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Recensione “La carezza del buio” di Nalini Singh (serie Guild Hunters #2)

Dopo quasi un anno passato in coma, Elena Deveraux si risveglia con un bellissimo paio di ali blu: un miracolo reso possibile dall’amore di Raphael, l’arcangelo di New York, che per salvarle la vita, l’ha trasformata in un’immortale. Tuttavia, a causa del lungo periodo d’incoscienza, Elena ha bisogno di tempo per riacquisire le abilità di cacciatrice di vampiri e, soprattutto, per imparare a volare. Ecco perché Raphael l’accompagna al Rifugio, la città segreta in cui vengono addestrati i nuovi angeli. Ben presto, però, quel luogo di pace e serenità è sconvolto da un’inquietante ondata di violenza: prima un giovane angelo viene gravemente ferito, quindi il vampiro al servizio di Raphael viene trovato privo di conoscenza, in una pozza di sangue. Ma è il rapimento di un angelo bambino a gettare nel panico l’intera comunità degli immortali. Ormai pronta a tornare al lavoro, Elena si offre di aiutare la squadra di ricerca, anche se ciò significa dover collaborare con Michaela, un arcangelo tanto potente quanto pericoloso, che non vede l’ora di eliminare Elena e fare di Raphael il suo nuovo amante…

Che si tratti di Michaela o di un altro rivale, Elena non è abbastanza in forze da potersi difendere. Basterebbe pochissimo per porre fine alla sua esistenza.», gli ricordò il capo delle sue guardie. «Illium e Jason sono già qui. Dov’è Naasir?» domandò l’arcangelo. Si sarebbe fidato unicamente dei suoi Sette per proteggerla. «Sta tornando», rispose il vampiro che, in quanto responsabile della sicurezza, conosceva la posizione dei suoi uomini. «Farò in modo che non resti mai sola.» Raphael udì ciò che l’altro evitò di dire. «E con te sarà al sicuro?» chiese in tono severo. L’espressione di Dmitri mutò all’istante «Lei ti rende più debole» «Lei è il mio cuore. Continua a proteggerla come hai fatto in passato.» «Fossi stato a conoscenza delle conseguenze che avrebbe portato quella decisione… Ma ormai è tardi.», concluse il vampiro con un breve cenno d’assenso che fece capire a Raphael che i Sette non avrebbero mai agito contro la sua cacciatrice. Altri arcangeli, al suo posto, avrebbero punito quell’atto di insubordinazione con la morte, ma Dmitri si era guadagnato il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero. E, soprattutto, l’arcangelo era consapevole di quanto i suoi Sette avessero fatto per lui. Senza di loro sarebbe potuto diventare come Uram, o come Lijuan, molto prima della nascita di Elena.

Il profumo del sangue”, primo libro di questa serie, si era concluso con un colpo di scena fantastico: anche un arcangelo può essere preda dell’amore. Il potente Raphael, dopo lo scontro con Uram, era pronto a morire insieme a Elena pur di non lasciarla, e il suo corpo, istintivamente, ha prodotto Ambrosia. Una sola volta nella vita, un arcangelo è in grado di produrla, ed è nel momento in cui conosce il vero amore, e da questa si crea un angelo. Elena è il primo angelo creato in millenni, ma nonostante questa sua nuova condizione, le ferite sono talmente gravi che rimane in coma per un anno. E ora, al momento del risveglio, si trova nel posto segreto più accuratamente protetto degli angeli: il Rifugio. Celato da montagne e pieno di bellezza, il Rifugio è il luogo in cui vengono allevati i figli degli angeli, i loro rari e delicati bambini. Un posto in cui nessuna violenza è tollerata. Indebolita, incapace di volare, Elena deve ora imparare a usare questo corpo più forte, ma anche così cambiato. Le sue bellissime ali dai colori della notte, non sono ancora in grado di sostenerla, e i suoi nemici ora non sono certo diminuiti, anzi, sono solo diventati più potenti. Raphael la circonda di premure e la fa costantemente sorvegliare dai suoi Sette, le uniche guardie di cui si fida ciecamente. Leali, disposte a morire per lui, e che hanno dimostrato nei secoli la loro devozione, ma anche quelle che vedono Elena come un pericolo, la prima vera debolezza di un arcangelo che non ha mai avuto punti deboli. Elena, nonostante la sua nuova condizione e le sue ali, non intende rinunciare a essere una cacciatrice, ma per farlo, e tornare in parte alla sua vita, deve riuscire a volare e a combattere di nuovo. In un primo tempo Raphael vorrebbe che il tutto procedesse lentamente, per darle il tempo di riprendersi del tutto, ma un inatteso invito a un ballo dato in onore di Elena dall’arcangelo più antico Lijuan, pone al tutto una scadenza precisa. Non presentarsi non è contemplato: il Quadro dei Dieci al completo, sarà lì per valutare quello che considerano il nuovo giocattolo di Raphael, ed Elena ha due mesi di tempo per imparare a volare e tentare di sopravvivere al suo primo ballo. Mentre i Sette cominciano una strenua sessione di allenamenti, fra gli arcangeli cominciano a esserci attriti. Qualcuno sta creando dissidi per indebolirli e dividerli, mandando nel contempo messaggi di morte alla cacciatrice. E mentre Elena è costretta a un confronto anche con Michaela, al Rifugio accade ciò che per una angelo è l’atto più imperdonabile di tutti: uno dei piccoli viene rapito, e solo l’istinto da cacciatrice di Elena può aiutarlo. Un nemico è fra loro ed è qualcuno disposto a qualunque cosa pur di poter sedere nel Quadro dei Dieci; e se ciò non bastasse, Lijuan si sta evolvendo in un modo tale da spaventare persino gli arcangeli.

La prima parte più lenta è molto romantica, ma ritroviamo con piacere i divertenti dialoghi fra un Raphael ed Elena, che pur debole, non intende affatto darla vinta al suo arcangelo prevaricatore. Raphael l’ama, la circonda di premure, eppure ci sono attimi in cui diventa di una freddezza unica e risulta per Elena irraggiungibile. Nonostante questo, la cacciatrice non si da per vinta: ha capito perfettamente che se non imposterà il loro rapporto su un piano di parità, non riuscirà mai a essere per lui una vera compagna. Entrambi, in questa prima parte, devono fare i conti con i loro incubi peggiori. Scopriamo così che se Elena ha un padre orribile, neppure Raphael è stato fortunato, e sua madre comincia a palesarsi come un personaggio tutt’altro che trascurabile. Gli incubi di Elena riguardano il suo passato e la morte di sua madre, ricordi che il coma ha riportato in superficie, e pian piano ne conosceremo tutto l’orrore. Mentre per il lettore cominciano anche a delinearsi bene le personalità degli altri arcangeli, veniamo a conoscenza di alcuni episodi del loro passato che ben fanno capire quanto possano essere privi di pietà. Sono capaci di amare, di provare il dolore per la perdita di qualcuno, ma con l’andare del tempo perdono sempre più contatto con quel filo di umanità che alberga in loro, diventando preda della follia. In questo libro i Sette hanno una parte di rilievo: li conosciamo meglio, scoprendo le loro caratteristiche e parte della loro storia. Illium, il fiorellino blu, che scopriamo fortissimo e dalle singolari qualità; il più dolce, il più umano, ma che in attimo diventa un’arma letale. Jason, l’angelo dalle ali come fumo, in grado di nascondersi nell’ombra, la spia più astuta di Raphael. La sua storia non viene rivelata, ma si intuisce un passato di crudeli abusi: solo il suo desiderio di servire l’arcangelo gli impedisce di cercare la morte. Dmitri, creato vampiro contro la sua volontà, ha visto morire tutti coloro che ha amato. Il suo inebriante profumo riesce a sconvolgere persino Elena. L’angelo Aodhan, di cui non conosciamo quasi nulla, che non sopporta essere toccato da nessuno, ma disposto a morire per proteggere Elena ed eseguire gli ordini del suo Signore. Personaggi straordinari che tessono una magnifica tela, regalando una storia piena di azione e di momenti emozionanti, con una coppia capace di donarci momenti straordinariamente romantici e subito dopo farci assistere a uno spettacolare battibecco fra due personalità fortissime che non vogliono cedere.

Niente di questa serie ha perso smalto col passare degli anni, e questa si sta rivelando una rilettura davvero interessante. L’unica piccola pecca è data da alcuni passaggi in contraddizione o errore, dati probabilmente dalla traduzione.

Faccio due piccoli esempi: nel corso della storia si dice che Raphael in un momento di Quiete ha tenuto Elena in bilico su una cascata minacciando di gettarla giù. In realtà la cosa accade, dopo che Raphael manda in frantumi la vetrata dell’appartamento di Elena e si trovano in città, dove ovviamente non c’è nessuna cascata.

Dopo un allenamento, Elena e Dmitri si trovano in un laghetto o sorgente, e Dmitri entra in acqua spogliandosi. Mentre si spoglia la sua pelle è descritta tutta dorata e ambrata, ma quando si riveste si parla della “bianca pelle di Dmitri”. Così come una o due volte Elena risulta arcangelo e non angelo.

Queste sviste, tuttavia, nulla tolgono alla bellezza di questo libro davvero bello e che ho riletto con incredibile piacere. Dispiaciutissima della pubblicazione interrotta di una delle serie più belle di sempre.

recensione a cura di

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Voto di Lucia63 4.5

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