Recensione libri

Recensione: Kellan Kyle. Storia di un amore proibito di S.C. Stephens

Titolo:  KELLAN KYLE. Storia di un amore proibito

Titolo originale: Thoughtful

Serie: Thoughtless #4
Autore: S.C. Stephens
Editore: Always Publishing
Genere: Contemporary Romance
Data di pubblicazione:  5 Agosto 2021
1.   Il frutto proibito
2.  La prova d’amore
3.  L’ultima occasione
4.  KELLAN KYLE. Storia di un amore proibito
5. GRIFFIN. La ribellione di una rockstar  PROSSIMAMENTE
Musicista in ascesa a Seattle, Kellan Kyle accetta di ospitare nella sua casa un caro amico di infanzia insieme alla sua storica fidanzata, Keira. La ragazza però colpisce profondamente l’animo di Kellan, che non può evitare di innamorarsi di lei. Si innesca così per il sensibile musicista una spirale di tormento e frustrazione: quando si rende conto che Keira è tormentata quanto lui e ricambia i suoi sentimenti, Kellan diventerà determinata a non lasciarla andare senza combattere, quasi siano le conseguenze del suo tradimento.

L’ultima canzone per la mia storia d’amore incompiuta. Dovevo metterci tutto quello che sentivo per lei, dicendole addio. Era complicato e tra l’altro non avevo nessuna voglia di farlo. Potevo sempre cambiare idea… chiederle di scegliere me… lottare per lei. Ma perché? mi chiesi subito. Non avrebbe mai scelto me, e poi sarebbe stato come supplicarla di distruggere un uomo che avevo considerato come un fratello. (Tratto dal libro)

 Kellan è un ragazzo che si innamora della donna sbagliata:  Keira è la fidanzata del suo migliore amico ed è ovviamente off-limits.

Figlio di genitori violenti che non l’hanno mai amato, crede di non poter meritare affetto e sbava dietro alla prima che gliene mostra piccoli sprazzi, come l’abbraccio al mattino o le coccole sul divano. Timoroso di deludere il suo migliore amico e tenace nell’accettare qualsiasi desiderio di lei, Kellan decide di rispettare l’idea di un’amicizia simil-platonica, che tuttavia deraglia dai binari (spesso e volentieri a causa di lei, che lo confonde con segnali ambigui, lo seduce e lo porta al limite per poi allontanarlo e umiliarlo facendolo sentire in colpa).

Oh Dio, sì… baciami. Subito. Ti prego. Ne ho bisogno. Ho bisogno di te. Come se avesse sentito le mie preghiere, si avventò sulla mia bocca. Oddio… sì. Un attimo prima che potessi ricambiare il bacio, lei si staccò. Poi, meno di una frazione di secondo dopo, mi mollò un ceffone. (Tratto dal libro)

 Keira, pur chiedendo di limitarsi all’amicizia (un tipo di amicizia molto intima e spinta, ricca di tensione sessuale), lo tiene costantemente appeso all’amo, bramante e pronto all’uso, per poi rifiutarlo (spesso proprio sul più bello, dopo averlo baciato, toccato e stuzzicato fino al limite), sbandierandogli in faccia il fatto di preferirgli il suo migliore amico.

Keira è il prototipo della ragazza pudica che “la fa annusare” fino alla pazzia senza concedersi mai. Pur negandogli una relazione vera e il sesso, è gelosa di Kellan e lo vorrebbe a disposizione, senza nessuno accanto, casto, in adorazione di lei e sempre disponibile. Eppure non lo sceglie.

«Per il futuro, potresti evitare di “frequentare” altre centinaia di persone?» Il suo tono era allegro, ma il suo sguardo era serissimo. Me lo stava chiedendo per davvero. Voleva che le fossi fedele, mentre lei si sarebbe divisa tra Denny e me. Per un attimo mi sentii invadere dal dolore, ma lo ricacciai indietro. Qualcosa era sempre meglio di niente. (Tratto dal libro)

Non sarei riuscita a leggere un’intera trilogia basata su questa ragazza, ma ho apprezzato l’approfondimento che parte dal punto di vista di Kellan, un ragazzo dolcissimo che non crede di meritare amore e si accontenta di questi bocconi egoisti che lei lo illude di potergli dare. Ho adorato sentirmi in sintonia con lui, entrargli nell’animo.

Un uomo con un minimo di amor proprio avrebbe interrotto questa finta amicizia, questa relazione malata in cui lei lo mantiene come riserva, nell’armadio, molto prima delle 12 ore di lettura che richiede la trilogia. Ma Kellan ha bisogno di ritrovare la stima di se stesso.

«Devo andare» dichiarai, scrollandomi la sua mano di dosso e tirandomi su. «Andare?» mi domandò dal divano. Sembrava confusa e demoralizzata. Possibile che non capisse? Sono innamorato di te. Ti sei concessa, e poi sei corsa di nuovo tra le sue braccia. Mi. Hai. Ucciso. (Tratto dal libro)

Kellan è il cantante di una band e vive la vita sempre col sorriso sulle labbra. Da sempre cerca di riempire quel vuoto d’affetto col sesso, gratificandosi con piccoli momenti di vicinanza e intimità anche posticcia. Ha qualche amico nei membri della band, ragazzi però con cui non riesce ad aprirsi. L’unica persona con cui è legato fin dall’infanzia, anche se in questo romanzo non sembra esserci più nulla tra loro salvo rispetto e devozione, è Denny, che in passato, per un anno intero, gli ha permesso di non subire le violenze da parte del padre.

Chiunque parli con Kellan lo apostrofa con l’immagine che hanno di lui, quella di un playboy che usa le ragazze e le butta via, senza immaginare che quei piccoli momenti di sesso leggero e senza impegno sono l’unica cosa che pensa di meritare, mentre nel profondo sogna qualcosa di più profondo e duraturo.

Perché non puoi amarmi come ti amo io? Perché nessuno ci riesce? Sono così terribile? (Tratto dal libro)

 Non aveva mai provato prima il senso di connessione, di feeling che sente con la ragazza di Denny: da subito lei riesce a leggerlo negli occhi, dalle parole delle sue canzoni, ad andare oltre la facciata. Tra loro c’è una sintonia a pelle che va al di là del desiderio, e che lui è disposto a mantenere viva  anche a costo di rinunciare a tutta la sfera sessuale, rimanendo in una sorta di amicizia molto intima. Pur riconoscendo da subito, con estremo sconcerto, di poter provare sentimenti per Keira, si accontenta di avere una relazione a metà: meglio le briciole di affetto che niente.

La tensione sessuale tra loro è altissima, ma ogni volta in cui  scappano baci o  carezze  bollenti lei si ritrae e il suo cuore si frantuma sempre di più.

Cosa potevo rispondere? Cosa potevo raccontarle? Sì, ti amo con tutto il cuore, perciò l’idea di te e lui… mi uccide. Lei sollevò un sopracciglio e insisté: «Dai, rispondi». Scoppiai a ridere, poi distolsi lo sguardo e decisi di essere onesto. Per quanto possibile. «Sì, sì mi dà fastidio… ma lo capisco.» Riportai lo sguardo su di lei e, col cuore in mano, aggiunsi: «Non sei mia». Io invece sono tuo… (Tratto dal libro)

 Focus del libro è mettere alla prova un povero ragazzo innamorato sperimentando quante illusioni seguite da delusioni, umiliazioni, negazioni dell’orgasmo (in sostanza quante palate nei denti) sia disposto a prendere prima di rendersi conto di meritare una ragazza migliore, una che lo metta al primo posto, una che non si vergogni di lui, una che scelga di essere sua senza esitazioni, una che pretenda di possederlo concedendo allo stesso tempo di essere posseduta.

Mi dispiace per tutte le amanti della trilogia originale, ma a mio avviso Keira ha un atteggiamento inqualificabile. Il suo sentirsi in colpa, confusa, fragile può essere comprensibile nelle prime pagine, ma a lungo andare, dopo 1800 pagine nonché diversi mesi dal momento in cui si innamora contemporaneamente di due ragazzi, tradendo uno e seducendo l’altro, arriva a essere solo infantile, egoista e immatura nella sua indecisione e incapacità di capire con quale dei due, nessuno o entrambi voglia stare.

Sono felice che Kellan abbia fatto il suo percorso di crescita (più lungo del dovuto, a mio parere), passando da ragazzino affamato d’affetto e disposto ad accontentarsi delle briciole che Keira riesce a concedergli, fino all’uomo che sa di poter desiderare e di meritare di più.

«Piccolo, siamo finalmente insieme, non lasciarmi adesso.» Riaprii le palpebre e le passai il dito sulla guancia. Le sue parole sembravano così giuste… eppure non lo erano. «È proprio quello il punto. Non stiamo insieme…» «Non dire così. Ho solo bisogno di un po’ di tempo… E ho bisogno che tu rimanga qui. » (Tratto dal libro)

Keira ha certamente una gran difficoltà comunicativa, sia nei confronti di Denny sia di Kellan, con il quale sono tantissimi i non detti.

Leggendo il punto di vista di lui è invece comprensibile il motivo per cui non riesca ad aprirsi nei confronti della sua prima vera cotta, una donna che non vuole lasciare il suo ragazzo per stare con lui: sarebbe solo un modo per farsi calpestare il cuore, tanto più che i suoi gesti sono chiarissimi e molto esplicativi anche senza parlare.

Era una sofferenza. Non l’avrei mai avuta. Non completamente. Con lei avrei dovuto accontentarmi di alcuni brevi barlumi di felicità, perché la sera seguente sarebbe tornata nel suo letto, con Denny, e io sarei rimasto solo. Sempre solo. Ora che sapevo quant’era bello stare così con lei, il pensiero di non poter più replicare l’esperienza mi gettò nella disperazione. Non volevo più stare solo. Non volevo più stare senza di lei. Non volevo più dividerla con nessuno. Egoisticamente, volevo ogni suo pezzetto, ogni angolo, ogni sezione. (Tratto dal libro)

Avrete capito che non sono un’accanita lettrice dei tira e molla né di scelte (o non-scelte) che continuamente vengono cambiate. Quindi ho apprezzato il fatto che Kellan “segua il flusso” definito da Keira senza accanirsi nel cercare di conquistarla o di separarla dal suo ragazzo, che si accontenti dei momenti piacevoli e prenda le cose così come vengono, anche se non sono l’ottimo ma comunque gli danno un po’ di serenità e di pace. Per questo il suo punto di vista ignora quello che accade a Keira e Denny, perché sta a lei fare delle scelte, non a Kellan imporre una posizione.

Quello che è vero è che il suo legame con Denny non viene approfondito troppo, più che il suo più caro amico, lui rimane “il ragazzo di Keira”: di fatto questo romanzo approfondisce esclusivamente il lato del triangolo Kellan-Keira.

È un romanzo toccante per le emozioni che scatena l’introspezione di questo ragazzo che non vuole altro che un po’ di felicità, un po’ d’affetto, di tenerezza e che alla fine nessuno vede. Tutti si fermano sul sorriso, la sua bella voce, il suo fisico, ma nessuno riesce a comprenderlo nei suoi bisogni affettivi.

«Dio come ti amo. Ho bisogno di te. Perdonami. Resta con me. Dimmi che anche tu hai bisogno di me… dimmi che anche tu mi vuoi. Ti prego… sii mia.» (Tratto dal libro)

 

Review Overview

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio