Recensione: “La casa del manoscritto maledetto” di Claudio Aita
Buongiorno Fenici oggi la nostra Dasys ha recensito per noi il libro “La casa del manoscritto maledetto” di Claudio Aita
Geremia Solaris ha cinquant’anni ma non ha ancora rimesso in sesto la sua vita: si attribuisce la colpa per la morte della moglie, non riesce a pubblicare il suo romanzo e la bottiglia di Chianti è l’unica amica fedele che gli è rimasta. Un giorno incontra un avvocato che intende assumerlo per conto di un uomo misterioso. Incuriosito, Geremia lo segue in una villa nel circondario di Firenze e qui incontra il conte Guidi, prossimo a morire, ma deciso a ritrovare suo figlio, sparito in circostanze misteriose. Il conte sostiene che è stato ammaliato da una giovane donna, che deve averlo indotto a svuotare il conto in banca e fuggire. Ma la presenza di Geremia è cruciale perché nell’appartamento dell’uomo è stato rinvenuto il Libro delle Evocazioni, un antico manoscritto di magia nera. Il conte teme che l’incolumità di suo figlio sia a rischio e vuole ricorrere alle abilità di Geremia per ritrovarlo. Lo ritiene, infatti, l’unico in grado di decifrare l’antico volume. Quello che Geremia non sa è che accettare significherebbe, una volta ancora, mettere la sua vita in grave pericolo.
Fonte della trama: Newton Compton Editori
Salve Fenici!!!
L’avventura del Dottor Geremia Solaris continua in questo secondo libro di Claudio Aita, “La casa del manoscritto maledetto”.
Geremia, alla soglia dei cinquant’anni e dopo le vicende passate, è ancora senza un soldo e allo sbando con il vino. Un giorno, mentre continua a piangersi addosso su una panchina in compagnia di una bottiglia di Chianti, viene avvicinato da un avvocato, che richiede un incontro per conto di un personaggio misterioso.
Recandosi all’appuntamento, scopre che si tratta del conte Guidi, deciso a ritrovare il figlio sparito in circostanze misteriose. Il conte dà la colpa alla ragazza che ha ammaliato il figlio, sostenendo che è la causa che l’ha indotto a svuotare il conto in banca e scappare. La presenza di Geremia è necessaria, in quanto nell’appartamento del figlio è stato ritrovato il Libro delle Evocazioni, un antico manoscritto di magia nera. Ancora una volta, Geremia metterà inconsapevolmente la sua vita in grave pericolo.
Eccoci di nuovo qui, alle prese con Geremia Solaris e con la sua lotta tra bene e male nella città di Firenze. Questa volta la storia è incentrata solo ai giorni nostri e, come sempre, è intrecciata tra verità e fantasia, piena di dettagli storici e religiosi. Anche questa è una lettura impegnativa, infatti l’autore descrive ogni piccolo particolare minuziosamente e senza tralasciare nulla, ma anche in questo caso, purtroppo, non mi ha trasmesso emozioni. È comunque molto interessante vedere la capacità dell’autore nel rendere autentica qualsiasi cosa.
Geremia non è cambiato, ma in questo libro possiamo vedere come la presenza di una nuova compagna riesca a farlo essere migliore verso se stesso, anche se il fantasma della moglie continuerà a tormentare la sua mente. È triste vedere come la sua esistenza non avrà un cambiamento davvero sereno e felice. Ma chi lo sa? Magari Claudio Aita ci riserva ancora un’altra avventura del nostro caro Dottor Solaris.
Come l’altra volta, continuo a consigliare questo libro a tutti gli amanti del thriller, in particolare a chi ha una preferenza per gli elementi storici nella trama.
Buona lettura!!!