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Recensione “In salvo per amore” di Carla Kelly

Da tempo Jess Randall, medico chirurgo di un ospedale da campo, è segretamente innamorato della sua giovane assistente. Nell è una ragazza adorabile, afflitta dalla promessa di matrimonio che la lega allo spregevole maggiore Bones, contratta per i debiti di gioco che con lui ha accumulato suo padre, il capitano Mason. Il destino di Nell sembra segnato, ma Jess decide inaspettatamente di sposarla, scatenando le ire del maggiore. Insieme a un piccolo gruppo di amici, la giovane coppia intraprende così il più intrepido dei viaggi, e il potere incredibile dell’amore…

Nonostante il mantello vecchio e rattoppato, Nell era molto graziosa. Camminava tenendo la gonna un po’ sollevata nel vano tentativo di non sporcarla di fango. Jess ne approfittò per guardarle le caviglie e ciò che vide gli piacque, malgrado le calze rammendate.

“Accidenti” pensò “sto per sposare una donna che non possiede altro che il vestito che indossa, ha per padre un furfante e la madre era un’irresponsabile. Non ha nessuno dei requisiti che dovrebbe avere la mia futura sposa, ma sono sicuro che non potrei fare una scelta migliore. Mamma, sono certo che le vorrai bene. Sei un maledetto bastardo, maggiore Bones, ma ti ringrazio.”

Nell ha passato tutta la vita seguendo l’esercito con la sua famiglia, il padre il capitano Mason ha però purtroppo una brutta nomea. Dedito al gioco, è solito sperperare tutta la sua paga, e la sua famiglia è tenuta a distanza dagli altri ufficiali. Per questo, Nell e il fratello sono sempre stati costretti a fare piccoli lavori per aiutare la madre, una donna dalla salute debole e il carattere troppo remissivo. Col passare degli anni  Nell è diventata una bella ragazza e aiuta come infermiera nel campo, mentre il fratello, grazie ai nonni paterni è stato mandato a scuola per avere una vita migliore. La morte della madre, e l’incoscienza del padre mettono Nell in pericolo. Il maggiore Bones ha messo gli occhi sulla ragazza e continua a fomentare i vizi del padre, facendolo indebitare sempre di più in modo che Nell non possa rifiutarlo. Nell’ospedale da campo, tutti amano la giovane donna, e non esitano a mettere mano al poco denaro che hanno per raccogliere la cifra necessaria a saldare il debito del capitano. Ma tutti, sono ben coscienti che questo è solo una liberazione temporanea, Bones non si arrenderà, e la ritirata incombente offrirà ben più di un’occasione per trovare la giovane sola e senza difese. L’unico modo per poterla proteggere è un matrimonio, e il giovane chirurgo Jess, da anni innamorato della giovane, è più che felice di contrarlo, ma troppo riservato per esternare alla giovane i suoi sentimenti le fa credere che una volta al sicuro potrà essere sciolto.

Non è il solito storico cui siamo abituate, niente crinoline, niente passeggiate al parco e niente balli con abiti meravigliosi, ma la dura vita dell’esercito, fra il fango e il sangue dei feriti. Nell ha dovuto imparare prestissimo ad occuparsi di se stessa e della madre, una donna provata dalla vita del campo che ha minato la sua salute, e che non è mai stata capace di imporsi su quel marito incosciente, e che anno dopo anno, si è vista voltare le spalle dalle mogli degli altri ufficiali. Per questo motivo Nell è una facile preda per un uomo prepotente come Bones che sa bene che nessuno interverrà per la giovane. L’unica cosa che non ha previsto e che Jess, pur tacendo i suoi veri sentimenti, la sposi mettendola al sicuro dalle sue mire. Nell accetta pur convinta che la sua sia solo un opera di carità, si ritiene indegna di quell’uomo compassionevole che si prodiga costantemente per gli altri, e vive solo per il suo lavoro. Entrambi per gran parte del tempo saranno convinti di non essere ricambiati, eppure la vendetta di Bones che li lascia soli e indifesi davanti all’esercito francese in marcia, si rivela l’occasione per conoscersi e fare infine trapelare i loro veri sentimenti.

Al contrario di altri storici, la storia d’amore non è la parte predominante del libro e in realtà occupa ben poco spazio, anche se gli accadimenti si susseguono senza tregua. I personaggi sono molto ben tratteggiati soprattutto Jess, di cui conosciamo perfettamente i sentimenti, un uomo timido eppure molto più forte di quanto appare. Non è il classico eroe cui siamo abituate, non possiede un fisico possente, non ama la violenza ma riesce ad imporsi grazie alla sua dirittura morale e al suo carattere posato e tranquillo, ed è inoltre molto divertente seguire i suoi pensieri.  Ma anche l’antagonista gode di una buonissima caratterizzazione, è uno di quei personaggi che si odiano sin dalle prime pagine, e che risulta vendicativo, meschino e vigliacco, il lettore vuole arrivare alla fine solo per sapere come verrà punito.

La scrittura della Kelly è piacevole e scorrevole anche se forse leggermente datata, ma personalmente l’ambientazione non è fra le mie preferite. È un libro che descrive con verità la devastazione della guerra e ciò che avviene durante la ritirata di un esercito, la crudeltà della natura umana, così come il suo eroismo, rendendo il tutto estremamente vivido. Sicuramente non è una storia che rileggerò nel tempo, ma non posso negare che ha una trama ben strutturata e molto originale, adatta a chi cerca qualcosa di diverso dal solito storico, per questo nel voto ha prevalso il libro in sé stesso e non tanto il mio gradimento personale, che si sarebbe attestato su tre stelline e mezzo solo perché la storia è ambientata in tempo di guerra, uno scenario che assieme a quello piratesco raramente riesce a piacermi.

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