Recensione libri

Recensione: “La donna del mercante di spezie” di Katie Hickman

Care Fenici, oggi Emanuela ci parla di “La donna del mercante di spezie” di Katie Hickman

Londra 1611. Il rumore dell’elegante carrozza che avanza risuona nel viale alberato. Da lontano si scorge una villa imponente. È lì che Paul e Celia cominceranno la loro nuova vita come marito e moglie dopo gli anni passati ad Aleppo. Il matrimonio sembrava un traguardo impossibile per il loro amore, profondo ma proibito. Perché Paul è un ricco mercante inglese che fa approdare nei porti di tutto il mondo i tesori dell’Oriente, come spezie e seta, mentre Celia è stata vittima della violenza dei turchi ed era una delle favorite del sultano. Ma Paul non ha saputo resistere al fascino dei suoi capelli, color dell’oro, e della sua pelle, bianca come una perla. Ora sono insieme, al sicuro nella casa lussuosa di lui. Tutto, in quel luogo, brilla ed è segno di signorilità. Tutto, in quel luogo, sembra perfetto e immacolato. Tutto tranne l’animo di Celia che è spaventata dall’alta società londinese, dall’etichetta che non conosce, dalle regole del bel mondo che nessuno le ha mai insegnato. Sarà lady Sydenham, una ricca vedova, a farle da chaperon durante le cene di gala, mentre il marito è occupato negli affari, chiuso in stanze dove alle donne non è permesso entrare. Sarà lei a insinuarsi sempre di più nella sua vita per insegnarle come vestirsi, come muoversi, come parlare. Celia ne è affascinata: è così che vorrebbe diventare. Eppure non è solo gentilezza ciò che si nasconde dietro l’educazione impeccabile della donna. Celia deve riuscire a superare le apparenze. Perché in pericolo c’è il suo legame con Paul, la sopravvivenza di quello che hanno conquistato. E qualcosa di altrettanto prezioso, per loro: il leggendario diamante blu che è stato testimone di tutti gli ostacoli che il loro amore ha superato.

 

Sia la pubblicità che l’accompagna sia la trama mi avevano particolarmente interessato in questo libro ma, devo dire di essere rimasta abbastanza delusa.

L’ambientazione esotica in apertura è certamente il pezzo forte che serve al lettore l’antipasto della storia, pertanto ci si augura di continuare così per tutto il libro. Questo, aimè, non accade e in più di un punto il libro si spegne e le vicissitudini e le vicende appaiono leggermente confuse.

La personalità di Celia, protagonista femminile della storia, dovrebbe essere maggiormente forte invece si ha l’impressione che gli accadimenti della sua vita le scivolino addosso. Il marito, importante mercante appare anche lui confuso nella prima parte del romanzo: è stato a lungo lontano dalla patria e tutto gli appare cambiato e trasformato, in un certo senso si sente minacciato dal cambiamento.

Insopportabile il personaggio della vedova che si stabilirà in casa dei due tramando nell’ombra per raggiungere i suoi scopi: qui Celia avrebbe dovuto essere un po’ più sveglia e invece conserva questo aplomb leggermente irritante.

Ci sono molti fil rouge in questo libro che non è uno storico, né un romanzo d’avventura o di amore, presenta molti temi che spesso non vengono sviluppati abbastanza; secondo me la scrittrice non è riuscita a sviscerarli completamente e li tralascia qui e lì come sassolini sul sentiero… il libro in tal modo diventa noioso e pesante e perde molta della sua verve narrativa.

Una delusione dunque. Peccato.

 

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio