Recensione: La danza del diavolo – La canzone di Saint di Garrett Leigh

La danza del diavolo 

Gli opposti si attraggono. Uno è un moralista e l’altro è diretto all’inferno. O al paradiso, dipende
da come la si guarda.

E si può guardare dalla prospettiva che si preferisce, ma ciò non significa che sia vero. A ogni
modo, innamorarmi dell’irriverente Alexei Ivanov è il momento illuminante che aspetto da una vita.
O almeno da quando ho occhi solamente per una persona. Un uomo che chiamo fratello, ma che è
molto di più.
Amo Saint Malone da anni. Il mio leale braccio destro possiede il mio cuore da così tanto, che
pensavo fosse morto per il desiderio che provo per lui. Eppure Saint è fragile quanto letale. Non so
come aiutarlo finché Alexei non mi riporta in vita in modi che non so descrivere.
Mi apre gli occhi e li vedo entrambi.
Li amo entrambi.
Con il peso della criminalità che mi opprime, devo solo cercare di sopravvivere abbastanza a lungo
da confessare loro cosa provo.

La canzone di Saint

Cam, Alexei e Saint sono sopravvissuti alla battaglia contro il diavolo, ma riusciranno a superare la guerra con tutti i nemici che dovranno affrontare?

«Uccidimi,» dissi con voce strozzata. «Se è morto, dovrai uccidere anche me.»
Un club, un cuore solo.
Tre uomini, un’anima.
Amare qualcuno può ucciderti? Ho la sensazione che il mondo stia finendo ogni volta che li guardo.

Cam. Mio fratello. Il mio Presidente.
È l’amore della mia vita.
E poi c’è Alexei. Non sapevo di poter provare certe cose per una persona, figuriamoci per due. Tuttavia, penso a lui a ogni respiro che faccio per Cam. A ogni battito tormentato del mio cuore. Perché non esiste Cam senza di lui.
Io non esisto. La mia vita non valeva la pena di essere vissuta finché non avessi trovato qualcuno per cui valesse la pena morire.
E adesso morirei per loro anche mille volte.

Cam è il presidente del Rebel Kings MC, e da quando è in carica sta cerando di ridefinire l’attività rendendola totalmente pulita. Questo non solo crea dissensi interni con i membri più attaccati ai soldi abbondanti dai traffici illegali, ma esacerba i conflitti con attività criminali con cui prima intrattenevano affari. Il nuovo cambio di rotta avviene a ridosso di una fase travagliata, non del tutto superata, che vede il club parte di una guerra secolare con un altro gruppo di motociclisti.

Per il suo ruolo, Cam è il punto di riferimento di tutti i “fratelli”, le decisioni che prende “tengono la gente in vita oppure la uccidono”, ed è una croce pesante da sopportare, che gli grava sulle spalle ogni minuto del giorno. 

Cam è innamorato di Saint da sempre e da sempre ricambiato, ma per rispetto delle regole del club o per differenze caratteriali nessuno dei due ha mai rivelato i propri sentimenti.  

Alexei si inserisce all’improvviso portando scompiglio in un equilibrio insoddisfacente. Silenzioso e letale, non ha bisogno di dimostrare di essere un duro per essere temuto. Il suo viso privo di espressione è sufficiente a tenere gli altri a distanza. 

Dopo un incontro occasionale decisamente focoso nel quale hanno trovato una particolare sintonia, il russo rapisce inaspettatamente il cuore di Cam permettendogli di lasciare fuori dalla camera da letto il peso del comando. 

La capacità empatica del presidente, d’altro canto, riesce a creare una connessione con l’uomo solitamente distaccato e alla ricerca di rapporti violenti e rudi. Per quanto Alexei sia spietato e duro, il calore di Cam è capace di incrinare i suoi muri, di portarlo a un livello di intimità che il sicario non aveva mai rivelato a nessun altro. La spietata onestà con la quale entrambi professano i propri bisogni e le intenzioni, la semplicità con cui confidano l’un l’altro pensieri intimi e fragilità mettono Alexei completamente a nudo, rivelando che tipo di uomo è e che cosa prova. E anche se mantiene ancora molti segreti sul suo passato, Cam conosce, in effetti, tutto ciò che serve. 

Rimasi immobile, incerto su cosa avrei fatto se mi fossi concesso di muovermi. Con Alexei lo avrei saputo, oppure ci avrebbe pensato lui a dirmelo, con un sorriso, come se credesse davvero che io non vedessi l’uomo che si nascondeva sotto. Saint era diverso. Così tanto, cazzo. Toccarlo era un campo minato con un mucchio d’oro dall’altro lato. 

Saint è il “liquidatore”, colui che si occupa di ripulire le scene del crimine. Attento e silenzioso, è l’uomo ombra, istintivo e selvaggio. Il suo passato ha lasciato un uomo danneggiato, perfino incapace di esprimersi correttamente con le parole. Vedere colui che ama con un altro lo annienta, ma non può evitare di essere a sua volta attratto dal fascino del sicario, con il quale ha così tanto in comune e del quale riesce a leggere sfumature gestuali che restano ignote a chiunque altro. Proprio questo è il germoglio dell’ultimo legame a svilupparsi, quello tra Saint e Alexei: un modo di capirsi silenzioso tra due esseri molto simili, che si rispettano e si fidano l’uno dell’altro grazie a delle sensazioni a pelle.

La vera svolta avviene quando la relazione tra Cam e Alexei viene aperta al desiderio di entrambi per Saint: il modo in cui viene incluso, prendendo atto di un sentimento profondo che non ha tempo da un lato, e di un’attrazione istintiva sempre più forte dall’altro. 

Servono entrambi i primi volumi della serie (a differenza dei successivi che saranno standalone) per addentrarci a fondo nel legame, sia nelle componenti affettive sia nelle insicurezze, che si sviluppa tra Cam, Alexei e Saint, senza lasciare indietro nessuna sfumatura della complessità e vulnerabilità delle caratterizzazioni e dei loro traumi, rendendo la triade un puzzle complesso che non può essere completo senza uno dei tre elementi. In questi due volumi ho trovato ogni cosa che conta: personaggi carismatici tormentati, dal passato devastante, che hanno creato un legame intenso, sensibile e vero.

Ho adorato in particolare il modo in cui Alexei fa da facilitatore e da collante per l’avvicinamento degli altri due uomini, rappresenta il tavolo su cui Cam e Saint possono scoprire le carte, accettando semplicemente il fatto che ci sia energia tra loro tre.

«Ovviamente non batti ciglio,» mormorò. «Mi domando che cosa ci vorrebbe per spezzarti.» «Forse sono già spezzato.» Era da un po’ che non parlavo e la mia voce riecheggiò distante. Cam era più vicino e mi stuzzicò la pelle con il respiro caldo. «Le cose spezzate sono bellissime.» «Come Saint?» «Sì. Come lui.» «Dovresti dirglielo.» «Dovrei?» «Non credo che sappia di essere stupendo.» Cam chiuse il rubinetto e mi afferrò il mento. «Lo vedi, non è vero? Quello che vedo io?» «In lui?» Dosai bene le parole. Cam non sapeva che avevo trascorso abbastanza tempo in compagnia di Saint Malone da vedere l’anima incantevole dietro uno sguardo che era spento solo se si distoglievano gli occhi da lui troppo presto. «Non lo conosco, ma lo vedo nei suoi occhi, e mi basta.» 

Le caratterizzazioni sono semplicemente spettacolari: i ragazzi sono tutti maschi alfa, ma ognuno ha sfumature che li contraddistingue dagli altri. 

Cam è passionale ma non troppo intuitivo, e a modo suo risulta il più dolce dei tre. Orgoglioso, motivato dal fare la cosa giusta e dal perseguire un fine onorevole per il benessere dei membri del club, di cui si sente responsabile. Allo stesso tempo mostra la rudezza e la virilità di chi si interessa solo delle cose importanti.

Alexei è algido, glaciale, un sicario in pieno controllo delle emozioni. Tipicamente russo, ha avuto a che fare con organizzazioni criminali ben più serie di qualche gang che combatte con catene e martelli. Un passato tremendo l’hanno forgiato per affrontare il peggio, nel sangue e nella violenza, portandolo a sopprimere bisogni inespressi che possono essere raggiunti solo dal calore di Cam.

Saint è chiuso in un silenzio che sfiora il disagio comunicativo. Per quanto Alexei e Saint si assomiglino sotto molti punti di vista, il primo è tanto compassato quanto il secondo ribolle di emozioni che non riesce o non può esprimere a causa della sua disabilità. Nonostante appaia come irraggiungibile e privo di sentimenti, è tra i tre quello più bisognoso di affetto, di empatia, di avere accanto qualcuno che lo ami. Alexei e Cam sentono entrambi questo richiamo e non perdono occasione per farlo sentire amato, protetto e parte importante del gruppo. Nel primo volume rimane un po’ sullo sfondo, in attesa di maggiore spazio nel successivo, e la sua complessa personalità merita tutto lo spazio dedicato.

«Saint.» «Che c’è?» «Non vuoi vedermi così.» «Voglio vedere tutto.» «Perché?» «Perché tu sei tutto. Tu e Cam. Cam e io. Tu e io. Ascoltami, Lexi. Non mi resta molto.» La roccia tra le mie corde vocali aumentò di volume e si mise in posizione con forza. Emisi uno strano verso strozzato e sbattei il pugno contro le piastrelle. Cazzo. Avevo bisogno della mia voce. Alexei ne aveva bisogno. 

Le scene passionali sono certo focose e appassionanti, ma anche intrise di sentimento. Non solo nascondono un aspetto romantico ricco di affetto, comprensione, rispetto, ascolto, comunicazione, ma spesso hanno un ruolo nello scoprire qualcosa insieme, nel costruire il legame, nel rivelare qualcosa di sé, nell’accettarsi, nel dimostrare amore.

A questo mix si aggiunge una trama ricca di azione capace di creare un ritmo incalzante, abbastanza enigmatica per alimentare la suspense, il tutto condito con dialoghi asciutti e diretti, e il testosterone che cola dagli atteggiamenti dei protagonisti.