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Recensione: La bella e i boscaioli di Lee Savino

TITOLO: La bella e i boscaioli

AUTORE: Lee Savino

GENERE: Romance Erotico

EDITORE: Indipendently published

DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 luglio 2021

Dopo quest’ultima stagione di taglio del bosco, chiuderò con il sesso. Per… un certo numero di ragioni.

Ma prima di ciò, devo finire un lavoretto che mi fa guadagnare diecimila dollari più vitto e alloggio per ‘intrattenere’ 8 boscaioli. Otto tipi forti e robusti alla Paul Bunyan, abbastanza grossi da spezzarmi in due.

C’è Lincoln, il capo, il tipo severo e taciturno…

Jagger, praticamente il sosia di Kurt Cobain, con un animo musicale e le movenze da rockstar…

Elon e Oren, due gemelli rossi che condividono tutto…

Saint, il genio silenzioso con un mostro nei calzoni…

Roy e Tommy, che si accontentano di guardare…

E poi c’è Mason, che mi odia e non vuol dire perché, ma nelle notti che toccano a lui cerca di farmi morire di piacere.

Mi possiedono completamente: corpo, mente e orgasmi.

Ma quando scoprono il mio segreto ‒ il motivo per cui mi nascondo al mondo ‒, tutto cambia.

Fenici, lo so che vi state facendo strane idee leggendo il titolo di questo libro! Beh… è quello che ho fatto anch’io e adesso a fine lettura, con le mie conclusioni a caldo, posso dirvi che dietro questo titolo non c’è solo una belloccia e otto boscaioli che ci danno dentro a più non posso. Mi sono imbattuta in una storia piena di sentimenti, cruda e, anche se estrema, non proprio impossibile.

Ci sono situazioni che bisogna vivere con occhi spalancati, pensando alle varie realtà geografiche e culturali. Quello che accade alla protagonista è la triste conclusione (dipende dai punti di vista) di un destino che molte donne, nella sua stessa condizione, hanno probabilmente vissuto per sopravvivere.

Il libro è scritto bene, con un ritmo sostenuto che mi ha procurato un groviglio di emozioni di cui mi sono meravigliata anch’io.

La storia inizia subito con un incipit incalzante, una ragazza che fugge col cuore in gola da un pericolo imminente, sporca e denutrita, disposta a tutto per un tozzo di pane, una doccia rinfrescante e qualche ora di sonno.

 

Mi hanno trovata.

Se io non vedo il mostro, il mostro non troverà me.

(Tratto dal libro)

 

Ci troviamo nell’America del nord, un luogo freddo, popolato dagli orsi e da uomini che non si discostano poi molto dalla fauna locale, le donne sono poche e per lo più fanno le spogliarelliste tuttofare o sono relegate in casa a fare le serve ai mariti.

Qui la legge è inesistente e la criminalità viaggia indisturbata su due ruote e tanta violenza.

Gli “Hell riders” sono una banda di motociclisti che controlla questa parte del paese.

Sierra Woodhouse è nata in questo ambiente, da una madre single ormai deceduta da tre anni, un padre inesistente e due fratellastri che non ha mai conosciuto.

Strani flashback popolano i sogni della ragazza, uno sparo e la morte di Jack, il suo fidanzato, un biker col quale ha perso la verginità e con cui si sballava fino a stordirsi. Lui era stato un rifugio, una protezione necessaria dopo la morte della madre, per sentirsi sicura nell’ambiente in cui viveva.

Il suo piccolo mondo le crolla addosso il giorno in cui Dex, il capo del club, le mette gli occhi addosso, esortando Jack a condividerla sessualmente, dopodiché Sierra non ricorda nulla, solo tanto sangue e il suo fidanzato morto ammazzato.

La fuga è l’unica scelta possibile con una banda di motociclisti alle calcagna, scappare a nord e cercare lavoro in uno strip club come spogliarellista: la sola scelta possibile nelle sue condizioni.

Rifiutata per un lavoro, si imbatte in una conversazione interessante fra il proprietario del club e un nuovo arrivato che cerca una ragazza disponibile a trasferirsi ancora più a nord, in un campo per il taglio degli alberi, con la mansione di intrattenitrice e ballerina per un branco di boscaioli.

 

“Cosa comporta il lavoro? Come dire, quante ore?”

“Tutte le sere dovrai ballare. A parte quello fai cosa ti pare. Mangi con noi, ti fai lunghe dormite, fai le tue cose da ragazza …”

“Ci sto.”

Mi appoggio allo schienale con un sospiro. Il separé scricchiola. «Hai mai fatto strip-tease prima d’ora?»

«No. Ma ho fatto la cameriera. Quanto potrà essere difficile togliersi i vestiti di dosso?»

La studio per un momento. Ha i polsi sottili, con delicate vene blu. Potrei spezzarglieli con una mano sola.

«Non sembra, ma sono una tipa tosta,» continua. «Imparo in fretta. Accontenterò i tuoi ragazzi, te lo prometto.»

«C’è dell’altro. I ragazzi potrebbero volere… di più.»

«Posso fare anche quello.»

(Tratto dal libro)

 

Lincoln è un brav’uomo, come proprietario dell’azienda cerca solo una distrazione per i suoi ragazzi che possa allietare le lunghe serate solitarie lassù in montagna.

Sierra, così esile e denutrita, non è proprio la donna che aveva pensato di portare via con sé, ma la determinazione di lei si rivela più forte e farà in modo di far conoscere al bel omaccione tutti i suoi lati nascosti…

Arrivata a destinazione dovrà fare i conti con otto uomini con personalità diverse e non tutti ben disposti nei suoi confronti. La paura di essere sbattuta fuori e non essere all’altezza del compito affidatele, la fanno diventare una dea del sesso e della provocazione. Ogni sera metterà in scena uno spettacolo diverso e tanta grinta e sensualità. Le notti, invece, sono suddivise per i componenti della baracca, uno a notte a rotazione, tranne per un giorno a settimana che le spetta di riposo. Per fortuna la divisione è per sei, in quanto due del gruppo fanno coppia da sé e quindi Sierra diventa per loro solamente una piacevole compagnia.

La vera rivelazione sono i fusti che si ritrova nel letto, addirittura due gemelli che viaggiano in coppia, ma soprattutto ognuno con delle specifiche esigenze.

L’autrice è stata brava a creare questo connubio, fatto di leggerezza e drammaticità, una lotta estrema per salvarsi dalla miseria umana, con un’arma vecchia come il mondo che purtroppo è rimasta spesso l’ultima risorsa per l’universo femminile.

Il POV è quasi esclusivo di Sierra, tranne per alcuni punti in cui l’autrice dà voce ai ragazzi e questo mi ha colpita particolarmente.

Chissà se alla fine Sierra otterrà il lavoro! Convincerli tutti, appagandoli come si deve diventa una missione, ma soprattutto una lotta contro il tempo prima che scoprano il suo segreto!

 

A notte fonda, mi sono concessa a questi uomini e loro mi hanno concesso uno spazio in cui ho potuto limitarmi a esistere. Mi sono arresa con il corpo e loro hanno sedotto la mia mente.

Ma sto attenta, molto attenta, a non mettere a rischio il mio cuore.

(Tratto dal libro)

 

Consiglio il libro anche se, secondo me, dovrebbe avere un titolo diverso per dargli una valenza maggiore!

 

 

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