, e tra loro divampa un incendio travolgente, fatto di struggente desiderio e appartenenza reciproca. Il giusto connubio tra dialoghi irresistibili e pathos drammatico ne fanno un libro perfetto per chi ama le storie d’amore sofferte, le second chance story, la delicatezza e premura del primo amore, tanto forte da resistere allo scorrere tempo, alla separazione, al dolore. La scrittura dell’autrice è splendida, vivida, capace di colorare le parole con tutte le sfumature delle emozioni più belle e anche di quelle più sofferte. Un romanzo imperdibile, indimenticabile, una delle letture più appassionanti e ardenti che ho fatto. Mi ha toccato il cuore con la fervente bellezza delle emozioni che è riuscito a trasmettermi.