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Recensione: La casa dei silenzi di Donato Carrisi

Serie: Pietro Gerber vol.4

Titolo: La casa dei silenzi

Serie: Pietro Gerber vol.4

Autore: Donato Carrisi

Genere: Thriller psicologico

Editore: Longanesi

Data di pubblicazione: 29 ottobre 2024

Età di lettura consigliata: PER TUTTI

La serie Pietro Gerber è composta da:

  • La casa delle voci vol.1
  • La casa senza ricordi vol.2
  • La casa delle luci vol.3 —> Recensione
  • La casa dei silenzi vol.4

 

“Mi chiamo Pietro Gerber ma qui a Firenze, dove vivo da quando sono nato, tutti mi conoscono come l’addormentatore di bambini. Sono un ipnotista, come lo era mio padre, e con l’ipnosi aiuto i bambini a elaborare traumi e a superare paure e fobie. Non sembrerebbe, ma il mio è un mestiere pericoloso. Perché la mente dei bambini è un labirinto ed è facile smarrirsi e non riuscire più a tornare. Forse è proprio questo che sta succedendo a Matias. Ha nove anni e da tempo ha un sogno ricorrente. Da troppo tempo. Ormai Matias ha paura di addormentarsi, perché in sogno gli fa visita qualcuno che non dovrebbe esistere. Una donna dall’aria triste e vestita sempre di scuro e che non parla mai. La signora silenziosa abita i suoi sogni come uno spettro, come una presenza inquietante che tracima nella realtà. Non dovrebbe essere nient’altro che un sogno, ma allora… Allora perché sento che la signora silenziosa è reale? Allora perché sento nel silenzio il ronzio di un immenso sciame di insetti? Allora perché sento che perfino la mia casa, vuota e solitaria, è infestata da fantasmi? E se la storia della signora silenziosa fosse ancora tutta da scrivere… Come la mia? Mi chiamo Pietro Gerber, sono l’addormentatore di bambini, e di colpo ho paura di dormire. E ho ancora più paura di stare sveglio.”

 

 

“Ma ogni cosa della vita è passeggera. E anche se adesso può sembrarti un male, in realtà è un bene” proseguì. 

“Le cose belle cambiano… e anche quelle brutte”

Un thriller psicologico nel vero senso del termine in cui il confine tra sogno, subconscio e realtà risulta veramente sottile e viene più volte varcato. 

Gli ingredienti di questo romanzo? Il miglior psichiatra ipnotista di Firenze Pietro Gerber; un bambino di nove anni con incubi ricorrenti, Matias; un’inquietante donna silenziosa e una psicologa infantile con approcci alternativi alla scienza. 

Il nostro enigmatico protagonista, il dr. Gerber, si trova alle prese con l’ennesimo caso che esula da qualsiasi manuale di psichiatria dell’età evolutiva. Matias è in difficoltà, nonostante una famiglia agiata e tanto amore attorno a lui, non può più dormire.

I genitori, ormai disperati, arrivano a lui come ultima spiaggia.

“Non c’è più tempo” 

Qual è il confine tra sogno e realtà? I sogni sono solo paure e desideri o possono raccontare la vita di chi è attorno a noi? L’addormentatore di bambini ha il compito di arrivare alla fine dell’enigma e per fare ciò non gli basteranno le sue capacità… qualcuno gli verrà in supporto. Matias non è il solo ad aver bisogno di aiuto, tracce e fantasmi del passato riemergono in superficie.

Romanzo molto dinamico e intrigante con i classici crescendo e colpi di scena “alla Carrisi”. Man mano che la narrazione scorre si chiarisce tutta la storia ma manca sempre un tassello… E, come tipico del maestro del thriller italiano, quando ormai tutto sembra chiaro ecco arrivare un finale a sorpresa che lascia presagire, come nei precedenti volumi della serie “La casa” (non è una vera saga, ma possiamo dire sia un comune denominatore), che probabilmente ci sarà un seguito. 

La casa dei silenzi è un’opera autoconclusiva in cui il lettore si può approcciare a Carrisi anche senza aver letto i libri precedenti, perché a parte l’ipnotista Pietro Gerber, che rimane il personaggio centrale, il rimando alle vicende passate è veramente marginale, quindi, il non essersi mai addentrati in una delle sue storie non preclude la comprensione della trama di questa. 

Durante la lettura la suspense è talmente potente che risulta impossibile frenare la propria curiosità; l’inquietudine che emerge nei sogni del bambino è percepibile e palpabile (sembra quasi che il cuore ti esploda dal petto) per non parlare della pena che si prova per le vicende della donna dall’aria triste, silenziosa e sempre vestita di scuro.

Sono stata attentissima a non spoilerare nemmeno una virgola, promesso.

Che dire, per gli amanti del genere, Carrisi è sempre una certezza. 

Consigliatissimo!

 

Sentimento❤️| inteso come moto dell’anima
Violenza ⚔️ | accennata senza descrizioni dettagliate

 

valutazione

voto

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