Recensione in Anteprima: “Sinfonia in Nero” di Paola Gianinetto (serie Principi Azzurro Sangue #5.5)
Care Fenici, oggi ospitiamo con piacere il nuovo libro di Paila Gianinetto: Lucia ha letto per noi “Sinfonia in Nero”, novella #5.5 della serie Principi Azzurro Sangue
Le note scivolate vibravano nell’aria immobile, violentando il silenzio.
Era la canzone più triste che avesse mai sentito in tutta la sua esistenza e qualcuno la stava suonando per lui.
Niente parole, solo corde sfregate, pizzicate, costrette a raccontare dolore e solitudine. Il lamento di chi non possiede più voce per urlare né occhi per piangere.
Una sinfonia in nero composta in suo onore, l’omaggio della città della mezzaluna e del jazz.
L’ultimo saluto della città dei vampiri.
1941-1942. Il mondo è in guerra e Kyler Ward, vampiro di trecento anni, anestetizza con ogni genere di eccessi il disgusto per una vita immortale che non ha più nulla da offrirgli. È vicino a superare il limite, a dire addio a quel poco di umanità che gli resta e a diventare un mostro a tutti gli effetti. Nemmeno Patrick, l’Antico suo amico e mentore, riesce a tenerlo lontano dal baratro. Finché un giorno, nei bui vicoli di New Orleans, Kyler salva una giovane donna da morte certa. Elizabeth Hayes lotta contro le tenebre che avvolgono il suo cuore, ma queste sono troppo fitte perché l’affetto fraterno che cominciano a provare l’uno per l’altra possa dissolverle. Non c’è speranza per il Principe Oscuro.
A parte, forse, l’amore.
La saga dei “Principi Azzurro Sangue” di Paola Gianinetto si arricchisce di una nuova novella che ci riporta al passato di Kyler e alle origini di Beth.
Mentre pompava dentro di lei, sempre più forte, sempre più in fretta, pensò a come sarebbe stato se al posto del vuoto in quegli occhi ci fosse stato il terrore. Quella era l’unica cosa che gli restava da scoprire, il passo che lo separava dalla dannazione vera e propria. E aveva voglia di farlo, quel passo, sempre di più. Di sputare in faccia alla possibilità di redenzione. Di dannarsi l’anima fino in fondo, guardando dritto in faccia il diavolo che se la sarebbe presa. Esteban grugnì e si spinse più a fondo nella bocca della ragazza. Contemporaneamente, le afferrò il polso sottile con due mani, come se lei potesse fuggire, morse la carne bianca solcata da vene azzurrine e prese a bere a lunghe, smaniose sorsate. Quando, pochi istanti dopo, la donna gridò in preda all’orgasmo e si sollevò di scatto, lui infilò la mano nei capelli biondissimi, piegò la testa di lato e affondò i denti nella giugulare. La sensazione del sangue che scivolava giù per la gola gli diede la solita sferzata di energia e allora si concentrò sul piacere, sul sapore morbido e dolce, sul proprio corpo che assorbiva il calore di quello di lei e attese che, come di consueto, il liquido vitale sciogliesse una parte del gelo che gli stringeva le viscere. Anche solo per un istante. Ci mise qualche tempo a rendersi conto che non stava succedendo. Che l’effimero piacere era già svanito e il freddo che aveva dentro, se possibile, si era fatto ancora più intenso.
Mi sono innamorata dei Principi Azzurro Sangue fin dalla loro prima uscita, e Paola ora ci regala uno scorcio della vita del suo primo protagonista Kyler, il vampiro che è riuscito ad ammaliare tantissime lettrici, pur con il suo carattere scostante. In questa deliziosa e breve novella, lo ritroviamo in preda ad una crisi profonda: la mancanza di ogni emozione lo rende un predatore affascinante e privo di pietà. La morte del suo creatore lo ha toccato profondamente, e questo nonostante, dopo tanto tempo, ancora gli rinfacciasse di averlo costretto ad una vita eterna. Ormai niente sembra toccare l’animo tormentato del vampiro, non i rimproveri di Patrick l’antico, che ha preso Kyler sotto la sua ala per l’amicizia che lo legava ad Aran, né tantomeno il sesso crudelmente carnale che accompagna a volte le sue notti, e sempre più si avvicina il momento in cui oltrepasserà quella sottile barriera che lo trasformerà in un vero e proprio mostro. Eppure basta un attimo, l’incontro con due occhi azzurri che temono di morire in solitudine, per ricordargli l’ultimo momento in cui è stato umano ed ha avuto paura, e fargli prendere una decisione che lo porterà, dopo molti anni, ad incontrare qualcuno capace di mettere in ginocchio un essere soprannaturale e fare breccia nella sua corazza.
Crudeli, fascinosi, così potenti da poter togliere la vita in un battito di ciglia, eppure capaci di soffrire, di provare il desiderio dell’oblio, sentendosi dei mostri. Kyler è un personaggio tormentato: sente di essere arrivato ad un punto critico, i suoi istinti stanno prendendo il sopravvento, è sempre più difficile fermarsi al limite, non assaporare il terrore delle proprie vittime, quella sensazione di potenza che ti rende come un Dio. Eppure l’incontro con una ragazza che tenta sempre di abbracciarlo e che ha bisogno di lui, cambia qualcosa nel suo animo, anche se, zuccone com’è, ci metterà un po’ di tempo per accorgersene.
Ho amato assistere ai primi momenti della nuova vita di una vampira che mi ha regalato una delle letture più belle ed emozionanti della serie, quando è riuscita ad ammaliare uno degli antichi più affascinanti e vendicativi. Il suo desiderio di mantenere parte della sua umanità, il suo bisogno di confortare quel vampiro che tenta di darle la peggiore immagine possibile di sé, e che lei capisce afflitto da demoni interiori, fa di lei uno dei miei personaggi preferiti della serie.
La scrittura di Paola Gianinetto è bellissima, a tratti poetica, le frasi scorrono nella mente del lettore immergendolo in un’atmosfera fantastica. Frasi ricche, curate e splendidamente descrittive, scene di sesso che esprimono lussuria ma che mancano di ogni tenerezza, che viene riservata solo a donne al di là da venire, accompagnano i personaggi che abbiamo imparato ad amare, svelandoci un segreto. Ancora una volta sono incantata da questa saga, che consiglio a tutte le amanti del genere; tuttavia, non posso non esimermi dal dire che queste pagine stuzzicanti sono troppo brevi, e non leniscono la mia attesa per conoscere meglio Freyr, il surfista ultramillenario, che mi intriga come non mai.
#1 Kyler
#2 Patrick
#3 Liam
#3.5 Blu oltremare
#4 Aidan
#5 Nadir
#5.5 Sinfonia in nero