Recensione: “Insieme siamo perfetti”di Penelope Douglas
In quinta elementare a ciascuno di noi venne assegnato un amico di penna tra i ragazzini di un’altra scuola. Mi chiamo Misha, e pensando che fossi una femmina, l’altro insegnante mi mise in coppia con una sua allieva, Ryen; la mia maestra, credendo che Ryen fosse un maschio come me, non obiettò. Dal primo momento in cui io e Ryen abbiamo iniziato a scriverci, abbiamo litigato su tutto. E le cose non sono cambiate in questi sette anni. Le sue lettere sono sempre scritte in inchiostro argento su carta nera. A volte ne arriva una alla settimana, altre volte tre nello stesso giorno, ma sento che ormai sono diventate una necessità per me. Lei è l’unica che mi aiuta a tenere la rotta, l’unica che mi accetta per come sono. Abbiamo solo tre regole fra di noi. Niente social media, niente numeri di telefono, niente foto. Fino a quando in rete, sono incappato nella foto di una ragazza di nome Ryen, che ama la pizza di Gallo, e adora il suo iPhone. Quante possibile c’erano che fosse lei? Accidenti! Dovevo incontrarla. Certo non potevo immaginare che avrei detestato ciò che stavo per scoprire.
“Insieme siamo perfetti” è un libro autoconclusivo scritto dall’autrice Penelope Douglas.
Il libro parla di due ragazzi, amici di penna dai tempi delle medie: la giovane e bella ragazza Ryen e il bello e ribelle Misha. I due amici, sin dalla tenera età, hanno messo delle regole nella loro relazione: niente social media, niente numeri di telefono, niente foto e niente incontri. Nonostante tutte queste regole, la loro relazione ha sempre funzionato per il meglio, fino a quando non accade una disgrazia nella vita di Misha.
Ryen è una bellissima ragazza: occhi azzurro ghiaccio, lunghi capelli castani, viso a cuore con labbra piene e rosa e fisico stupendo; inutile dire che Misha viene subito colpito dalla bellezza e dal caratterino della sua cara amica. E’ una ragazza molto popolare, piena di amici, fa la cheerleader, tiene in riga Trey (il ragazzo più popolare della scuola) e si fa rispettare da tutti, spesso tirando brutti scherzi ai ragazzi più deboli di lei. Tuttavia dietro quel caratterino, si nasconde una personalità fragile, alla continua ricerca di amici che l’accettano per non restare sola, come le capitava spesso quando era piccolina.
“La solitudine fa schifo, così come essere in un posto pieno di persone e avere l’impressione che loro non ti vogliano lì, o come sentirsi l’intruso a una festa: nessuno sa il tuo nome, nessuno vuole saperlo, a nessuno frega di saperlo.”
Misha, al contrario della sua cara amica, ha pochi amici fedeli, fa parte di una band e ha l’aspetto del classico “bad boy”: piercing sul labbro inferiore e pieno di tatuaggi. E’ un ragazzo che sa quello che vuole, come ottenerlo e se ne frega altamente del giudizio altrui. Ed è proprio per la forte personalità di Misha, che Ryen pensa che sia il ragazzo adatto a lei.
“«Esiste un uomo che rientri nei tuoi standard?»
«Sì, uno» I suoi occhi sfrecciano verso di me e poi tornano su Dane. «Ma non l’ho mai incontrato»”
Per vari motivi, Misha si reca nella scuola di Ryen e si fa conoscere da tutti con il nome di Masen Laurent. Proprio in questo contesto Ryen conosce Masen (Misha) e, anche se all’inizio il loro rapporto si basa sull’odio, da parte di Ryen, e sui dispetti, da parte di Masen/Misha, il loro rapporto prenderà pieghe inaspettate. Il bel ragazzo riuscirà a far capire, all’insicura Ryen, che la popolarità non è tutto e che i suoi difetti possono essere considerati da molti come dei pregi.
“Quando sto con Masen, invece, ho come la sensazione che mi voglia a prescindere da qualsiasi cosa io faccia, che le mie imperfezioni lo divertano, che i suoi problemi completino i miei problemi, che due meno facciano un più, e via dicendo.”
Ho sempre sentito parlar bene di questa autrice e dei suoi libri ma, parlando sinceramente, questo libro non mi ha entusiasmato così tanto. Dalla trama e da tutte le cose positive che avevo sentito sull’autrice, mi aspettavo di più da questo libro. Non mi ha fatto impazzire il personaggio di Ryen, l’ho trovata viziata e leggermente antipatica, e credo che i motivi che la spingono ad avere questo atteggiamento non bastino a giustificarla. Invece, ho adorato il personaggio di Misha, la sua storia e i vari motivi che lo spingono a frequentare la scuola di Ryen.
Anche se non ho amato questo libro, lo consiglio ugualmente soprattutto se avete già finito la vostra lista di libri da leggere e siete già in astinenza 😛
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