Recensione: Intelligenza critica di Mandy M. Roth

Romanzo paranormale militare di mutaforma e operazioni speciali

Quando le lealtà vengono messe in discussione e si forgiano nuovi legami, gli Immortal Ops si ritrovano a combattere una guerra per proteggere non solo i loro segreti, ma anche le loro vite.

Missy Carter conduce una vita piuttosto noiosa e stressante come analista di sistema per il Dipartimento di Stato, o almeno, è questo che fa credere a tutti. In realtà, la sua vita è tutt’altro che noiosa. Come Agente Ombra della Sicurezza e Intelligence Paranormale, ha visto e fatto di tutto. L’intelligence è la sua specialità, l’assassinio il suo hobby. L’unico problema è che le cose su cui spia non muoiono facilmente. In effetti, alcune di esse erano già morte per cominciare. Ha imparato a gestire qualsiasi cosa la vita possa lanciarle contro. Questo finché il più grande dolore paramilitare della sua vita non si ripresenta. Per fortuna sua, è anche un bell’uomo.

Roi Majors, mutaforma lupo e vice comandante degli I-Ops, fa fatica a credere che l’Intelligence possa ottenere solo metà delle informazioni necessarie per smantellare un’organizzazione sotterranea di vampiri con ricchi finanziatori determinati a creare una razza di esseri soprannaturali con molteplici filamenti di DNA. Quando si ritrova in coppia con l’unica donna al mondo che sembra immune al suo fascino autoproclamato, non vede l’ora di portarla in salvo e poi dirle addio. Non aveva mai pensato di innamorarsi di lei. E di certo non aveva mai pensato che lei affermasse di essere un’agente di un ramo del governo che nessun essere umano dovrebbe conoscere.

Rieccomi qui, Fenici, per il secondo capitolo di questa saga che voglio portare a termine e che, se devo essere sincera, un po’ è migliorata.

I protagonisti sono Roi, vice della squadra di I-ops, fratello di sangue di Lukian e fan sfegatato della f… ehm, non lo posso dire. Diciamo che è un don Giovanni dal cuore di pietra: una ne usa e una ne getta ogni sera. Sa di essere bello e di scopare da Dio, ma trova del filo da torcere in una piccola vietnamita che non le manda a dire, che gli tiene testa e che gli dà, a mio parere, anche un bel soprannome: buco del culo di maiale xD. Sto parlando di Missy, una ventisettenne che, nonostante la giovane età, ne ha passate già un bel po’. Scaltra e furba, ha un enorme segreto che protegge da sempre e che non condivide, se non con pochi eletti, per la sicurezza delle persone a lei care ma anche per la sua. Con Roi il suo mondo viene messo sotto sopra, anche se lo tiene a debita distanza. Si sente attratta da lui ma, piuttosto che ammetterlo, scenderebbe ad abitare direttamente all’inferno! Con lui si sente al sicuro però, allo stesso tempo, a causa del suo lavoro, sviluppa un forte senso di protezione nei suoi confronti. I nemici che abbiamo già incontrato e che sono stati eliminati nel primo capitolo non erano gli unici e vengono a galla altre situazioni molto delicate e particolari, in parte difficili da digerire, che fanno capire, come al solito, fin dove può spingersi la stupidità e la pazzia dell’uomo.

Ho trovato questo secondo capitolo più accattivante e più descrittivo rispetto al primo. Devo dire che i due protagonisti sono i miei personaggi preferiti. Adoro lei, che è letteralmente una macchina da guerra con un cuore grande spinto a proteggere, in qualsiasi modo, chiunque abbia a cuore. Non si preoccupa mai per sé stessa ed è anche molto orgogliosa! Poi c’è Roi: che dire di lui? Passa da don Giovanni incallito ad agnellino. Sa essere infatti micetto bavoso che va dietro a Missy, che finisce sempre per dargli un due di picche. Ogni tanto vorreste aprirgli il cranio per aggiustargli il filtro cervello-bocca, perché fa delle gaffe assurde. La loro storia è particolare, con una partenza e un epilogo difficile e anticonvenzionale. Un romanzo divertente, dove si incontrano due teste calde e dove i botta e risposta non mancano mai. La nota negativa è sempre la stessa: la traduzione. Sono presenti meno errori rispetto al primo capitolo, ma comunque ci sono. In un’ultima analisi, è una storia che ti prende e che si legge, nonostante tutto, in una giornata.