Recensione: La buia discesa di Elizabeth Frankenstein di Kiersten White
Titolo: La buia discesa di Elizabeth Frankenstein
Autore: Kiersten White
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Romanzo storico – Retelling
Target: 16+
Data di pubblicazione: 11 Ottobre 2018
La piccola Elizabeth Lavenza non mangiava un pasto decente da giorni e le sue braccia erano coperte di lividi quando il giudice Frankenstein l’ha portata via dall’orfanotrofio e da una vita di maltrattamenti perché diventasse la compagna di giochi di suo figlio Victor, un ragazzino cupo e solitario che aveva tutto, tranne che un amico.
Victor era la sua salvezza, l’occasione per sottrarsi alla miseria, e da quel giorno Elizabeth, decisa a non lasciarsi sfuggire l’opportunità di cambiare in meglio la propria esistenza, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per rendersi indispensabile. E ci è riuscita: la famiglia Frankenstein l’ha accolta, le ha dato una casa, un letto caldo in cui dormire, buon cibo e vestiti bellissimi. Lei e Victor sono diventati inseparabili.
Ma quella nuova, meravigliosa vita ha un prezzo. Con il passare degli anni, Elizabeth ha dovuto imparare a convivere con il temperamento violento di Victor, ad accontentare ogni suo capriccio, ad assecondarlo nei suoi vizi. Perché dietro gli occhioni azzurri e il sorriso dolce si nasconde in realtà il cuore calcolatore di una giovane donna decisa a sopravvivere a qualunque costo… anche quando il mondo che credeva di conoscere sprofonda nelle tenebre.
Suggestivo e originale, La buia discesa di Elizabeth Frankenstein è la reinterpretazione in chiave moderna di un classico che parla alle paure nascoste nel profondo di ciascuno di noi.
Care Fenici! Volevo raccontarvi di un retelling della storia di Frankenstein secondo me riuscito molto bene, dalle Halloween vibes, e sì, lo so, sono un po’ in ritardo perché è uscito nel 2018 ma non capisco come possa essermelo perso.
Un libro, a parer mio, molto macabro, con una stesura che riporta ambienti freddi e cupi. Appaiono pochissimi dialoghi e questa cosa mi è dispiaciuta molto ma si compensa con smisurate descrizioni di tutto ciò che circonda Elizabeth, forse anche troppo lunghe. Mi è piaciuto molto l’alternarsi di ricordi passati a eventi che stavano accadendo legati fra loro, fanno capire le motivazioni dei vari comportamenti dei nostri tetri personaggi.
La protagonista, Elizabeth, dal carattere particolare è partita dal niente fino ad arrivare a essere tutto per un bambino che non sapeva relazionarsi con nessuno. Victor, d’altro canto, diventerà indispensabile per lei fino a trasformarlo in un mostro. Lei all’inizio non mi ha suscitato una grande simpatia, la si ama e la si odia, e capitolo dopo capitolo si capisce il perché della sua manipolazione e delle bugie che racconta anche alla sua più cara e unica amica Justine. Questa è stata una delle mie persone preferite in questo racconto.
Victor fin da piccolo è apparso particolare, con una passione innaturale verso la scienza e la morte, un uomo solitario, altezzoso e molto intelligente che ha reso la vita della nostra protagonista bellissima e allo stesso tempo un incubo. Lei si è quasi annullata e ha sempre fatto di tutto per compiacere lui e la sua famiglia.
Il protagonista, infatti, essendosi legato solo a Elizabeth e a un altro amico Henry, molto più aperto e pronto a accontentarlo, la vede come una cosa sua, neanche una donna, ma un oggetto suo da tenere con sé per tutta la sua vita.
Come poi scoprirete, infatti, farà di tutto andando anche contro natura per averla sempre al suo fianco, ed essere sempre compiaciuto da lei.
Ci riuscirà?
La scrittura della protagonista è molto dettagliata, ti trasporta all’interno del romanzo e ti dà quasi la sensazione di essere all’interno del racconto, la narrazione è fluida e per questo mi è piaciuta molto.