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Recensione: Kostya – Serie: Her russian protector #8 di Roxie Rivera

Titolo: Kostya: her russian protector #8 

Serie: Her russian protector #8

Autore: Roxie Rivera 

Genere: Romanzo rosa

Editore: Follie Letterarie

Target: 18+

Data di pubblicazione: 26 dicembre 2022

 

  • IVAN
  • DIMITRI
  • YURI
  • NIKOLAI
  • SERGEI
  • La promessa di Sergei
  • Una regina per Nikolai
  • Kostya
  • ALEXEI

 

il libro più atteso della serie

— Holly, non credo…

— Ho bisogno di te. — E con quelle tre parole lo inchiodò lì. Lo aveva in suo potere e non sembrava intenzionata a lasciarlo andare. Con la voce attutita dal cuscino lo implorò: — Resta.

Si credeva un mostro, invece avrebbe imparato ad amare.

La sua la fama lo precede: lo chiamano il pulitore. Parla pochissimo, non dà confidenza a nessuno e la sua presenza è sufficiente a far sudare freddo anche i malviventi più navigati. Figlio di agenti segreti russi, esperto di biochimica, Kostya Kostantinovich non ha mai condotto una vita normale nemmeno quando era bambino. Gira sempre armato di coltello e pistola ed è l’ombra del boss di Houston Nikolai Kalasnikov, tanto che quando il capo si vuole prendere una pausa, è proprio a lui che cede momentaneamente lo scettro del regno degli inferi malavitosi.

Ma anche un sicario pericoloso come Kostya ha un cuore, e il suo batte per Holly Phillips, la vicina di casa titolare di un salone di bellezza. Quando è solo con i propri pensieri, si concede il lusso di sognare e lo fa in grande, immaginando di poter uscire da quel mondo e fare sua Holly.

Peccato che liberarsi dal giogo della mafia sia un’utopia, e l’identità di Holly si rivelerà presto una scoperta sconvolgente che segnerà il destino di entrambi, per poi mettere in grave pericolo Holly.

Kostya dovrà dare fondo alla sua indole più oscura per salvare la donna dai sicari del cartello e da un agente del KGB evaso di prigione e in cerca di vendetta.

Per lei rischierà tutto, anche la vita.

 

 

Ho ucciso per te stanotte.

Cosa avrebbe detto Holly se lui le avesse confessato i propri peccati? Lo avrebbe amato comunque, alla luce di ciò che aveva fatto pur di proteggerla, o sarebbe scappata inorridita?

Kostya è un “pulitore”, ovvero colui che si occupa di rintracciare i nemici della mafia russa, liberarsi di loro (o proteggere i capi da loro) e poi ripulire le scene del crimine. Ha fatto parte del KGB, è stato una spia governativa, e ora è il braccio destro di Nikolaj, il boss.

Lui e Holly si girano attorno da parecchio tempo, senza avere mai avuto una vera opportunità. 

Kostya la protegge segretamente, le è fedele, dedito e devoto ma da lontano, certo che la sua vicinanza possa solo metterla in pericolo e sporcarla di rischie violenza. 

Scopriamo conoscendolo meglio che questo personaggio freddo, efficiente e letale ha anche un lato protettivo, che manifesta anche nei confronti del suo staff di spie e piccole aiutanti informatiche, per le quali assume una sorta di figura paterna.

 

— Non avrei mai dovuto far entrare nessuna di loro nella mia vita. Non dovevano finire coinvolte in questo schifo.

— Allora perché l’hai fatto?

— Non lo so. Ho intravisto qualcosa in ciascuna di loro, qualcosa che sapevo mi sarebbe potuto tornare utile se le avessi addestrate e poi rimodellate fino a fare di loro le mie utili e pericolose collaboratrici.

— Ma?

— Ma poi ho iniziato ad affezionarmici, — confessò, dopodiché si affrettò a chiarire a Nikolai: — Come un padre, intendo. Sono il padre di un nugolo di orfane disadattate quanto me.

Holly è semplicemente attratta da questo maschio alfa minaccioso, duro, pericoloso, irraggiungibile, che nasconde montagne di segreti. Sospetta già che sia coinvolto nella malavita e la cosa non la spaventa troppo. È una donna capace di leggere il proprio cuore (che dopo tutto questo tempo ormai è impossibile da ignorare) e non si trincera dietro alle proprie paure, accettando la potenza dei sentimenti che prova, dell’attrazione e del desiderio che ha tutta l’intenzione di approfondire.

 

— Mi aspetto che tu dica di avere gli occhi ben aperti e di renderti conto che Kostya ha una storia complicata alle spalle. Probabilmente ha fatto delle cose brutte, Holly. Forse sta facendo tuttora delle cose orribili. Ho bisogno di sapere che ci hai pensato a lungo prima di corrergli dietro.

— Non gli corro dietro.

— Non ancora, — replicò lei. — Ma lo farai. Se lo vuoi davvero, devi andare a prenderlo. Smetti di aspettare che sia lui a fare la prima mossa e agisci tu per prima.

— Non siamo al liceo, Savvy. Non è così semplice.

— Hai ragione. Non siamo al liceo, quindi smettila di comportarti come un’adolescente spaventata che non è mai stata baciata in vita sua e comincia ad agire come una donna adulta che sa cosa vuole e di cosa ha bisogno.

Non è un rapporto che nasce in modo esplosivo, la prima mossa avviene in modo calcolato. Perché le carte in gioco sono tante, ci sono tanti segreti che devono restare tali, e prima di fare questo passo e mettere Holly in una condizione pericolosa Kostya vuole che lei sia consapevole della propria scelta. Quindi le rivela qualche briciola e le chiede di riflettere sui potenziali pericoli e sulla difficoltà di accettare lui e i suoi lati oscuri, la sua vita, le cose non dette, la illegalità. E la trama secondaria, quella che segue il lavoro di Kostya e ne svela i retroscena, il modo in cui interagisce con le collaboratrici, in cui si scontra con potenziali avversari e in cui agisce per tenere al sicuro le persone, ci fa capire quanto Holly debba essere coraggiosa per digerire il suo mestiere, pur non riuscendo neppure a immaginare la gran parte della quotidianità di lui. 

Questo ulteriore avvertimento serve anche a Kostya per metterla in guardia e tentare di farla desistere, poiché teme la reazione di lei quando verità sconvolgenti e misteriose verranno alla luce. L’accettazione di Holly gli regala sollievo, una piccola boccata di ossigeno che è disposto a cogliere, a costo di bruciarsi in futuro.

 

— Domani potrai trattarmi con rispetto per tutta la notte, ok?

— Holly… — Kostya rise, scuotendo la testa di fronte all’irriverente invito. Le sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e si chiese come fosse possibile che quella donna incredibile fosse ancora single. Non riusciva a spiegarselo. Era intelligente e sexy, talentuosa e divertente, gentile e tollerante. Non c’era uomo a Houston che non avrebbe colto al volo l’occasione di mettersi con lei. Mi stava aspettando. Quella consapevolezza lo spinse a rivedere sotto una luce diversa tanti aspetti della propria vita che dava per scontati. E se invece non le avesse spezzato il cuore? E se si fosse deciso a rivelarle tutta la verità su di sé, ma un po’ alla volta in modo da concederle il tempo di metabolizzare la situazione? Dopotutto Holly aveva già accettato il fatto che lui facesse parte della malavita. Ma avrebbe fatto i conti anche con le azioni orribili di cui si era macchiato in veste di pulitore? Cosa avrebbe pensato dei suoi piccoli uccellini e di Lobo in particolare? 

Oltre a questo, troviamo tante svolte improvvise, intrecci e misteri che andranno a coinvolgere in modo sempre più interessante anche Holly. Ricompariranno personaggi antagonisti che fanno da sfondo e filo conduttore un po’ a tutta la serie. 

 

A differenza di altre puntate in cui in pericolo sono le donne, stavolta il soggetto al centro di azioni aggressive, violente e pericolose è in particolare Kostya (prima naturalmente che il passato inconsapevole di lei la faccia finire al centro di un ciclone), vuoi perché alla ricerca di persone pericolose, vuoi perché loro target. Tutta la trama thriller, quindi, inizialmente è trainata dalle vicende della vita mafiosa, che finiscono per mettere in pericolo e coinvolgere anche Holly, nonostante tutte le buone intenzioni dell’uomo.

 

Era stato un adolescente arrabbiato, assetato di vendetta e determinato a dimostrare di essere il degno erede di due degli agenti più brillanti che il KGB avesse mai sfornato. Allora considerava i sentimenti e l’affetto debolezze che non poteva permettersi. Finché Nikolai non gli aveva dimostrato amicizia, Lobo aveva cercato in lui il conforto e una guida paterna, e Holly gli aveva sorriso con dolcezza.

Passionalità a mille, ma anche capacità di caratterizzare perfettamente personaggi forti e anche un buon approfondimento della vita mafiosa. 

Si entra nel vivo dell’attività minuziosa di un pulitore per coprire le tracce, far sparire le prove o disfarsi di un corpo, passando dai piccoli inghippi e i rischi del mestiere, fino a violenze, ricatti, inseguimenti. La meticolosità delle descrizioni probabilmente serve a creare contrasto con la quotidianità di Holly, che ha una vita normale, pulita e comune. Contraddizione che stimola i conflitti interiori di Kostya, che si chiede se sia giusto coinvolgerla in questo stile di vita e metterla in pericolo, ma anche se lei lo accetterà mai per quello che lui è e che sa fare, senza chiedergli di cambiare.

 

— Quanti? — gli chiese con la voce rotta. — Quanti ne hai…?

— Non tengo il conto, — mentì.

— Così tanti?

— Ha importanza?

— Non lo so, — ammise con aria incerta. — Probabilmente dovrebbe.

— Ma? — le chiese, con il cuore in gola.

— Ma io ti amo, — confessò con un singhiozzo. — Ti amo e non mi interessa cosa hai fatto o cosa farai.

 

 

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