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Recensione: La cotta – Serie: The Wolves: A football dynasty Book 3 di Karla Sorensen

 

 

Titolo: La cotta

Serie: The Wolves: A football dynasty Book 3

Autore: Karla Sorensen

Genere: Contemporary romance / Sport romance

Editore: Dutch Girl Publishing

Target: +16

Data di pubblicazione: 13 dicembre 2022

  • La Bugia 
  • Il piano 
  • La cotta

 

«Vai dentro, Adaline. A meno che tu non voglia che vedano.»

Immagina che il ragazzo che hai sempre desiderato te l’abbia appena sussurrato all’orecchio. Immagina di avere solo una notte per scoprire cosa ti sei persa.

Ho una cotta per Emmett Ward da che ho memoria. E non solo perché sembra un dio greco e ha l’audacia di andare in giro come se potesse romperti la testiera del letto se ne avesse la possibilità.

Ma sono stata friendzonata sin dall’inizio, perciò quando è stato scelto nel draft NFL e si è trasferito dall’altra parte del Paese, mi sono messa con un altro, ritrovandomi con il cuore spezzato.

Ora Emmett è ricomparso nella mia vita, affermando di non essersi mai dimenticato di me. E stavolta… non mi guarda più come se fossimo solo amici.

L’attrazione tra di noi è innegabile, ma non sono una stupida. Il football verrà sempre prima di tutto per Emmett Ward, e ho paura di ritrovarmi di nuovo con il cuore a pezzi.

Ma quando mi chiede un’occasione per conquistarmi, non posso dire di no. Anche se so già che una notte non sarà mai abbastanza.

 

 

La cotta di Karla Sorensen ci catapulta nel mondo della nuova generazione dei Washington Wolves, se non avete letto i libri precedenti leggeteli assolutamente! In particolar modo mi riferisco al libro che ha per protagonisti Logan e Paige, e alla serie sulle sorelle Ward, cito questi non a caso poiché sono rispettivamente i genitori e le sorellastre del nostro protagonista Emmett. 

Emmett e Adeline si sono conosciuti da giovani, ma il ragazzo, sportivo, giocatore di football come il padre, non si è sentito pronto ad avere una relazione poiché voleva riservare il massimo dell’attenzione possibile alla sua nuova carriera sportiva. Passano gli anni ed Emmett si accorge di quanto lo sport e la sua dedizione siano importanti, ma anche quanto la famiglia non abbia un peso trascurabile; ha come un’epifania e si rende conto di aver perso Adeline, di aver rinunciato a un’occasione con lei e cerca di porvi rimedio.

 

Non pensavo al suo sorriso da moltissimo tempo. Non aveva senso farlo. Avevo inseguito qualcos’altro al college e nella carriera da professionista. Però, lì seduto in quella sala d’attesa d’ospedale, non ero del tutto sicuro di cosa ci avessi guadagnato. Avevo ottenuto dei record. Dei trofei. Mi ero fatto un nome, distinguendomi da quello di mio padre. La mia famiglia mi amava ed era orgogliosa di me. Ma si trovava dall’altra parte del Paese. Ogni sera tornavo alla mia bella e vuota abitazione, e la cosa non mi turbava. Ma con G sulle mie ginocchia e la colonna vertebrale del mio amico lesionata al punto che rischiava di non poter più camminare, mi chiesi come mi sarei sentito se fossi stato al suo posto.

Adeline dal canto suo ha appena chiuso una relazione importante e ha paura di rischiare con Emmett.  Gli inizi tra i due non sembrano promettenti.

 

Emmett era il mio passato; farfalle e tutto il resto. Avevo già dato abbastanza del mio futuro a un atleta che era stato riluttante a fare altrettanto. Non intendevo buttarmi in una relazione con un altro atleta, non importava chi fosse. 

A far da padrona in questo romanzo è il forte legame familiare. Vi ho già parlato della famiglia di Emmett, poiché lui stesso è la fusione della compostezza e tenacia di Logan e dell’estrema esuberanza e passione di Paige e vi esorto a leggere gli altri romanzi della serie.  Faccio una piccola confessione Paige è il personaggio che mi ha più appassionata e che adoro veder ricomparire nei libri.

 

«Ho ancora le mani legate.»

 Isabel fissò lo stretto di Puget, socchiudendo gli occhi pensierosa. «È una situazione di merda» ammise. «Ma forse non dovresti approcciare Ned come farebbe il Golden Boy.» «Cosa intendi?»

 «Forse» disse lentamente, «devi giocare un po’ sporco.» Posò gli occhi su mia madre, poi su Molly, Claire e Lia. Le labbra le si arricciarono in un sorriso subdolo. «Sai come si dice da queste parti?» 

«Come?»

 «Cosa farebbe Paige Ward?» disse con disinvoltura. 

«Oh cazzo» mormorai. «Non so se sono pronto a rispondere a questa domanda.»

Adeline ha anche lei una famiglia molto complessa con fratellastri e sorellastre, ma rimane il tema comune del grande amore, del grande affetto e dei sacrifici che è disposta a fare per loro.

Due famiglie allargate e pure mezze imparentate (a Washington si conoscono tutti?!?) che alleggeriscono con i loro siparietti la storia, a volta complicandola. 

Emmett e Adeline sono specchi della stessa medaglia, quindi sarà difficile per loro avere una storia sentimentale per i problemi non solo interpersonali ma anche legati alla posizione geografica: ce la faranno a superare gli ostacoli? non vi svelo altro!

È un romanzo molto bello, ricco di dialoghi.  I protagonisti sono giovani ma hanno un modo di parlare più maturo della loro età, a mio parere credo che ciò derivi dal loro modo di vivere la famiglia, dagli impegni che si sono presi.

Il tema della famiglia, dell’affetto, dell’impegno ritorna in tutti i libri che l’autrice ha dedicato ai Washington Wolves e in particolare alla famiglia Ward.

Le scene di sesso sono dettagliate, ma non risultano stonate, sono funzionali alla storia.

Leggetelo! Io intanto resto in attesa dei nuovi racconti sull’ultima generazione dei Washington Wolves.

 

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