Recensione: “Invincibili come noi” di di Louise Pentland
Oggi Mumù ci parla, con tanta emozione, di “Invincibili come noi” di Louise Pentland
La vita di Robin sembra perfetta. Ha un lavoro, una famiglia che le sta vicino e una bellissima figlia di sei anni di nome Lyla. Ma le manca qualcosa. Sente di non essere completa. Si guarda intorno e vede solo famiglie modello in cui c’è sempre un uomo, un padre, a incorniciare un quadro senza difetti. Robin ha paura di non essere una brava madre per Lyla perché l’ha cresciuta da sola. Ma cercare un fidanzato richiede un enorme sforzo di volontà. Robin lo sa bene: per lei è difficile anche solo far partire la lavatrice ogni tanto o riuscire a rientrare in quei jeans così carini, figuriamoci trovare l’uomo dei suoi sogni. Eppure pensa di dover dare una svolta alla propria esistenza. Pensa che la presenza di un compagno potrebbe cambiare le sue giornate ed evitare che Lyla vada a scuola con le scarpe sporche di fango e i capelli arruffati: tutto troverà un ordine, con qualcuno accanto. Così, come una squadra, lei e Lyla affrontano questa nuova avventura. Robin comincia a collezionare appuntamenti. Dopo anni torna a indossare i tacchi, a truccarsi, a comprare vestiti nuovi. Ma presto scopre che il principe azzurro ormai non ha più nulla di «azzurro», e ogni volta è costretta a ripartire da zero. Finché qualcosa cambia. Finché Robin si vede mentre ride insieme a Lyla e capisce, per la prima volta, che loro due sono invincibili. Che non è importante se va a prendere sua figlia in ritardo o se si dimentica di cucirle un vestito per la recita. Forse perché la perfezione è solo una chimera. Non è la risposta. Non rende speciali.
Oggi voglio parlare della protagonista di questo romanzo d’esordio di Louise Pentland.
Chi è Robin? Robin…sono io! Sul serio! Questa, sono sicura, potrebbe essere la risposta che ogni madre che legge questo libro darebbe se le venisse posta questa domanda.
Robin ha la pancetta, Robin sbaglia a preparare la sacca della scuola, Robin è disposta a corrompere la propria figlia con gli Smarties. Forza, alzi la mano chi non ha mai corrotto il proprio figlio per 5 minuti di tranquillità!
Ma quello che più colpisce è l’amore con cui parla della figlia, la paura di non essere un genitore all’altezza, la paura di non fare abbastanza, insomma, è veramente difficile riuscire a non immedesimarsi con questa donna.
«Sono una mamma di merda, Lacey.» Lo dico a voce più bassa che posso.
«Cosa? No che non lo sei», ribatte lei, indicando Lyla, tutta concentrata a colorare. «Guardala! È fantastica!»
«Oggi ho fatto casino con la sua sacchetta di educazione fisica e mi hanno dato una lavata di capo davanti a tutte le altre mamme. Già pensano che sono un caso disperato. Con questo ho oltrepassato ogni limite.»
“Lyla entra nel laboratorio, e chiede educatamente la scatola dei biscotti. Provo sempre un brivido di orgoglio quando la sento usare le buone maniere. Per lo meno sto facendo qualcosa di giusto!”
Robin, una di noi!
Se siete delle mamme con dei bimbi piccoli vi assicuro che mentre leggerete vi troverete a parlare con Robin, proprio come è successo a me, come se fosse una vostra amica reale. “È proprio vero!”, “Si, anche io! “Robin, hai assolutamente ragione”, queste le frasi che ho esclamato più spesso.
Vi faccio un esempio:
Lyla era venuta al mondo dopo ore e ore di travaglio straziante e faticoso durante la settimana più calda dell’estate, e noi eravamo stati proiettati in un mondo insonne di pannolini puzzolenti, coppette assorbilatte fradice, seggiolini dell’auto così difficili da installare che serviva praticamente una macchina Enigma, e cibo frullato. Non mi ero mai sentita così poco sexy. Avevo desiderato tanto essere una di quelle madri fighe che si aggirano in jeans attillati e larghe camicie bohémien, con pesanti collane di legno e occhi gentili. Come molte altre cose che avevo scoperto, le aspettative non sempre coincidono con la realtà, e in effetti la vita sembrava piuttosto deprimente. Mi risultava difficile uscire di casa con tutto l’armamentario che bisognava preparare, le poppate da fare e i pisolini da rispettare”
Come si fa a non amare questa donna?
Ma Robin non è solo una mamma amorevole, è anche una donna. Una donna che ad un certo punto comincia a sentire il peso della solitudine, vorrebbe avere accanto un compagno da amare e con cui condividere la propria vita, nonostante Lyla. Perché per quanto possa essere immenso l’amore per questa dolce bambina la verità è che sente la mancanza di un uomo al suo fianco, sente che la sua vita non è completa.
Quello che più ho amato di questa donna è la sua forza. Lei non si è lasciata sopraffare dalla vita. Il papà di Lyla l’ha lasciata per un’altra? Si è fatta un esame di coscienza, ha capito che in fondo non lo amava davvero, ed è andata avanti. Pensa che la sua vita sia una monotona routine quotidiana? Fa una lista di tutto quello che non fa da anni, andare in palestra, cambiare guardaroba, disfarsi degli oggetti inutili in garage, e… si rimbocca le maniche mettendosi subito all’opera! Pensa che sia ora di cercare l’anima gemella? Scarica un App per single!
Ma vogliamo parlare del primo incontro con Mister Perfezione, Theo Salazan? Esilarante. Finalmente qualcosa che non è la milionesima scena uguale a tutte le altre. Non vi parlerò di questa storia d’amore, voglio che la viviate come ho fatto io, come ha fatto Robin, sospiro dopo sospiro, timore dopo timore.
La vera forza di Robin sono le donne da cui è circondata: amiche di vecchia data, nuove incredibili amiche e l’impareggiabile zia Kath. Da loro, prenderà consigli e si farà consolare, trarrà ispirazione, ma saprà restituire lo stesso affetto incondizionato.
Insomma amiche mie, questa donna è stata una vera fonte di ispirazione.
Ma vi avviso, se cercate un libro sole – cuore – amore, un libro che segue il solito schema “lei bellissima incontra lui altrettanto bello, si innamorano, superano mille ostacoli e vissero per sempre felici e contenti”, allora questo libro non fa di certo per voi. Se invece cercate una storia nuova, originale, leggera, ma che allo stesso tempo faccia riflette, allora avete trovato il libro che vi catturerà il cuore.