Recensione “La donna del fiume” di Kathleen Woodiwiss
Riva del Mississippi, 1883. Una giovane donna cavalca nella notte, coperta solo da una camicia trasparente. Nella sua memoria una carrozza, uno scontro, il ricordo di essere caduta. E poi più niente, neanche il suo nome. Tra le braccia di Ashton, che sostiene di essere suo marito e la chiama Lierin, si sente protetta e amata. Ben presto però giunge un altro uomo, Malcolm, che giura di essere il suo vero marito e la chiama Lenore… Chi ha ragione? La bellissima donna del fiume è la giovane moglie che Ashton credeva di aver perso per sempre, oppure la sua gemella, Lenore?
Nella biblioteca di ogni amante del romance, genere letterario che mescola lo storico con il romanzo d’amore, non possono mancare i libri di questa celebre scrittrice americana, morta a soli 68 anni nel 2007, che nella sua carriera ha scritto solamente 10 romanzi, con l’espresso desiderio di creare un genere che fosse gradito alle donne moderne mescolando personaggi affascinanti, ambientazioni storiche particolareggiate e appassionanti scene di sesso.
Naturalmente c’è riuscita, e i suoi libri escono in continue ristampe da più di venti anni!
In questo libro, stampato per la prima volta nel 1984, troviamo tutti questi elementi e molto di più. La vicenda narrata è di per sé un giallo; il mistero dello scambio di persona la fa da padrone e tiene alto, per tutte le pagine, un livello di suspense notevole, essendo la trama molto intricata, e con alcuni personaggi cardine che muoveranno le fila di vicende che si riveleranno solamente nel finale. I protagonisti sono naturalmente bellissimi e pieni di fascino, come la misteriosa ragazza dai capelli rossi, ritrovata nel fango dopo essersi scontrata con la carrozza dall’aitante e ricco proprietario terriero Ashton; egli, riconoscendo con sicurezza nei tratti della giovane la sua sposa creduta morta, non esita a soccorrerla e a portarla nella sua dimora.
La giovane ha naturalmente perso la memoria, ma sente un’attrazione fortissima per l’uomo che la ospita e la tratta con amore, ma ovviamente i guai non sono finiti…
Un libro scritto molto bene, con un’ottima traduzione, vivaci descrizioni dei personaggi e dell’azione, ma senza essere troppo smielato.
Talvolta alcuni periodi risultano un po’ lunghi e vanno seguiti con attenzione, soprattutto nelle scene di azione.
Molto ben intrecciata la trama, in stile un po’ serial televisivo con parentele e mogli nascoste, scomparse e poi riapparse; il tutto contribuisce a rendere la lettura scorrevole ed appassionante.
Consigliato a chi cerca un romance classico e attuale allo stesso tempo, con un po’ di nostalgia per i libri d’amore e d’avventura ambientati in un passato di crinoline, ventagli e scollature audaci. Enjoy!
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