Recensione: “La Devozione delle Highlands” (La Banda dei Cugini Vol. 7) di Keira Montclair
Titolo: La devozione delle Highlands
Autore: Keira Montclair
Editore: Self
Genere: Romanzo Rosa Storico
Serie: La banda dei cugini 7
I più grandi fra gli eroi sono quelli che non alzano la voce.
Gregor Ramsay non si è mai considerato un eroe, ma quando la ragazza che gli piace cade fra le grinfie del Canale di Dubh, lui è disposto a fare di tutto per salvarla. Linet Baird non sarà venduta oltremare se lui può impedirlo. Insieme a suo cugino Connor, Gregor segue le tracce di Linet fino a Edimburgo, dove pare si trovi una delle ultime sedi del Canale. C’è un solo problema: Linet sostiene di non voler essere salvata.
Sebbene Linet non abbia chiesto di essere rapita dalla terra dei Ramsay, è lieta che sia accaduto. L’oscuro segreto che si è lasciata alle spalle la stava distruggendo. Ciononostante, diventa presto palese che la sua protettrice, Sela, può aiutarla solo in parte. Proprio come Linet, Sela è prigioniera di un’organizzazione molto vasta, controllata da uomini crudeli e capricciosi che non hanno una coscienza. Quando Gregor Ramsay si offre di salvarla, lei è tentata di fidarsi del ragazzo che un tempo le piaceva, ma per farlo dovrà affrontare i traumi del suo passato.
Dopo il sesto volume ritorniamo alla ricerca di Linet, che qui diventerà la protagonista. La ragazza si è rifiutata di tornare a casa, questo perché si porta dietro un grande segreto che la tormenta da anni, e che l’ha allontanata anche da quello che da sempre è l’unico uomo che ama, Gregor. Quest’ultimo è disposto a tutto pur di farle cambiare idea, soprattutto per il rischio dovuto alla tratta degli esseri umani nel cosiddetto Canale, un destino che sembra ormai attendere anche Linet.
I due protagonisti principali sono quasi due poli opposti. Da una parte abbiamo Gregor, sicuro di se, pronto a tutto per difendere le persone che ama, per portare avanti i valori della famiglia e la missione che accomuna tutti. La ragazza al contrario è remissiva, spesso non lotta per ciò che vuole, e preferisce l’accondiscendenza ai problemi. Sarà proprio Gregor a darle la forza per ribellarsi, per rialzarsi e cambiare, facendo venir fuori la sua vera anima. In particolare l’aiuterà ad affrontare il suo passato, a guardalo in faccia e sconfiggerlo.
Di questo settimo libro ho apprezzato il modo in cui viene esposto un tema, a mio avviso, molto delicato: viene affrontato l’abuso in una realtà famigliare. Un argomento purtroppo sempre più attuale, che colpisce ancora di più proprio per i protagonisti coinvolti. Linet è tradita e ferita dal fratello, una persona che dovrebbe proteggerla e guidarla. La sua storia, il modo in cui il suo personaggio viene colpito da tutto ciò, mi ha particolarmente toccato commovendomi nel profondo. L’autrice, con uno stile semplice ma d’impatto, riesce a trasmetterci il dolore pieno e sincero della protagonista.
Il romanzo dunque è una storia prettamente di salvezza e rinascita grazie soprattutto a Gregor, che rappresenta l’amore puro e sincero che può curare qualsiasi dolore dell’anima.
Le vicende generali dedicate alle imprese dei cugini non vengono dimenticate, anzi sono lo spunto che permette l’intera evoluzione della vicenda. Inoltre ci sono degli indizi sul prossimo libro e sui futuri protagonisti che non vedo l’ora di leggere!
Keira Montclaire, con questo volume è riuscita a riconquistare il mio cuore, come aveva fatto all’inizio!