Recensione libri

Recensione: Intersect di Elle O’Roark

Serie: Parallel Series #2

Titolo: INTERSECT

Serie: Parallel #2

Autore: Ellie O’Roark

Genere: Fantasy

Editore: Triskell Edizioni

Data d’uscita: 2 Giugno 2023

età di lettura consigliata +18

La serie Parallel è composta da:

  • Parallel —>Recensione
  • Intersect
  • Across Time
  • Across Eternity

 

 

Nick e Quinn stanno rimettendo insieme i pezzi della vita che un tempo hanno condiviso.

Lui però potrebbe non perdonarla, una volta scoperta la verità.

Qualcuno li ha separati in passato, e ha intenzione di farlo di nuovo…

Nick e Quinn stanno mettendo insieme i pezzi della verità riguardo la vita che un tempo hanno condiviso, ma scoprono che si tratta di una realtà più profonda e oscura di quanto avessero immaginato. Per impedire alla storia di ripetersi, Quinn dovrà imparare a gestire i suoi insoliti doni. Cosa che però significa ammettere con se stessa e con Nick il motivo per cui aveva smesso di usarli.

Lui potrebbe non perdonarla quando lo scoprirà, ma Quinn non ha alternative. L’orologio corre, e non è più solo la sua vita a essere in pericolo.

«Forse ti è sfuggito,» dice lui, con la voce bassa dalla furia. «Ma io sono pazzo di te. Sono così pazzo di te che sembra che mi importi ben poco di tutto ciò che contava un mese fa. Della mia reputazione. Del mio lavoro. Del mio futuro. Tutto ciò che esiste per me è il tempo che ci resta, e dopo di esso, onestamente, non riesco a immaginare di voler andare avanti.»

Se il primo volume della serie mi aveva lasciata perplessa, questo secondo mi ha decisamente convinta ad abbandonare la lettura, rinfrancata dalla sorta di piccolo lieto fine e dalla risoluzione di quasi tutti i misteri.

Il ritmo di narrazione è un po’ fiacco, non solo perché appesantito da una sovrabbondanza di riflessioni introspettive, ma soprattutto per il continuo ignorare il richiamo degli elementi di suspence che avrebbero potuto trainare un’interessante trama avventurosa. Gli sviluppi che svelano il mistero paranormale si concentrano in sottofondo nella seconda parte del libro, ma come già nel primo volume, l’autrice ha preferito concentrarsi sulla traccia passionale, facendo sì che i nostri protagonisti fossero più attenti al richiamo della carne che ad approfondire gli indizi. Non aiuta che la protagonista abbia un atteggiamento evitante e arrendevole.

La mia personalissima opinione è che il libro tragga un successo immeritato grazie alla scarsità di romance incentrati sul tema del viaggio nel tempo, e che le vicende avrebbero potuto tranquillamente essere contenute in questi due volumi, anziché nei previsti quattro (sul serio, quattro??).

«Sta succedendo qualcosa che non capisco.» Si sporge verso di me. Sotto il tavolo la sua mano stringe la mia. «Ho avuto un legame con te dal momento in cui ci siamo incontrati. Sarebbe abbastanza facile da spiegare… Se davvero avessimo avuto altre vite insieme, per me avrebbe senso che il legame rimanesse. Ma c’è di più. Non si tratta delle nostre vite passate o di quella attuale. È come se fossimo entrambi guidati verso qualcosa.»

Come già nel primo libro, tantissime pagine vengono perse sui problemi di coppia (in primis il tentativo di resistere a una fortissima attrazione di natura paranormale e dal destino che li ha predestinati a stare insieme) anziché per indagare sul mistero del viaggio nel tempo, eppure riusciamo finalmente a fare passi avanti e a delineare il quadro entro cui i protagonisti si muovono. Cercando di non fare troppo spoiler, posso rivelare che arriveremo a comprendere il motivo per cui i ricordi di Quinn continuano a cambiare, ovvero chi è che continua a mescolare il passato tentando di allontanarla da Nick. Comprenderemo che cosa la spaventa tanto nei suoi incubi, sia quando ricorda il passato che il futuro. E una volta svelati questi punti cruciali si arriverà a una sorta di equilibrio perfettamente compatibile con un lieto fine, lasciando appena qualche incrinatura nell’impianto delle nostre certezze logiche, che ci fa percepire l’idea di ulteriori approfondimenti (cosa comunque che non è confermata da un cortese avviso a fine lettura).

«Cosa c’è che non va?» mi chiede, studiando il mio viso quando torna al molo. Vorrei dirgli la verità. Non me lo rinfaccerebbe, vero? Non è nemmeno questa versione di me a essere responsabile di ciò che è successo, in ogni caso. Conta come tradimento se non si sa di farlo? Sorrido. «Niente. »

L’arco di crescita dei personaggi è lento e poco accentuato. Difficile affezionarsi alla protagonista, che nonostante sia in fin di vita tende a evitare, fuggire, negare, continuando a vivere di sensi di colpa e timidezza, senza riuscire a fidarsi del tutto di Nick.

Se nei ricordi delle altre vite parallele Quinn è una ragazza sicura di sé, che viaggia liberamente nel tempo e sa cogliere la propria felicità, nella sua versione attuale rimane a lungo impaurita e incapace di affrontare le novità e di allontanarsi dalle persone tossiche. Il suo atteggiamento riluttante a mettere alla prova le sue capacità paranormali rende inutilmente faticoso il percorso di scoperta della verità (che, non dimentichiamo, potrebbe risolvere anche i suoi gravi problemi di salute).

Questo atteggiamento poco fruttuoso viene inutilmente aggravato dall’abbandonarsi in modo irrazionale alla crescente e magnetica attrazione per Nick, nonostante la consapevolezza di pericoli e la decisione condivisa di rimandare i rapporti fisici. Questa componente passionale finisce per focalizzare la trama principale aggiungendo momenti bollenti che vanno, a dirla tutta, ad allungare un po’ un brodo già piuttosto sciapo.

Nel frattempo, scopriamo cosa c’è dietro il tumore e se possiamo curarlo, e magari troviamo tua zia o qualcun altro che possa creare un passato per noi due.» Sospiro. «Va bene. Mi impegnerò di più per viaggiare nel tempo, intendo. Forse posso…» «No,» mi interrompe con ferocia. «Non voglio che tu ci provi più.»

Come anticipavo, il finale non è del tutto soddisfacente (forse perché, come ho scoperto in seguito, ci saranno altri due volumi); anche se la storia sembra aver trovato un equilibrio con un happy ending, rimane qualche nodino ancora nel pettine, alcune piccole briciole di pane che ancora non si congiungono agli altri puntini.

Come posso lasciarti rischiare tutto per quello che equivale a un anno o due della tua lunga vita?» Si tira indietro quel tanto che basta per guardarmi in faccia. «Posso solo supporre che tu non provi per me quello che io provo per te, altrimenti capiresti. Non mi importa degli anni che verranno dopo di te. Non sono nemmeno sicuro di volerli. Voglio solo il tempo che ti resta, ogni fottuto minuto.»

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