Recensione: La dama verde di Karen Sander
Titolo: La dama verde
Autore: Karen Sander
Editore: Giunti Editore
Genere: Thriller / suspense
Data pubblicazione: 22 settembre 2021
Quando una ragazza trasandata, con i capelli biondi e la pelle chiara punteggiata di lentiggini, si presenta sulla porta di Susan McFarland, gli occhi della donna si riempiono di lacrime: possibile che sia proprio Madelin, la sua Madelin, la figlia scomparsa misteriosamente dieci anni prima e che ormai credeva morta? Eppure, dopo tutto quel tempo, la giovane è riuscita per miracolo a sfuggire al suo brutale carceriere e tornare a casa. Ma non sarà l’unica, sconvolgente sorpresa per Susan e la sua famiglia: poche ore dopo, Madelin è di nuovo svanita nel nulla, il marito di Susan giace in una pozza di sangue e la figlia più piccola, Harper, si è chiusa in un armadio ed è talmente scioccata da non riuscire più a parlare. Che cosa è accaduto durante la breve assenza della donna? L’ispettore Tom Pine della polizia di Edimburgo, che dieci anni prima aveva indagato sulla scomparsa di Madelin, accorre sulla scena insieme alla sua partner Kate Fincher, più giovane di lui, ma col fiuto e la tenacia dei detective più esperti. Scattano subito le ricerche per ritrovare la ragazza: le prime segnalazioni indicano che Madelin si sta addentrando nelle Highlands, forse di nuovo in fuga dal suo rapitore, ed è vitale trovarla prima che sia lui a farlo. Ma fra quei laghi in cui si specchiano antichi castelli popolati di spettri e leggende, si nascondono misteri impenetrabili come la coltre di nebbia che avvolge ogni cosa…
Care Fenici, torniamo nelle Highlands scozzesi con questo nuovo romanzo, dove la suspense e il thriller si mescolano a un pizzico di folklore locale. Dopo tanto tempo una bimba scomparsa, Madelin, ricompare insieme a una donna che asserisce di averla incontrata a un incrocio. La bambina è oramai una ragazza, spaurita e smagrita, che si ritrova a casa con una nuova sorellina e una madre che nel frattempo si è risposata. Ritrovare la famiglia sembra un sogno che si avvera ma, poco dopo, la ragazza scompare nuovamente, in fuga verso la parte più selvaggia della Scozia, lasciando dietro di sé il patrigno quasi morto e la sorellina resa muta dal trauma che ha subito. Cosa sarà successo a Madelin? Da questa domanda prendono il via le indagini serrate del detective Tom Pine e della sua collega Kate Fincher.
La trama si presenta solida e ben costruita, la narrazione è scritta in prima persona alternandosi tra le varie protagoniste, tutte appartenenti al gentil sesso, che ci aiutano a ricostruire questa oscura vicenda.
Kate Fincher è una donna forte e fragile, una la poliziotta con una cotta importante e una storia disastrosa con gli uomini alle spalle. Determinata, caparbia e valida spalla del collega Pine.
Susan, la madre di Madelin, non riesce a dimenticare quella figlia perduta e, nonostante abbia cercato di andare avanti, vive come spaccata in due, fra passato e presente, con sensi di colpa che la lacerano.
Amy è la protagonista del mistero, quella che vuole fuggire da tutto, sebbene non conosca il suo passato, o meglio, non voglia ricordare nulla, sopravvissuta ad abusi inumani e sfuggita al suo carceriere, lotta disperatamente per essere finalmente libera.
Le donne che l’autrice tratteggia sono personaggi in evoluzione, con un carattere che si forma pagina dopo pagina, con le loro debolezze e punti di forza, affascinanti quanto la Dama verde che, secondo la leggenda, porta con sé l’annuncio di morte per uno del suo clan.
Un romanzo dal ritmo serrato in cui, come in un gioco di specchi, non sappiamo mai davvero quale sia la realtà. Il tutto si chiude con un lieto fine a metà.
Imperdibile mie care! Ben costruito, un vero gioiellino da non farsi sfuggire!