Recensione :”L’eredità della villa delle stoffe” di Anne Jacobs
Imperdibile, ricco di rivelazioni e colpi di scena: il capitolo finale di una trilogia best–seller.
Augusta, 1923. Dopo le devastazioni della Grande Guerra, finalmente gli abitanti della Villa delle Stoffe guardano al futuro con ottimismo. Soprattutto da quando il padrone di casa, Paul Melzer, è tornato dalla prigionia russa riabbracciando l’adorata Marie. Per lui è il momento di riprendere le redini della grande fabbrica di tessuti, diretta in sua assenza dalla moglie. Dopo tanti mesi di separazione, il loro amore è più forte che mai, anche se lei non può fare a meno di notare quanto Paul sia all’antica. Per esempio guarda con sospetto i nuovi modelli disegnati da Marie: quei tailleur così moderni, stretti e sfrontati. Per non parlare della moda dei capelli corti, che ha già contagiato sua sorella Kitty. Paul invece adora ammirare la lunga chioma della moglie quando la sera si pettina davanti allo specchio: un’immagine romantica e rassicurante, come secondo lui deve essere una donna. Ma il ritorno alla ristretta vita familiare comincia a opprimere Marie, e Paul, per compiacerla, decide di aiutarla a realizzare un sogno: aprire un atelier di moda tutto suo. Non si aspetta certo lo straordinario successo dei suoi primi modelli: le signore non parlano che di lei, tutta la buona società si contende i suoi capi. Quando gli impegni cominciano a tenerla lontana da casa e dai bambini, Paul decide così di darle un ultimatum, dalle conseguenze del tutto inaspettate. Con grande shock dei familiari e degli intriganti domestici della villa…
Care amiche Fenici, vi racconterò con piacere le mie impressioni sull’ultimo libro appena uscito della Saga della Villa delle Stoffe di Anne Jacobs. Ci troviamo in Germania ad Augusta, nella grande casa della famiglia Melzer, proprietaria di una grande fabbrica tessile; ci siamo lasciati alle spalle la prima guerra mondiale con i suoi morti e i tanti mutilati. La Germania sta attraversando una grande crisi economica e anche per i ricchi la vita non è sempre facile. Ritroviamo Marie, che è entrata nella grande villa come domestica e ha conquistato l’amore di Paul Melzer, l’erede maschio. Marie è divenuta ormai una donna sicura di sé e del suo ruolo: i due figlioli gemelli e l’amore per il marito creduto disperso in guerra, l’hanno fatta crescere. Ricorderemo il suo impegno, in quel tragico momento, di trasformare la villa in un ospedale e supportare così la causa della Germania.
Tutti i personaggi sono al loro posto e proseguono la loro vita tra le pagine del libro, come sempre forbito di descrizioni e non arido di particolari. Vedremo Marie realizzare il suo sogno di avviare un atelier per signora, dove realizzare le proprie creazioni; la ribellione della cognata Kitty che preferirà lasciare la casa a vita piuttosto che sottostare ai diktat della madre dispotica; Paul sempre così avveduto e ponderato nelle sue scelte ma incapace di esserlo altrettanto tra le mura di casa.
La scoperta in Francia di un gruppo di quadri di Luise Hofgartner, famosa pittrice e madre di Marie, provocherà una valanga di guai che rischieranno sia di rovinare il matrimonio della giovane e Paul sia di guastare il loro rapporto sopravvissuto a tante vicissitudini.
Non posso rivelare altro della trama di questo bel romanzo che conclude degnamente una saga iniziata sul finire dell’800 e proseguita attraverso decenni di cambiamenti sul suolo tedesco. Non so se la Jacobs avrà intenzione di continuare la storia della famiglia Melzer; sarebbe interessante vederli alle prese con l’avvento del nazismo e lo scoppio della seconda guerra mondiale.
La scrittura, fluida, particolareggiata e l’attenzione riversata su ogni personaggio di questo grande affresco, rendono questo romanzo il migliore dell’intera saga!