Recensione: Inscindibili legami di Anna Grieco ed Irene Grazzini
Serie: La capoclan vol. 2
Serie:
Autrici: Anna Grieco ed Irene Grazzini
Genere: romanzo storico medievale , viaggio nel tempo
Editore: self
Data di pubblicazione: 20 gennaio 2025
La serie
è composta da:- Il filo del tempo. vol.1—->Recensione
- Inscindibili legami vol.2
Sono trascorsi nove anni da quando Johanna ha viaggiato indietro nel tempo di più di 800 anni, andando incontro al suo destino rappresentato da Colin Mackenzie, un highlander dal carattere duro e caparbio, ma estremamente virile e affascinante. Ora, tuttavia, quella felicità rischia di sfumare: suo marito, a causa di un vile tradimento, viene ferito a morte dal figlio del suo antico nemico, Cameron MacPherson. Johanna è disperata: sa che, nonostante le sue conoscenze mediche, in quel tempo, senza medicine appropriate, il fato del suo amato è segnato. È in quel preciso momento che entra in scena un uomo che si fa chiamare Odisseo e che nasconde un passato oscuro. È proprio lui a rivelare alla signora dei Douglas Mackenzie un modo per tornare nel suo tempo, alla ricerca dell’ultima speranza di salvare il suo grande amore. Ma c’è sempre un pezzo da pagare…
Sullo sfondo della Scozia e dell’Inghilterra del XIII° secolo, la vicenda di Johanna si intreccia con quella di personaggi storici come Giovanni Senza Terra e il barone rivoltoso Eustace de Vesci, e con le strade della giovane e coraggiosa Mathilda Fitzwalter, nonché di Ragonar, lo splendido vichingo biondo alla ricerca delle terre occidentali che metterà in crisi Johanna stessa e i suoi sentimenti.
N.B.: Inscindibili legami, secondo volume della saga La capoclan, è stato precedentemente pubblicato da Harper Collins Italia. Gli è stata data una nuova veste grafica e il testo è stato rivisto e corretto.
Care Fenici, è con immenso piacere che ho l’onore di presentarvi la nuova edizione della serie della Capoclan di Anna Grieco e Irene Grazzini: Inscindibili legami. Ho letto e riletto quest’opera innumerevoli volte ma non ho mai pensato di recensirla, quindi, spero di non fare macelli.
Nel leggere il romanzo continuavo a immaginarmi un quadro ben preciso: San Marco libera lo schiavo dal supplizio della tortura di Tintoretto (1548), non perché ci sia una correlazione tematica ma per il movimento, i personaggi e l’azione.
Come nel dipinto, anche nel libro ci sono tantissimi collegamenti con eventi e personaggi storici, alcuni più evidenti di altri; oltre a ciò molte figure nuove con diverse azioni in svariati luoghi concorrono a ricongiungersi; ogni dettaglio è essenziale. Le due autrici riescono magistralmente a gestire nomi, storicità, umorismo e quel fantasy misto a fantascienza senza sbavature.
Amo la storia, in particolare quella medioevale, anche se con le date faccio pena, soprattutto però adoro i personaggi con cui posso empatizzare e in questo volume c’è quello che è il mio idolo assoluto: James. Ma cerchiamo di fare un passo alla volta.
Sono passati degli anni dagli eventi del primo libro e Brianna oramai si è completamente adattata alla vita nel clan Douglas MacKenzie come guaritrice e moglie del Chief Colin. Ha un figlio e passa la sua vita nella Scozia del 1213 – non so voi ma io senza una doccia e lo spazzolino elettrico morirei. In questo frangente di pace che succede il finimondo. Colin cade in una trappola e viene ferito gravemente, nemmeno la moglie può fare alcunché se non pregare; non c’è nessun modo per guarirlo, a meno che qualcuno, magari un chirurgo del nostro tempo, venga a salvarlo. Ed è così che parte la nostra avventura mozzafiato, che si snoda tra la Scozia, una Roma del ventunesimo secolo e la foresta di Sherwood, ops, questo ultimo spoilerino non avrei dovuto farlo, ma vi ho incuriosite vero?
Finalmente scopriamo come mai Brianna può viaggiare nel tempo, faremo la conoscenza di una figura chiave del prossimo volume e ci immergeremo in un tempo che possiamo solo sognare.
È difficile per me non rivelarvi nulla, considerando quante volte ho riletto il romanzo, ma posso dirvi – sperando di non incorrere nelle ire delle autrici – che le mie due scene in assoluto preferite sono una all’inizio e una alla fine ed entrambe riguardano il padre di Brianna: James Douglas MacKenzie. È un bellissimo personaggio denso di fascino, un uomo disilluso che ha perso mezza famiglia in circostanze tragiche e che, una volta ritrovata la figlia, molla tutto per aiutarla a salvare la persona che ama. Lo adoro! Per non parlare del legame tra Brianna e Colin, che non solo resiste nel tempo e nello spazio ma si fa sempre più forte. Non è di certo facile per una donna del nostro tempo distinguersi in un’era in cui le donne erano considerate inferiori. Amo questa serie ma amo ancora di più la concatenazione di eventi descritti.
Vi assicuro scene divertentissime, personaggi magistralmente delineati, paesaggi mozzafiato e tantissimi colpi di scena. Anche quando penserete di aver capito tutto ecco che verrete smentite, ma non preoccupatevi, il lieto fine è dietro l’angolo!
Una sola piccola critica mi sento di muovere, magari dovrei starmene zitta, ma è più forte di me, chiedo venia per questo. Care autrici, le streghe hanno iniziato a bruciarle dopo il 1400, nel 1200 non c’era questa prassi, al massimo subivano un processo, ma non il rogo. Perdonatemi per questo appunto, come diceva Jack Sparrow: non ho saputo resistere!
Per il resto è assolutamente necessario leggere il romanzo e subissare Anna e Irene affinché continuino la serie!