Recensione “Innamorarsi di un Highlander” di Lynsay Sands (serie Highlanders #4)
Murine Carmichael è ormai sul punto di rassegnarsi a un destino da vecchia zitella quando l’ultimo arrogante gesto del fratellastro inglese, Montrose Danvries, nominato suo tutore dal padre per testamento, provoca in lei qualcosa di imprevedibile. Tutto avrebbe potuto permettere, ma non che quel mascalzone proponesse i suoi servigi come moneta di scambio durante una compravendita di cavalli con lo scozzese Dougall Buchanan! Disperata, Murine scappa di casa per chiedere aiuto all’amica Saidh e durante la sua fuga incontra nuovamente Dougall che, in virtù del suo onore, si offre di scortarla…
Il torace di lui le vibrò contro i seni quando le arrivò alle orecchie un rombo che poteva essere solo un ronfo e poi l’uomo rotolò sulla schiena, portandosela appresso. Di colpo si ritrovò sopra di lui, il petto incollato al suo e la parte bassa del corpo distesa sulle sue gambe e su qualcosa di piuttosto duro che le premeva scomodamente contro il ventre. Trattenendo il fiato, alzò un po’ la testa per guardare esattamente su chi era distesa. E, chissà perché, fu sollevata nel vedere che si trattava di Dougall Buchanan. Per qualche ragione si rese conto di fidarsi di lui. E tuttavia era sbagliato da parte sua provare un simile sollievo, dato che non c’era alcun uomo addosso al quale avrebbe dovuto essere contenta di dormire. Dopotutto, era una ragazza nubile e questa cosa era del tutto inappropriata. In realtà, era assolutamente inappropriato viaggiare da sola con i Buchanan. Se qualcuno l’avesse scoperto, sarebbe stata rovinata… però, visto che probabilmente non si sarebbe mai sposata, la cosa contava poco. E comunque sarebbe stata rovinata solo la sua reputazione, non lei. Se fosse rimasta a Danvries, era certa che a quell’ora sarebbe stata rovinata in tutti i sensi da Muller.”
Quello che ha scritto Lynsay Sands è uno storico con un impianto molto classico: l’eroina che si trova alle prese con un bieco tutore e ha bisogno di un cavaliere che la salvi. Anche se poi, in realtà, si dimostra molto più coraggiosa e piena di iniziativa di come appare nelle prime pagine. Maurine ha visto tutta la sua vita sconvolta quando, dopo la morte del padre, ha scoperto di essere sotto la tutela del fratellastro Montrose e costretta a lasciare la sua casa in Scozia. Montrose è tutt’altro che un fratello sollecito, ha perso addirittura in una scommessa la dote della ragazza, che ora si trova completamente in mano a un uomo che intende sfruttare la sua bellezza. Quando però il fratello la offre come amante temporanea, per pagare dei cavalli, la giovane capisce che se ne deve andare. Dougall Buchanan ha rifiutato l’oltraggiosa proposta di Montrose ed è intenzionato a tornare a casa in tutta fretta, ma quando incontra Maurine in fuga, su una straordinaria cavalcatura, capisce di non poterla lasciare indifesa. Ancora di più quando lui e i suoi fratelli si rendono conto che si trovano di fronte alla ragazza che l’anno prima ha salvato Saidh, la loro sorellina, dall’accusa di omicidio.
Lynsay Sands è una scrittrice che riesce sempre a tessere trame interessanti, anche se magari non propriamente originali, e questo libro è un esempio perfetto. Maurine è un personaggio che abbiamo imparato a conoscere nel libro precedente della serie, “Sposare un Highlander”. È una ragazza all’apparenza molto fragile, sempre preda di continui svenimenti, che creano anche momenti molto divertenti, dove Dougall la segue costantemente, preoccupato che si faccia del male e la sorveglia come un falco. Negli ultimi anni sembra che la sfortuna perseguiti Maurine costantemente: nel giro di pochissimo tempo ha perso la maggior parte dei suoi famigliari, poi vi è stato l’allontanamento dalla sua gente e dalla Scozia, per andare nella gelida Inghilterra, dove si trova in balìa di un uomo che il padre ha sempre stimato pochissimo, ponendosi domande che non hanno risposta. Avrebbe ogni motivo per sentirsi sopraffatta, eppure, man mano che la storia prosegue e il pericolo si avvicina, sarà capace di grande coraggio, rischiando ancora la vita per i fratelli Buchanan, dimostrando un carattere forte e indomito. Dougall prova attrazione per lei, ma solo quando i fratelli si dicono disposti a sposare la ragazza per metterla al sicuro si rende conto che non intende lasciarla a nessuno di loro. È molto protettivo verso di lei, la desidera, e intende fare qualsiasi cosa per venire a capo del mistero che la circonda e mettere così fine agli incidenti che si susseguono senza sosta.
Inizialmente fra Dougall e Maurine non sembra esserci un amore molto profondo, anche se entrambi provano una forte attrazione. Infatti, pur di sottrarsi alla tutela di Montrose, la ragazza pensa per qualche tempo di poter sposare il fratello maggiore di Dougall che, dai racconti di Saidh, sa che ha il volto sfregiato. Ben presto però le cose cambiano e tutto diviene molto passionale, con numerose scene di sesso ben scritte, intriganti e inserite bene nella trama. Pure il colpevole risulta meno scontato di quello che può apparire in un primo momento, anche se individuarlo non è poi così difficile. I personaggi sono ben costruiti, e aiuta averne conosciuti molti nel libro precedente. Tutti i fratelli Buchanan meriterebbero un libro: sono tutti estremamente affascinanti, ma aspetto in special modo quello di Aulay, che ha molto sofferto a causa del suo aspetto, e che verrà pubblicato dopo quello di Edith e Niels.
“Innamorarsi di un Highlander” è un libro che si legge con grande scorrevolezza, la scrittura è molto piacevole, la trama ben strutturata, i personaggi si fanno amare e, anche se sicuramente non è il migliore dell’autrice, la mia adorazione per gli storici ambientati in Scozia non può che farmelo promuovere.