Recensione: “In fuga da te” di Jennifer L. Armentrout (serie Wicked #3)
Buongiorno Fenici, oggi La Min ci parla di “In fuga da te” di Jennifer L. Armentrout (serie Wicked #3)
È stata rapita, è stata torturata, è stata costretta a tradire le persone che ama. Adesso, Ivy Morgan vuole solo dimenticare. Eppure più passano i giorni, più lei ha l’impressione che quella terribile esperienza non le abbia lasciato solo incubi e cicatrici. C’è come una forza oscura che si muove dentro di lei, un Male che diventa sempre più forte e che Ivy teme possa prendere il sopravvento…
Ren Owens ha fatto di tutto per Ivy: ha mentito all’Ordine, disertato la sua missione, ucciso chiunque avesse scoperto il loro segreto. E per poco non l’ha persa. Adesso lui e Ivy devono affrontare la prova più grande: trovare il modo per chiudere i portali che collegano il nostro mondo con quello dei fae e sconfiggere il Principe una volta per tutte. Tuttavia ben presto si renderanno conto che ciò che pensavano di sapere sul Principe, sull’Ordine e persino su loro stessi non è altro che una copertura. Soli, senza più nessuno di cui potersi fidare, Ivy e Ren saranno costretti a scendere a patti col loro peggiore nemico pur di salvare l’umanità intera…
Sono sempre molto emozionata quando ho per le mani un libro della Armentrout, prolifera autrice dalla penna pungente e ironica, capace di dar vita a personaggi indimenticabili e storie dense di passione e amore tanto quanto di guerre e vere e proprie battaglie interiori tra i protagonisti. Leggere un suo libro è come immaginare di volare su un deltaplano o di lasciarsi trasportare dal momento, dalle correnti e fluire nella storia rimanendo sempre all’erta perché non si sa mai, voltata la pagina, quale evento ci colpirà.
I protagonisti dei suoi romanzi sono sempre definiti con tratti particolari, che ne evidenziano pregi quanto difetti e ho sempre la sensazione che sia lasciato al lettore l’ultimo verdetto su colui o colei che più ci ha colpite o che abbiamo odiato.
Sino all’arrivo qui in Italia, grazie alla casa editrice Nord, della serie Wicked, lo ammetto, anche se potrà sembrare che io stia palesando l’ovvio, il mio cuore, per quanto concerne i libri fantasy e paranormal romance della Armentrout, era esclusivamente di Astaroth o “Roth” – trilogia The dark elements. Ad oggi confesso di avere qualche incertezza o, quanto meno, ammetto che in Ren ho trovato un valido avversario nel contendersi il primato di “migliore in assoluto”. Particolare che distingue questa trilogia, dalla precedente, è senza dubbio la figura della protagonista femminile, bellissima rossa determinata e battagliera, che ha un vissuto traumatico alle spalle, una vita non semplice che in qualche modo ha plasmato il suo carattere ma anche costruito intorno al suo cuore una corazza per proteggerla. Ivy è una guerriera che nasconde le sue fragilità sotto un corpo atletico che mantiene in costante allenamento e una diffidenza, un distacco verso chi la circonda, che le permettono di sopravvivere e cercare di ricostruire un’esistenza spezzata da eventi che potremo in parte conoscere leggendo la trilogia. Ma Ren, oh ragazze mie, questo ragazzone alto e imponente, in “perfetto Armentrout style”, va oltre ogni aspettativa. Solido, astuto e bellissimo con occhi verdi e profondi, un sorriso affascinante, lo sguardo intenso e i suoi modi irriverenti e sarcastici è il genere di uomo che può far girare la testa a molte donne. Concreto e deciso ama Ivy con tutto sé stesso; per lei compirà scelte drastiche e a volte dolorose, combatterà al suo fianco, resterà quando tutto sembrerà perduto e anche dopo.
Rimasi incantata dai suoi occhi verdi come un prato.
Ren Owens era… Oddio, era di una bellezza selvaggia. Mi ricordava le foglie autunnali nel Nord della Virginia, nei toni dell’oro e del rame. Aveva la fronte coperta da una cascata disordinata di capelli castano-rossicci che imploravano di essere pettinati all’indietro. Gli splendidi occhi erano incorniciati da ciglia folte e spesse che, dovevo ammetterlo, mi facevano invidia. Aveva zigomi pronunciati che s’intonavano alla mascella squadrata. Il naso un po’ storto non faceva che enfatizzare la bellezza di quel volto. Di solito le sue labbra seducenti erano curvate in un sorrisetto che gli faceva spuntare le fossette.
In fuga da te è l’ultimo libro di questa trilogia, l’ho atteso a lungo perché a quanto pare hanno deciso di terminare la serie Covenant prima di pubblicarlo. Attesa ripagata dalle molte emozioni e rivelazioni che questa lettura mi ha regalato. Ivy e Ren dovranno trascorrere un periodo difficile, in un limbo da cui apparentemente non è semplice uscire: entrambi scampati dalle grinfie del perfido Drake convivono con gli incubi, notturni e diurni, dei loro giorni di prigionia, delle scelte sbagliate dettate da insicurezze e impetuosità che li hanno portati tra l’altro, ad essere catturati. Sono entrambi consapevoli della vera natura di Ivy, così come è emerso il ruolo cui Ren era stato destinato quando l’Elite (un reparto speciale dell’Ordine) lo inviò a New Orleans. Tante le cose taciute tra loro, per timore di perdersi, di essere rifiutati, eppure un amore così profondo li unisce imponendosi su tutto, sbaragliando incertezze e curando persino vecchie ferite: Ivy riesce ad accettare gradualmente la presenza dell’amante accanto a lei e assistiamo allo sbocciare dei suoi sentimenti ma soprattutto al suo prenderne atto e scegliere di viverli.
Rimasi a osservarlo in silenzio, col cuore che batteva come un martello.
Amavo quell’uomo.
Lo amavo perché mi rincorreva ogni volta che fuggivo. Lo amavo perché non mi aveva mai abbandonato, né quando mi avevano tenuta prigioniera né quando mi ero chiusa in me stessa, tagliando fuori tutti. Lo amavo perché era una brava persona e, se avessi voluto mandare tutto a quel paese e andarmene all’istante, sarebbe venuto con me. Lo amavo perché sapevo che più tardi sarebbe stato al mio fianco, pronto a combattere.
Semplicemente, lo amavo.
In mezzo a tanto amore e alcuni piccanti e focosi momenti di intimità tra i due innamorati, si dipana una trama tutt’altro che romantica: uno scontro cruento tra il popolo dei Fae e l’Ordine. Non mi sogno nemmeno di raccontarvi nel dettaglio le fazioni coinvolte così come non descriverò i personaggi maggiormente coinvolti, perché vi priverei del piacere di scoprire, pagina dopo pagina, le rivelazioni che questo ultimo capitolo ci riserva. Posso anticiparvi che molte persone non sono ciò che pensavamo e anche che sarà difficile, ad un certo punto, individuare il cattivo e odiarlo come meriterebbe; egualmente tra coloro di cui Ivy e Ren si fidavano ciecamente si celano dei traditori, la cui identità vi stupirà senza dubbio. Ivy non è più la ventiduenne del primo libro, è cambiata dentro e fuori… in modi diversi ma tangibili e notevoli. Chi le starà accanto compirà una scelta, tra ciò che da sempre considera giusto e l’accettare il fatto che la verità ha sempre molte angolazioni da cui osservarla e per essere compresa appieno e conosciuta è necessario modificare il proprio punto di vista, stravolgere le certezze e andare oltre.
Penso proprio che apprezzerete questa trilogia che non mi ha delusa, anzi ho personalmente apprezzato proprio la ripartizione in soli tre libri. Non amo quando le storie si trascinano per troppi capitoli, particolarmente se si tratta di autori stranieri e ci si deve affidare al buon cuore delle case editrici, per sperare di leggere in tempi ragionevoli il seguito di un libro. Certo non si tratta di piccoli volumetti tascabili, questo romanzo corposo e denso di avvenimenti è composto da 35 capitoli, che vi terranno compagnia per molte piacevoli ore.
Concludo volutamente con il menzionare il mio personaggio preferito tra tutti, colui che vince il premio per il più pazzo, strampalato e fantastico amico magico di tutti i tempi: Campanellino. Il folletto che Ivy soccorre in fin di vita e poi accoglie in casa sua, che la amerà come fosse la sua famiglia e la proteggerà a costo della vita, senza mai perdere quello spirito birichino e irriverente, la sua tendenza all’egocentrismo e ovviamente, la sua passione per gli acquisti Amazon Prime a spese di Ivy. Campanellino, di cui non sapremo mai il vero nome, dal potere devastante e dal corpo seducente e peccaminoso che può modificare le sue sembianze sino a divenire un’apparentemente innocuo esserino svolazzante e dispettoso, mi è piaciuto da subito. Così come ho apprezzato moltissimo i battibecchi con Ivy o con Ren e gli ironici intermezzi nei pensieri di Ivy, combattuta tra il difendere il suo amico e strozzarlo appena qualche secondo dopo… il tutto in una ripetizione esilarante, spassosissima di bricconate e affettuosità che hanno il pregio, oltre al resto, di alleggerire la lettura in alcuni punti critici in cui è davvero necessario prendersi il tempo per sorridere e fare un respiro profondo.
#1 Lontano da te
#2 Ritorno da te
#3 In fuga da te