Recensione: “La catena di ferro. Shadowhunters – The last hours #2” di Cassandra Clare
Titolo: La catena di ferro. Shadowshunters
Autrice: Cassandra Clare
Serie: The last hours #2
Genere: Paranormal Fantasy, Urban Fantasy
Editore: Mondadori
Pagine: 624
Data di Pubblicazione: 27 aprile 2021
The Last Hour
1 – La catena d’oro. Shadowhunters
2 – La catena di ferro. Shadowhunters
La speranza è una prigione.
La verità la chiave che la apre.
A osservarla da lontano, la vita di Cordelia Carstairs sembrerebbe perfetta. Che altro potrebbe desiderare infatti la giovane donna? È fidanzata con James Herondale, uno degli scapoli più ambiti di Londra, che oltretutto è proprio il ragazzo di cui da sempre è disperatamente innamorata. Ha iniziato una vita nuova ed eccitante a Londra, insieme alla sua migliore amica Lucie Herondale e agli affascinanti amici di James, gli Allegri Compagni. Per di più, sta per riunirsi con l’amato padre e ha con sé Cortana, la leggendaria spada che la sua famiglia si trasmette di generazione in generazione. Purtroppo, però, la realtà è ben diversa, e certo molto meno entusiasmante. Per prima cosa, il suo imminente matrimonio con James non è altro che una farsa, organizzato soltanto per salvare la reputazione di entrambi. James, poi, è innamorato della misteriosa Grace Blackthorn, sorella inconsolabile di Jesse, un ragazzo morto anni addietro a causa di un terribile incidente. Per non parlare di Cortana: ogni volta che cerca di utilizzarla, Cordelia si ritrova i palmi delle mani bruciati. Suo padre, inoltre, è molto diverso dall’uomo che conosceva, ora è molto più amareggiato e incattivito. Come se non bastasse, un assassino seriale sta prendendo di mira gli Shadowhunter di Londra. Complice l’oscurità, pugnala indisturbato le sue vittime e poi sparisce, senza lasciare traccia. Insieme agli Allegri Compagni, Cordelia, James e Lucie percorrono in lungo e in largo le strade più pericolose della città per seguire le orme dell’assassino. Ma i segreti che ciascuno custodisce gelosamente rischiano di vanificare tutti i loro sforzi…
Che io sia una fan accanita di Cassandra Clare non è di certo una novità, tra tutte le serie degli Shadowhunters le Origini sono quelle che ho più apprezzato, quindi sapere che ce ne fosse un’altra collegata proprio a quest’ultima con i discendenti di Will e Tessa, mi ha reso felice.
Ma bando alle ciance. Partiamo da La catena d’oro che si è conclusa con un epilogo che solo la Clare sa darci. Infatti, arrivati alla fine, fremiamo per conoscere le risposte a tutte le varie situazioni lasciate in sospeso: dall’imminente matrimonio di facciata di James e Cordelia, al destino di Jesse Blackthorn che sancisce un’alleanza fra Grace e Lucie, fino ad arrivare alla sorte di Tatiana Lighwood.
La catena di ferro inizia proprio con un episodio che vede come protagoniste la strana coppia formata da Lucie e Grace, quest’ultime purtroppo falliscono l’ennesimo tentativo per aiutare Jesse.
Nel frattempo i preparativi del matrimonio di Cordelia e James sono in fermento e fanno emergere non pochi dubbi ai due ragazzi. Quanto può durare questa situazione? Cordelia è innamorata di James da sempre, anche se lui “apparentemente” non la ricambia e ama Grace Blackthorn, promessa a Charles Fairchild (anche questo è un matrimonio di facciata, dato che il maggiore dei Fairchild ha spezzato il cuore di Alaistar pur di diventare il futuro Console).
Diciamo che il primo centinaio di pagine vengono fatte fuori tra addii al nubilato e celibato, dubbi e paure, ma è durante la celebrazione del matrimonio che mi aspettavo qualcosa, insomma qualche colpo di scena tipico della zia Clare, purtroppo oltre alla sbronza di Elias, il padre di Cordelia, non accade nulla. Solo dopo un altro po’ di pagine, e aggiungerei finalmente, si fa vivo l’assassino che punta agli Shadowhunters impossessandosi delle rune delle vittime. Nel frattempo, dopo un attacco demoniaco, Cordelia nell’impugnare la sua Cortana viene respinta, e c’è solo un modo per capire cosa è successo alla sua spada: andare da chi l’ha forgiata. Purtroppo per la nostra eroina il mai una gioia si trova dietro l’angolo a causa di un lutto nella sua famiglia e il rapporto con James in crisi. Infatti, per capire cosa sta succedendo alla spada e perché la respinge, chiede a Matthew di accompagnarla dal fabbro Wayland anziché chiederlo al marito. Durante il tragitto, il ragazzo confessa alla moglie del suo paratabai un segreto che da sempre si porta dentro, di cui James non è a conoscenza.
Arrivati nel luogo sacro, incontra il fabbro Wayland che ripara Cortana e spiega a Cordelia che la spada ha perso parte del suo potere a causa del suo scontro con il Principe degli Inferi Belial, ma riportarla di nuovo in “vita” ha un suo prezzo che la giovane accetta di pagare.
Cordelia e Matthew tornano nell’abitazione coniugale dei novelli sposi, dove li attendono James e gli Allegri Compagni per fare il punto della situazione con gli omicidi e fugare un sospetto, ma ben presto l’imprevisto è dietro l’angolo: uno tra gli Allegri Compagni viene accusato di essere l’assassino.
Sarà vero?
Così come vi starete chiedendo che fine hanno fatto Lucie e Grace nei loro tentativi per aiutare Jesse, posso accennarvi solo che, dopo aver chiesto aiuto al potente stregone Malcom Fade, una verità da troppo tempo celata verrà fuori.
E Tatiana Lighwood cosa starà tramando? Riuscirà a compiere la sua vendetta con l’aiuto del Principe degli inferi? Eh sì, Belial tornerà a farsi vivo prima di quanto Fratello Zaccaria aveva pensato.
Non voglio svelarvi altro e mi auguro di aver solleticato la vostra curiosità.
Le mie impressioni su questa nuova serie sono buone, ma non entusiaste come potevano essere su quelle precedenti.
Non è nuova l’abilità di Cassandra Clare che, grazie alle sue descrizioni, riesce a farci immergere nelle storie che scrive senza alcuna difficoltà, portando alla nostra vista i luoghi e personaggi. Ancora una volta mi è piaciuto ritrovarmi a Londra e rivedere un po’ come dei vecchi amici Will, Tessa e Jem, ma gli eredi secondo il mio parere non riescono proprio a tenere il passo con i loro predecessori.
Per i miei gusti e per come ci ha abituati la zia Clare, qui troviamo l’attenzione spostata maggiormente alle dinamiche amorose mettendo troppe coppie sotto ai riflettori, penalizzando Cordelia e James. Purtroppo non sono riuscita ad affezionarmi come si deve alla coppia, diversamente avrei preferito un colpo di scena con Matthew, l’ho sentito più autentico, umano e meno costruito del suo paratabai. Forse il mio cuoricino romantico è rimasto troppo legato a Will Herondale per lasciarsi andare del tutto a suo figlio, ma al giovanotto manca proprio il fuoco che ha il padre.
Per quanto riguarda l’azione e la suspense, le scene sono presenti ma poco d’impatto se non verso la fine. A volte ho avuto la sensazione che il mondo degli Shadowhunters, mio malgrado, stia per esaurirsi e la cosa mi dispiace davvero tanto perché per me rappresentano una delle più belle e grandi saghe del genere urban fantasy, ma a volte bisogna accettare e capire quando si è arrivati al capolinea.
Nonostante il leggero amaro in bocca consiglio ugualmente la lettura, soprattutto per gli amanti del genere e i fans della serie.
Attendo l’uscita del terzo volume con la speranza di cambiare idea e farmi apprezzare la serie The last hours.