Recensione in anteprima: “Vite Rubate – Spin-off serie Il mondo di Mike Summer” di Monica Lombardi
Care fenici oggi Lucia63 ci regala in anteprima la recensione del libro “Vite Rubate – Spin-off serie Il mondo di Mike Summer” di Monica Lombardi
Paula Wellman è una donna sola e un’agente FBI. Sa bene che si tratta delle due facce della stessa medaglia, come sa che il fatto di non avere famiglia le fa guadagnare un viaggio in Alaska alla caccia di un tenue collegamento tra l’esplosione di un’auto in cui è morta un’adolescente e un cold case. Sa anche che molti dei suoi colleghi maschi non mandano giù il fatto di dover lavorare con una donna, forse anche Dan Fusco, l’agente che viene esiliato al freddo insieme a lei.
Dopo che la moglie Adele è morta in circostanze mai del tutto chiarite, la vita di Zachary Walsh e della figlia Alice è stata sconvolta e Zach sta cercando di riscriverla. Per farlo ha messo quanti più chilometri possibile tra loro, un trauma doloroso e un passato per certi versi scomodo, e ha scelto di trasferirsi a Willow, dove abita la sorella della moglie e dove si muove Sam Pitka, il protagonista della sua fortunata serie di gialli.
Zach non è felice di vedere l’FBI presentarsi alla sua porta e di essere di nuovo sotto la lente investigativa.
Paula si trova spiazzata di fronte a un uomo che sembra non fare nulla per allontanare da sé i sospetti.
Attorno a loro un gruppo di adolescenti ribelli, annoiati, che raccolgono e rilanciano sfide e delusioni, e l’inverno dell’Alaska alle porte, pronto a coprire tutto con il gelo della sua neve.
Tornando al mondo di Mike Summers, il poliziotto di Atlanta protagonista della sua prima serie, Monica Lombardi tratteggia un giallo raffinato che si intreccia a una storia familiare di rapporti fragili, danneggiati, forse vicini al dissolvimento. Il tutto in un’Alaska fatta di boschi sconfinati, stellate che tolgono il fiato e abitazioni isolate, un’ambientazione unica che sentirete sulla e sotto la vostra pelle.
Fonte della trama: Amazon
“Gli abiti di Adele erano tutti spariti e la cabina armadio appariva deserta. Ci aveva pensato Sam: era venuta dall’Alaska per il funerale e si era fermata due settimane. In quel periodo, oltre a trascorrere un sacco di tempo con Alice, cosa di cui Zach le sarebbe sempre stato grato, aveva passato in rassegna gli effetti personali di Adele, mettendo da parte ciò che forse Alice avrebbe potuto, un giorno, volere e dando via il resto. I cassetti vuoti, lo spazio intonso sulla moquette dove spesso si erano accumulate le scarpe in disordine, gli appendini come scheletri che non sostenevano più nulla: quei pochi metri quadrati erano il simbolo di una realtà ben più ampia, più profonda. Adele aveva lasciato un grande vuoto, dietro di sé. Il loro non era stato un matrimonio perfetto, neanche lontanamente, ma quella casa, senza di lei, sembrava non avere senso. Zach sentiva di non riuscire a riempirla, a farla sua, forse perché, fin dall’inizio, era stato l’intruso.”
Care Fenici, sono veramente felice di potervi parlare del nuovo libro di Monica Lombardi, dal titolo Vite rubate. In un solo colpo, ho potuto leggere la nuova storia di un’autrice italiana che, come nessun’altra, sa trattare il romantic-suspense stupendamente, e ho ritrovato, seppur per brevi istanti, Mike e Julia, due protagonisti indimenticabili.
Questa volta a indagare, però, è Paula Wellman, coadiuvata da Dan Fusco, l’agente che, non avendo famiglia come lei, si è guadagnato l’indubbio onore di un’indagine in Alaska. Paula si è già rivelata una donna molto determinata e dal carattere ferreo sin dal primo momento in cui l’abbiamo conosciuta in Gambler, ma in questa nuova avventura avremo modo di vederla anche in un’ottica diversa. Quella di una donna che, suo malgrado, prova attrazione per un uomo che potrebbe essere colpevole. A portarli a Willow, infatti, è un caso di un anno e mezzo prima, mai del tutto risolto, che vedeva Zachary Walsh come maggiore sospetto. La morte della moglie ha lasciato su di lui molti dubbi e il fatto che un altro avvenimento molto simile sia ora capitato nella cittadina in cui si è trasferito con la figlia, lo ha posto di nuovo sotto osservazione.
Zachary, del resto, è un uomo dal carattere rude, che non ha fatto nulla per sviare i sospetti, e che anche adesso non nasconde la sua rabbia per essere di nuovo alle prese con l’FBI. Al momento, la sua vita non è delle più serene, dalla morte della moglie il suo rapporto con la figlia ha subito un netto peggioramento e la giovane adolescente si è molto allontanata dal padre che prima adorava. Questo l’ha spinta a frequentare ragazzi che si riveleranno sin troppo problematici e che porteranno suo padre a essere sempre più al centro dell’indagine.
Ancora una volta l’autrice riesce a intessere una storia che non ha sbavature e in cui tutti i più minimi particolari trovano la loro giusta collocazione. Vediamo i protagonisti in vari momenti temporali, che ci permettono di capire bene le loro personalità e come queste abbiano influito sugli avvenimenti. Perché se l’azione non manca, qui sono i sentimenti di ogni genere a farla da padrona, rendendo la lettura tremendamente intrigante.
Partendo proprio dalla prima vittima, Adele, il personaggio che aleggia su tutta la storia, con i suoi segreti. Una donna che ha sempre ottenuto ciò che voleva e ha sempre perseguito i suoi scopi. Ci troveremo poi alle prese con il rancore di Alice, una ragazzina che ha visto la sua vita cambiare completamente, che ha creduto che il padre le volesse portare via i ricordi felici della madre, non capendo di essere lontanissima dalla verità. Una ribellione da adolescente che le farà prendere decisioni sbagliate. Vedremo come Sam, la zia, abbia agito spinta dal desiderio che la nipote non conoscesse mai certi difetti della madre, una decisione che avrà delle conseguenze.
Il più sfaccettato e complesso tra tutti i personaggi rimane Zachary, un uomo dal carattere rude e solitario, che vive più nelle pagine dei suoi libri che nella realtà. Nel tentativo di salvaguardare la figlia, l’ha portata lontano, ma questo gli si è ritorto contro. Da tempo sta tentando di riallacciare i rapporti con la ragazzina, che lo accusa di non aver sofferto abbastanza. Un uomo alla ricerca di pace, che pur non volendo, rimane affascinato da Paula, anche se è perfettamente cosciente che i dubbi sono lontani dall’essere fugati e che sempre più indizi sembrano convergere verso di lui.
Per Paula l’attrazione porta anche i dubbi, non è sicura di ciò che le dice l’istinto, teme che i sentimenti contrastanti e forti che prova per Zachary offuschino la sua capacità di indagare. Ma la sua perseveranza e l’aiuto che Mike e Julia le daranno da lontano le permetteranno di venire a capo del caso, in un adrenalinico finale al cardiopalma.
Se i personaggi sono splendidamente caratterizzati, si può dire lo stesso dell’ambientazione. Con abili pennellate l’autrice ci regala un paesaggio silenzioso, fatto di ampi spazi, in cui sembra di percepire la neve sotto le scarpe, solitario e pieno di pace. Ma non scevro di pericoli. Le sue cartoline dall’inferno creeranno nel lettore angoscianti aspettative.
Come sempre, la scrittura della Lombardi è scorrevole. Eventi che non sembrano avere inizialmente nessuna relazione si concatenano ad altri, creando un arazzo perfetto, dandoci una visione d’insieme incredibile. Se la storia d’amore è concentrata in poche pagine, non per questo risulta meno bella e intensa e Paula, nata come personaggio secondario, si è rivelata una splendida protagonista. Non vi nascondo che qui, più che in altri libri dell’autrice, a un certo punto intuirete chi si nasconde dietro al tutto, ma questo non rende la storia meno intrigante.
Ancora una volta Monica Lombardi si rivela una delle regine del romantic- suspense italiano.