Recensione: Innocenza contorta di Nicole Fox

«Come sarebbe che “mi avete dato il campione di sperma sbagliato”?»
Ma il medico dice che non sta scherzando.
Invece di essere madre surrogata per mia sorella…
Aspetto accidentalmente il figlio del mio capo.

Qualche mese fa ho accettato di fare da madre surrogata per mia sorella.
Poi lei è morta in un incidente le cui circostanze non sono mai state chiarite.
Ho giurato che avrei tenuto suo figlio e l’avrei cresciuto.

Ma ora scopro che in clinica si è verificato un disguido.
Anziché essere incinta del mio futuro nipote…
Ho scoperto di essere incinta del figlio del mio capo.

Ma Dmitri non è solo il mio capo.
È anche colui che ha ucciso mia sorella.

INNOCENZA CONTORTA è il primo dei due libri dedicati alla Bratva Egorov. La storia di Dmitri e Wren si conclude nel secondo libro, DECADENZA CONTORTA.

Bentornate Fenici!

Forse non sapete, ma sono un’avida lettrice: leggo qualsiasi genere o quasi. Diciamo che non disdegno nulla, se il libro è scritto bene.

Molti dicono che i “mafia romance” sono negativi, che non si dovrebbero scrivere e altro ancora. Io invece penso che, se trovi un’autrice abile a costruire una bella storia, il trope del “mafia romance” possa diventare secondario rispetto al beneficio di una buona lettura. Ed è questo il caso.

Dmitri Egorov è il Pahkan (Padrino) del suo clan nella Bratva. Ha instaurato i suoi affari un po’ ovunque e al momento si trova a Chicago, dove lavora nella sua azienda e in cui troviamo la protagonista femminile: Wren Turner, assistente del nostro bel russo.

Fin qui sembra il classico cliché mafioso con nulla di nuovo da poter salvare. Invece no, care mie. La trama si fa interessante: per un errore, disguido o sfiga assoluta, la protagonista, prestandosi per una gravidanza surrogata, riceve lo sperma di un uomo diverso da quello previsto. Breve spiegazione: la nostra Wren si offre di dare il proprio utero in affitto alla sorella e cognato che non possono avere figli, con intenzione di usare lo sperma di lui e l’ovulo di lei. Solo che in clinica combinano un pasticcio, finendo per utilizzare lo sperma di Dmitri al posto di quello del cognato.

E da questo grave errore si sviluppa la storia. Ci sarà un susseguirsi di punzecchiamenti tra lei, Dmitri e la finta fidanzata Beatrice, altro importante personaggio, migliore amica di lui. I due sono, oltre che amici, anche complici, avendo organizzato insieme un bluff ai danni del padre di Beatrice (uomo infimo che non sopporta che la figlia, sua erede, sia lesbica e reputa le donne solo macchine per fabbricare figli, con l’unico ruolo di dovere stare in casa a fare la calzetta e a essere trattate come pezze da piedi). 

Quindi inizia una convivenza tra i tre. Il nostro bel russo si sente attratto da Wren, che porta per errore in grembo suo figlio e per la quale prova qualcosa che va comunque oltre questa situazione. Inoltre, l’amicizia che si sviluppa tra Wren e Bee, ovvero Beatrice, è… ma non posso dirvi tutto. Sappiate solo che c’è un plot twist che porterà a desiderare il secondo libro. E sono già molto curiosa di leggerlo.

Romance consigliato per svagare la mente. 

Un saluto dalla vostra Mal. Alla prossima.