Recensione: Keeper: Custodi di luce di Leia Stone

Anya ha ereditato il dono di sua madre: il suo destino è quello di essere la prossima Matefinder e il suo gemello, Jaxon, è il suo protettore. O almeno questo è quello che le è sempre stato detto, tuttavia pare che gli Spiriti abbiano altro in programma per lei, e, quando inizia a sognare un affascinante ragazzo umano in difficoltà, tutta la sua esistenza viene stravolta.

Minacciata da innumerevoli pericoli e con il tempo che stringe, riuscirà Anya a portare a termine la sua missione e a sopravvivere?

Bentornate, Fenici!

Oggi vi parlerò di un libro che aveva del potenziale ma che alla lettura si è dimostrato un’accozzaglia di cose senza senso con personaggi buttati lì a caso e descrizioni banali.

È la storia di Anya, figlia di un’Alfa indiano e di Aurora, una Matefinder mezza strega e mezzo lupo. Anya sa che il suo destino è quello di trovare i compagni dei lupi, compagni predestinati, così da poter fare in modo che la specie proliferi dato che un tempo c’era una maledizione.

La vita di Anya e del suo gemello Jaxon, suo protettore e custode, viene sconvolta quando la ragazza ha dei sogni visione di colui che diventerà il suo compagno, un umano (ma poi in seguito si scoprirà essere uno sciamano).

Fin qui mi direte: “Mal, ma è una storia normale, una comunissima storia di lupi e anime gemelle!”. Direi di no... Non so cosa aveva in testa l’autrice ma a un certo punto ingarbuglia così tanto la storia che mi sono chiesta: ma davvero? Allora, si parte da Anyache è lupo e Matefinder oltre ad avere sangue di strega. Be’, a noi piacciono i mix… lui, Gavin, non ha mai saputo cosa fosse fino a quando incontra lei e Nahuel, suo nonno, e scopre di essere uno sciamano ma che non ha compiuto il suo cammino spirituale.

Una trama così ingarbugliata che Beautiful levati proprio.

In più sono True Mates, ovvero anime inscindibili, e riescono a scambiarsi i doni magicidato che lui è un Light Keeper, ma anche uno Skinwalker, e lei Matefinder e lupo. Un macello! Anya per salvare il suo compagno prende su di sé la febbre che lo sta uccidendo e lui ingloba il suo lupo, diventando un licantropo.

Troppo difficile? Immaginate la mia faccia mentre leggevo e cercavo di capirci qualcosa. Le idee erano belle ma ho come avuto l’impressione di aver letto un minestrone randomico. Se si vuole fare un libro sui lupi, che lo si faccia bene…

“… era una visione sul futuro e si sarebbe avverata se non avessimo fatto nulla per impedirlo. Chiusi gli occhi, una lacrima rotolò giù lungo la mia guancia. Spirito, abbi pietà di noi nei giorni a venire.”

Anche se la narrazione è in prima persona, cosa che non mi dispiace, l’ho trovata troppo superficiale e banale.