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Recensione: “In-Dependent” di Naike Ror

Cody Allen Leroy è attratto da tutto quello che crea dipendenza: il gioco d’azzardo, l’alcool, il sesso.Vive, quindi, la vita trincerato dietro un’adorata normalità, tentando di mantenere le distanze da tutto quello che potrebbe attentare alla sua lucidità.Finchè i suoi occhi incontrano quelli della dottoressa Carter, l’esperta incaricata di analizzare i dettagli sulla morte di suo zio, il celebre Duke Leroy.E a quel punto, Cody Allen Leroy, abbassa le difese, senza intuire che Caltha Carter potrebbe diventare la sua nuova droga.“Volevo conoscere Caltha e in parte ci stavo riuscendo:avevo capito che amava il gelato al pistacchio, i libri thriller, che amava il mojito, che sopportava poco il sole e odiava fare sport. Non aveva un cantante preferito ma canzoni preferite e tra tutte quelle informazioni avevo capito che quando parlavo lei mi ascoltava.Cazzo, come avrei voluto davvero entrare nella sua testa per capire cosa si nascondesse dietro ogni risposta bislacca, però al momento avevo l’opportunità di entrare nel suo corpo e di certo ne avrei approfittato.Ne sarei diventato dipendente?Non mi importava.”

Fonte della trama: Amazon

La Naike Ror colpisce ancora…

Dopo aver affrontato la travolgente storia del Duca e della sua Duchessa, oggi Naike ci racconta di Cody Allen Leroy, personaggio già incontrato nel libro “Duke, e da buone lettrici/stalker aspettavamo con ansia una storia incentrata su di lui.

Immaginate un surfista biondo, divertente e tatuato, fisico mozzafiato, e con un sorriso magnetico, magari a bordo piscina di una maestosa Villa a Miami, che si guadagna da vivere dando costose lezioni di poker a ricchi annoiati, che hanno più familiarità con il due di picche che con l’arte del bluff.

Ma per lui la vita non è stata sempre il top tra festini e fiches, in passato ha affrontato un grande problema di dipendenze tra alcool, droghe, adrenalina e sesso. Da buon ex ludopatico sa dove arrivano i propri limiti, e dare lezioni di gioco lo tiene impegnato evitandogli di ricadere nelle brutte abitudini. In tutto ciò a rimetterlo in riga troveremo spesso la voce di Catalina, la sua mamma-assistente che si occupa di lui, sia sotto gli aspetti lavorativi che domestici.

A Las Vegas, dove si era recato per le ricerche del corpo del Duca, viene folgorato da un brillante ma egocentrico bagliore giallo, la dottoressa Caltha Carter, e come una falena vi è attratto, sia per la bellezza che per l’eccentricità.

I due cominciano a conoscersi e a battibeccare ma, a causa delle ricerche e del prossimo trasloco della dottoressa, non hanno grandi occasioni per approfondirela le loro affinità.

Risolta la storia dello zio, con l’amaro in bocca Cody torna nella sua città e alla sua routine, ma ora ha una vicina in più, infatti è proprio a Miami che Caltha si è trasferita con la sua numerosa e problematica famiglia.

Cody-boy inizialmente si sente trascurato quando si accorge che le sue buone intenzioni di approfondire la conoscenza con Caltha non la fanno sciogliere ai suoi piedi, ma con impegno e perseveranza riesce ad entrare nel suo mondo, e scoprirà una persona che, con un vestito giallo ed un bel sorriso, riesce a nascondere la pesantezza della sua vita.

Rimasti orfani dopo un brutto incidente, la giovane Caltha e il fratello Matthew, si troveranno dall’oggi al domani a dover crescere i loro tre fratelli più piccoli, e la ragazza ha mascherato la paura di perdere altri familiari con un ossessione quasi maniacale nel tenere tutto sotto controllo, sia in casa che nelle vite dei più piccoli, ma vive in uno stato costante di stress e ansia che renderanno le sue responsabilità una vera gabbia.

Secondo me è a questo punto che il romanzo si scioglie in una dolcezza infinita, Cody mostra tutto il vero interesse che prova per questa bellissima ragazza, comprendendo che il loro rapporto non era fondato sulla sfida nella conquista, la sosterrà nelle sue folli scelte, le insegnerà che delegare non è poi così sbagliato, e che le cose brutte purtroppo capitano, perché non tutto si può prevedere o tenere sotto controllo.

La Ror ha creato due personaggi così diversi che insieme fanno scintille, un incastro perfetto della serie degli opposti, una storia passionale con mille sfaccettature, li inserisce in problematiche sociali che purtroppo oggi sono fin troppo comuni, tende a sottolineare più volte l’importanza del concetto “famiglia”, dove veniamo apprezzati per i nostri difetti, e siamo importanti perché ci capiscono e ci amano per come siamo.

Io personalmente adoro questa scrittrice, ho letto tutto ciò che ha pubblicato come self, e sono convinta che continuerò a leggere tutto ciò che pubblicherà in futuro. Ho sempre trovato i suoi romanzi molto interessanti, storie e paesi descritti in maniera impeccabile, personaggi resi reali dalle mille debolezze che li caratterizzano, ma allo stesso tempo molto divertenti e con carattere.

Per chi non ha ancora letto niente di suo, consiglio di iniziare al più presto.

Questo libro è il primo spin-off autoconclusivo del libro Duke (terzo libro della serie R.U.D.E tutti autoconclusivi). INDEPENDENT contiene spoiler di Duke.

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