Recensione: “La Devozione delle Highlands” (La Banda dei Cugini Vol. 7) di Keira Montclair
Titolo: La devozione delle Highlands
Autore: Keira Montclair
Serie: La banda dei cugini 7
Editore: Self
Genere: Romanzo Rosa Storico
Data di Pubblicazione: 21 Gennaio 2021
1 La vendetta delle Highlands clicca qui per leggere la recensione
2 Rapimento nelle Highlands clicca qui per leggere la recensione
3 Highland Retribution clicca qui per leggere la recensione
4 Menzogne nelle Highlands
5 Il coraggio delle Highlands
6 La tenacia delle Highlands
7 La devozione delle Highlands
8 La Forza delle Highlands
9 Highland Yuletide Magic
I più grandi fra gli eroi sono quelli che non alzano la voce.
Gregor Ramsay non si è mai considerato un eroe, ma quando la ragazza che gli piace cade fra le grinfie del Canale di Dubh, lui è disposto a fare di tutto per salvarla. Linet Baird non sarà venduta oltremare se lui può impedirlo. Insieme a suo cugino Connor, Gregor segue le tracce di Linet fino a Edimburgo, dove pare si trovi una delle ultime sedi del Canale. C’è un solo problema: Linet sostiene di non voler essere salvata.
Sebbene Linet non abbia chiesto di essere rapita dalla terra dei Ramsay, è lieta che sia accaduto. L’oscuro segreto che si è lasciata alle spalle la stava distruggendo. Ciononostante, diventa presto palese che la sua protettrice, Sela, può aiutarla solo in parte. Proprio come Linet, Sela è prigioniera di un’organizzazione molto vasta, controllata da uomini crudeli e capricciosi che non hanno una coscienza. Quando Gregor Ramsay si offre di salvarla, lei è tentata di fidarsi del ragazzo che un tempo le piaceva, ma per farlo dovrà affrontare i traumi del suo passato.
È un episodio che non si può dire autoconclusivo. Anche se effettivamente la storia romantica nasce e si conclude nell’arco di queste pagine, rimane un’avventura che si intreccia con i volumi 6 e 8 della serie “La banda dei cugini”.
Ciò che la lettura mi ha lasciato è da un lato la tenerezza del protagonista maschile, che pare quasi un antieroe, con le sue caratteristiche lontane da quelle di un cavaliere, di uomo virile e forte, capace di dare protezione alla sua donna. È un ragazzo un po’ imbranato, alle prime armi, perfino vergine, attento a preservare la virtù delle donne, che preferisce leggere al combattere.
“Io non sono vergine. Tu conosci il mio passato. Nessun uomo mi vorrà mai,” disse lei, mentre una lacrima le scivolava lungo la guancia. “È improbabile che io mi sposi, ma non voglio vivere senza sapere come potrebbe essere… farlo con te. Voglio sapere com’è farlo con qualcuno che amo.”
(Tratto dal libro)
Un altro aspetto particolare è quello di essere una storia sul filo della coerenza, che stiracchia molto la logica, gli incastri della trama avventurosa, rendendoli difficili da credere, un po’ forzati, tanto da apparire un po’ fantasiosi, poco realistici.
Linet si trova in un giro di donne rapite che vengono instradate al combattimento e alla prostituzione, ma quando le viene offerta la possibilità di fuggire, si rifiuta di accettare l’aiuto di Gregor. Ovviamente c’è un motivo, anche grave, che giustifica il suo desiderio di restare lontana dal clan d’origine, ma è anche vero che, vista la situazione in cui è finita, con l’aiuto di un bravo ragazzo avrebbe potuto trovare il modo di evitare entrambe le brutte prospettive che le si pongono di fronte.
“Linet, non potrebbe esserci qualcosa fra di noi? Non abbiamo condiviso qualcosa quando abbiamo trascorso tutto quel tempo insieme?” Linet non avrebbe potuto arrestare il cenno del capo più di quanto avrebbe potuto arrestare le lacrime che all’improvviso le inzupparono le guance, ma se le asciugò velocemente. Gregor era attraente ed educato, forte e virile, intelligente e protettivo. Sarebbe stato un buon marito per qualcuna, ma non avrebbe mai potuto essere suo marito.
(Tratto dal libro)
Linet e Gregor provengono dallo stesso clan, da piccoli hanno passato molti momenti insieme, durante i quali si sono innamorati uno dell’altra. Prima di riuscire a dichiararsi, però, qualcosa li ha allontanati. Lui troppo timido per rincorrerla, lei minata nell’autostima da parole e azioni che la fanno sentire sporca, umiliata, inadatta a una bella persona.
Il suo amore per lui cresceva come un minuscolo germoglio primaverile, aprendosi timidamente, come timoroso di esporsi alle dure condizioni del mondo, ma diventando più forte tutti i giorni. Col suo passato, era possibile che un giorno si sarebbe sposata? Osò sperarlo.
(Tratto dal libro)
Linet è una ragazza che insegue un sogno, quello di diventare una guaritrice, e allo stesso tempo fugge da qualcuno che le ha fatto del male. Il rapimento da casa è stato per lei una salvezza, e nella sua ingenuità lei cerca di vedere il lato positivo della situazione, di mantenere la speranza che non debba trovarsi a vendere il proprio corpo.
La caratterizzazione non è propriamente realistica o convincente, ma non sono riuscita a capire se questo sia voluto, essendo stata manipolata da un uomo che ha abusato di lei fin dalla primissima età.
In un caso o nell’altro, l’intensità emotiva della lettura non affonda troppo il coltello sull’introspezione di una vittima di abusi. Ne risulta un romanzo leggero e che rimane sul terreno della narrativa godibile e poco sconvolgente.
Se l’amore si poteva vedere in un semplice sguardo, Linet sapeva esattamente che aspetto avesse. Gregor la guardava con una tale ammirazione e un tale rispetto che sarebbe stato impossibile non voler vedere come sarebbe stata la vita con lui.
“Ti giuro fedeltà per un anno e un giorno e ti lascerò libero se sarà ciò che vorrai,” mormorò. I loro volti quasi si toccavano. “Fino a quel giorno, ti considererò mio marito.”
(Tratto dal libro)