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Recensione: La caduta di Numenor di John R. R. Tolkien

Serie: La storia della Terra di Mezzo vol.7 

Titolo: La caduta di Numenor

Serie: La storia della Terra di Mezzo vol.7

Autore: John R. R. Tolkien

Genere: fantasy

Editore: Bompiani

Data di pubblicazione: 15 gennaio 2025

Età di lettura consigliata: PER TUTTI

La serie La storia della Terra di Mezzo è composta da:

 

  • Il libro dei racconti perduti – prima parte vol.1
  • Il libro dei racconti perduti – seconda parte vol.2
  • I lai del Beleriand vol.3
  • La formazione della Terra di Mezzo vol.4
  • La strada perduta ed altri scritti vol.5
  • Il ritorno dell’ombra vol.6
  • La caduta di Numenor vol.7

J.R.R. Tolkien ha descritto la Seconda Era della Terra di Mezzo come “un’età oscura, e non molto della sua storia è (o ha bisogno di essere) raccontata”. Per molti anni i lettori hanno dovuto accontentarsi dei pochi scorci che si trovano nelle pagine del Signore degli Anelli e nelle sue appendici, dove si intravedevano la forgiatura degli Anelli del Potere, la costruzione di Barad-dûr e l’ascesa di Sauron. È stato solo quando Christopher Tolkien ha pubblicato Il Silmarillion dopo la morte del padre che si è potuto avere un ritratto più completo, e una visione ancora più approfondita della Seconda Era è stata rivelata in pubblicazioni successive. Ora, rispettando la cronologia della “Conta degli Anni” in appendice al Signore degli Anelli, il curatore Brian Sibley ha riunito in un unico volume una nuova cronaca della Seconda Era, raccontata con le parole di J.R.R. Tolkien radunate dai vari testi finora pubblicati.

Bentornate Fenici!

C’è un autore che a mio avviso deve essere letto, ovviamente se vi piace il genere, il maestro del fantasy: J. R. R. Tolkien.

Tolkien è il mio autore preferito in assoluto, ho letto tutto ciò che si poteva leggere e, quindi, non potevo certo perdermi la nuova uscita.

Avevo dimenticato quanto fosse… professore, un parto, ma sappiate che ho dato 5 stelline solo perché 10 non potevo dargliele.

Questo libro descrive l’ascesa e la caduta di Numenor, attraverso le Ere, soprattutto la Seconda che viene descritta nelle appendici del Signore degli anelli, nel Silmarillion pubblicato post mortem dal figlio di Tolkien, Christopher.

La caduta di Numenor è un testo curato da Brian Sibley, in cui egli riporta lettere e scritti del professore, di come ha ideato la costruzione dei personaggi, l’ambiente e tutto quel world building che è il mondo fantastico dell’opera fantasy per antonomasia. In un’epoca dove gli uomini vivevano in comunione con gli Elfi, i nani e tutte le razze che popolano la Terra di Mezzo, del fabbro Celebrimbor e della forgiatura degli anelli del potere ingannato da Annatar, il portatore di Doni, ovvero Sauron nella sua versione elfica (per chi non lo sapesse, Sauron è un mutaforma), fino all’ultima grande alleanza tra uomini e elfi contro quest’ultimo, la presa dell’Unico da parte di Isildur e la discesa di Numenor fino alla sua estinzione.

La storia si dipana, si conosce Numenor, l’isola a forma di stella, patria degli antenati di Aragorn, il re di Gondor. Una nazione di naviganti, di esploratori, di re giusti ma anche di quelli avidi e corrotti. E la sua caduta, inghiottita dal mare, un po’ come l’isola di Atlantide, (infatti il mito di Atlantide ha ispirato Numenor).

Tolkien è un autore prolisso, complesso, ci sono molti nomi, date, eventi, ma è l’unico che riesce a portarti nel fantasy puro, quel fantasy che ti coinvolge e ti rapisce fin dalla prima parola e se avete letto almeno il Signore degli Anelli o Lo Hobbit capite cosa intendo.

Quindi vi consiglio caldamente questo libro se siete curiosi come me di saperne di più sui Numenoreani, sulla loro storia e su come si intrecci agli eventi che vi ho descritto.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal

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