Recensioni MM

Recensione Inedito: “Ravensong” di T.J. Klune (serie Green Creek #2)

Care Fenici, oggi Ipanema ci parla di un libro inedito in Italia: “Ravensong” di T.J. Klune (serie Green Creek #2)

Gordo Livingstone non ha mai dimenticato le lezioni che gli sono state incise sulla pelle. Indurito dal tradimento di un branco che lo ha lasciato indietro, ha cercato consolazione nel garage della sua piccola città di montagna augurandosi di non dover mai più essere coinvolto dai problemi dei lupi. Poteva bastare. Ed è stato così fino a quando i lupi non sono tornati e con loro, Mark Bennet. Alla fine hanno poi affrontato la Bestia insieme come branco e… hanno vinto. Ora, un anno più tardi, Gordo è nuovamente il Mago del Branco dei Bennett. Green Creek è stata ricostruita dopo la morte di Richard Collins e Gordo lotta costantemente per ignorare Mark e la canzone che vibra tra di loro. Ma il tempo sta scorrendo via velocemente. C’è qualcosa in arrivo. E questa volta è qualcosa che striscia dall’interno. E certi legami, non importa quanto forti essi siano, sono fatti per esser spezzati.

Thomas Bennett è l’Alpha erede del Branco dei Bennett. Un giorno, quando suo padre morirà, lui ne prenderà il posto e regnerà non solo sul Branco di Green Creek, ma su tutti i nuclei presenti al mondo. Per farlo dovrà avere un Mago che lo coadiuvi, e quel Mago sarà Gordo. Figlio di Robert Livingstone è ancora un bambino quando il padre lo comincia a preparare al grande compito incidendogli antiche formule magiche sulla pelle. Gordo non ha chiesto di essere iniziato alla Magia, non aspira – non sa neppure di avere un’alternativa – a dominare gli elementi e il soprannaturale, semplicemente gli viene insegnato, attraverso il dolore lancinante degli aghi che gli perforano la pelle, che quello è il suo ruolo, quello è il suo destino. Sua madre invece non è d’accordo. Non vorrebbe per suo figlio quel fato. Ma nulla può contro la forza immane del marito.

Gordo cerca di vivere il più possibile una vita normale: ha amici che lo seguono ovunque, è bravo a scuola e… ha uno stalker. Un ragazzo più grande di lui che lo segue ovunque di nascosto. Mark Bennett, il fratello e Beta di Thomas. Lentamente Mark si fa strada nel cuore di Gordo e il ragazzino scopre l’amore e la parola “mate”, anima gemella, compagno predestinato. Un amore profondo e ineluttabile, il loro, ma ancora non vissuto completamente perché troppo giovani per accoppiarsi e sancire il loro legame voluto dalle stelle. Ma Gordo è felice: Thomas lo ama come un fratello, lo stima come futuro mago del branco (packpackpack), Mark è il suo mate, il suo amore che profuma di “dirt, grass and leaves”, di terra, erba e foglie. Ama, riamato, profondamente il suo branco e si sente parte integrante di esso, sebbene la madre continui a ripetergli di non fidarsi dei lupi, che i lupi sfruttano il potere dei maghi e degli uomini e poi voltano loro le spalle e li tradiscono. Gordo non crede a sua madre, sebbene la ami. Non è possibile. Non Thomas, non Mark (BrotherPackLoveMate) loro non lo lasceranno mai indietro.

E poi succede tutto all’improvviso: una serie di tragedie gli  portano via gli affetti più prossimi – la madre muore, il padre che l’ha uccisa, scappa e nessuno sa più dov’è – e quindi metà del branco dei Bennett viene soppresso da un agguato orribile, perpetrato dai Cacciatori. Perché al mondo esistono anche loro, uomini che odiano i lupi e vivono per ucciderli. Per un caso soltanto, Gordo non è morto nella mattanza dove invece è caduto l’Alpha, il padre di Thomas: adesso è lui il capo e deve portare in salvo la sua gente e lasciare Green Creek. Deve lasciare anche Gordo, non può portarlo con sé. Lo abbandona, infatti, solo, senza più famiglia né anima gemella. Perché Mark, che può scegliere di restare, non lo fa. Mark decide di andare con il fratello e lasciare indietro Gordo. Come aveva detto sua madre. I lupi sfruttano e illudono gli uomini poi li abbandonano e spezzano loro il cuore.

Ravensong racconta la storia dal punto di vista di Gordo, illustrando i momenti più teneri e delicati dello sbocciare di un amore che si interrompe in maniera brutale a causa di una tragedia immane, una mattanza che decima il branco dei Bennett e che costringe Gordo a una vita solitaria, abbandonato dagli affetti più cari, tradito da chi più considerava “famiglia”. E poi ancora i fatti di Wolfsong dal momento in cui il clan dei Bennett ritorna a Green Creek, e la ferita che Gordo ha cercato di richiudere si riapre e il sangue riprende a scorrere dolorosamente copioso. E quindi ancora, dopo, quando i Cacciatori tornano a terminare il lavoro che avevano lasciato a metà anni prima.

Pensate si possa descrivere lo spezzarsi di un cuore con estrema dovizia di particolari e lentezza esasperante? Che si possa rendere in prosa il guaire sofferente di un lupo? Klune lo sa fare e in un modo strabiliante! Una narrazione cupa e malinconica,  dolorosa e sanguinante come solo TJ Klune ispirato sa utilizzare. Ravensong è un romanzo altrettanto lungo e complesso rispetto a Wolfsong, articolato e con un’impressionante capacità di spaziare attraverso momenti di lirismo puro e altri di azione e suspense. Una storia che apre a scenari ancor più complessi e anziché rispondere a domande ne pone di nuove. Che termina con uno scioccante colpo di scena per lasciare il lettore ad arrovellarsi per più di un anno nell’angoscia dell’attesa.

I personaggi di Gordo e Mark sono sviluppati ad arte, ma Klune non si limita a cesellare i protagonisti di questo episodio, non si compiace di mostrare i suoi personaggi principali e farsene vanto, si sofferma invece a dare vita e a restituire tridimensionalità anche a due personaggi bellissimi, che erano presenti in Wolfsong ma non forse descritti a dovere: Thomas ed Elizabeth, l’Alpha del branco e padre di Joe Bennett, uomo saggio e pieno di umanità che però qui viene mostrato nella sua parte nascosta, dal suo lato meno positivo, con i difetti e gli sbagli che costeranno tanto dolore a parte del suo branco, e la moglie fedele e innamorata che lo seguirà pur non condividendone le scelte.

In questo romanzo, Klune, supera se stesso e il suo stile narrativo dribbla tra la prosa sincopata e ripetitiva che avevamo già conosciuto in Wolfsong e quella più calma e malinconica, angustiata e sofferente. Il lettore poi viene immediatamente risvegliato dal torpore soporifero di tanto lirismo attraverso lo scroscio gelido di ritmi incalzanti e vorticosi propri dei momenti più cruciali.

Un nuovo romanzo della serie Green Creek, che anticipa il gran finale che arriverà, purtroppo, soltanto a fine 2019 con Heartsong, l’ultimo volume di una serie fantasy davvero sublime.

#1  Wolfsong

#2  Ravensong

#3  Heartsong (2019)

 

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio