Recensione in anteprima: Total creative control di Joanna Chambers e Sally Malcom
Titolo: Total creative control
Autrici: Joanna Chambers e Sally Malcom
Genere: Romance M/M
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Pagine: 360
Data di pubblicazione: 2 dicembre 2022
Quando lo scrittore di fanfiction Aaron Page ottiene un lavoro con il creatore della serie tv di successo Leeches l’incarico doveva durare solo una settimana. Tre anni dopo, Aaron è ancora lì… Forse perché ama le sfide che mettono in moto la sua creatività oppure perché è un grande fan di Leeches. Ma, sicuramente, non è per Lewis Hunter, il suo capo estremamente esigente, incredibilmente maleducato e di una bellezza mozzafiato. Ma è davvero così? Lewis Hunter ha avuto una vita difficile e ha lottato per ottenere tutto ciò che ha. La sua priorità è il mondo dello spettacolo, e le relazioni personali vengono in secondo piano. L’unica relazione significativa che ha è con Aaron, il suo principale confidente e indispensabile assistente. E, nonostante trovi irresistibile il fascino da “ragazzo della porta accanto” di Aaron, Lewis non metterebbe mai a rischio la loro collaborazione professionale solo per un capriccio. Ma quando Lewis si ritrova intrappolato in un terribile ritiro aziendale, Aaron è il suo unico amico e alleato. Mentre i confini professionali tra i due iniziano a sfumare, la loro attrazione inizia a sfrigolare…
Appassionati di fanfiction, bromance, di “lo voglio ma non posso”? Questo è il libro perfetto per voi.
Ero davvero molto curiosa di leggere Total creative control, il racconto scritto a quattro mani da due delle mie autrici preferite, che ho avuto modo di apprezzare per i romanzi d’ambientazione storica, di cui sono maestre. Non sono rimasta affatto delusa da questa loro incursione nel mondo del romance contemporaneo: il connubio dei loro talenti ha dato vita a una storia irresistibile rendendomi ansiosa di leggere gli altri libri della serie.
Protagonisti di Total creative sono: Lewis Hunter, trentaquattrenne autore di Sanguisughe (uno show di grandissimo successo), che ha lottato tanto per affermarsi e ottenere il successo; e Aaron Page, ventisette anni, che viene assunto come suo assistente personale. Per quest’ultimo doveva essere un lavoro temporaneo, invece passa tre anni al fianco di Lewis, condividendo con lui molto tempo scambiandosi idee e suggerimenti in un cameratismo fatto di complicità e collaborazione.
Ho amato molto il personaggio di Lewis: bellissimo, sicuro di sé, carismatico e perfetto… in apparenza. In realtà è un uomo fragile, incapace di lasciarsi andare, di farsi abbracciare e toccare realmente, di confidarsi e permettere a qualcuno di avvicinarsi a lui a causa del suo passato doloroso. È questo il motivo per cui ha così paura di quello che sente per Aaron. Ammettere di provare dei sentimenti per il suo assistente, vorrebbe dire cercare di far funzionare qualcosa che per lui è un’incognita: una relazione! Mettere in pericolo un rapporto che lui considera perfetto, fatto di cooperazione, silenzi che parlano più di mille discorsi vuoti fatti con gli altri, sguardi condivisi e il grande amore che provano per lo show.
“Quando Aaron lo guardava, Lewis si sentiva visto. Gli sembrava che Aaron notasse tutto di lui. No, anzi, era come se gli importasse tutto di lui. Come se lo trovasse immensamente affascinante. Forse tutti si sentivano così con Aaron, ma era comunque una bella sensazione. Anche la sua gentilezza era deliziosa, perché sì, non era solo sexy, ma anche buono e amichevole”.
(Tratto dal libro)
Aaron è affascinato dal carisma del suo capo fin dal primo incontro. Ne ammirava già il lavoro essendo un fan sfegatato di Sanguisughe nonché autore di fanfiction legate ai personaggi dello show, ma quando conosce Lewis per davvero, non può negare l’irresistibile attrazione che prova per l’uomo.
“Tutto in lui era vivido e ardito, dal suo fascino imbronciato alla sua brutale onestà, fino allo spiccato accento della Londra del sud e l’immenso talento creativo. Anche ora, mentre era tutto preso a infilarsi l’ultimo boccone di sfoglia, Lewis risultava lo spettacolo più interessante della sala.”
(Tratto dal libro)
Entrambi cercano di tenere confinata in una parte della mente l’attrazione irresistibile che provano per l’altro. L’equilibrio precario di questo rapporto che, ristretto all’ambiente lavorativo funziona benissimo a patto di mantenere distanze precise, rischia di crollare quando si ritrovano in una location diversa come la villa di un investitore che vuole creare una versione americana della serie. Lewis deve partecipare a un importante incontro che riguarda il futuro di Sanguisughe e, decide di portare Aaron con sé, infrangendo la sua regola non scritta di non vederlo al di fuori della comfort zone dell’ufficio. Qui i muri e le distanze crollano e Aaron e Lewis si avvicinano, troppo…
“Era perfetto, lì in piedi tra i fiori, con i capelli castano chiaro che risplendevano d’oro al sole, gli occhi grigi increspati d’allegria. Lewis si lasciò trascinare da un’ondata di affetto, un sentimento confuso e poco familiare che lo metteva a disagio. Sulla scia di quella sensazione arrivò il panico, o forse l’eccitazione, o una via di mezzo, perché ormai stava navigando in acque sconosciute, fuori dai confini della mappa.”
(Tratto dal libro)
Da questo momento le dinamiche tra loro subiscono dei cambiamenti che mettono a dura prova il loro rapporto. Da due autrici di grande talento e esperienza non potevo aspettarmi niente di meno che un romanzo dal ritmo scoppiettante e con una perfetta caratterizzazione dei personaggi. La sorpresa, avendo letto loro storie con un’impronta più drammatica, sono stati i dialoghi brillanti, a volte taglienti e altre irresistibilmente irreverenti. Un mix perfetto di romanticismo, modernità e una porta spalancata sul mondo delle fanfiction che ho apprezzato molto. Consigliatissimo a chi desidera una lettura leggera ma anche una storia d’amore con il giusto equilibrio di romance e passione.
“Rischiare di rivelare per errore il suo folle desiderio per Lewis era pericoloso, quasi più che rivelare la sua passione per le fanfiction. Quel desiderio tanto ardente quanto ridicolo gli squagliava il cervello al minimo contatto fisico. Era umiliante”.
(Tratto dal libro)